I Tg di giovedì 29 ottobre – Ancora una volta, inevitabilmente, non solo i primi titoli e le aperture, ma parte consistente delle edizioni di serata è dedicata ad uno scontro in atto sotto le mura del Campidoglio. Una serie di contrapposizioni di cui è difficile delineare le ragioni, e, soprattutto gli obiettivi. Per Mentana “Qualcuno pagherà cara questa vicenda”. Per tutti è oramai evidente che il perimetro del conflitto è interamente all’interno del PD. Il “marziano” Marino con il ritiro delle sue dimissioni non punta – è evidente – a rimanere in sella al Comune di Roma. Suo obiettivo è dimostrare che alle sciagure provocate da mafia e corruzione si sono aggiunte le responsabilità e le contraddizioni sue e del suo partito: muoia Sansone con tutti i Filistei. In queste ore i Tg inseguono le possibili imminenti mosse: dimissioni in contemporanea di 26 consiglieri, sfiducia in Aula a Marino, ricerca di voti della destra per sloggiare il Sindaco entro le prossime ore. Per Tg La7 e Tg2 i calcoli, al momento, non tornerebbero. Più “ottimisti” Tg1 e Tg3, mentre Mediaset ostenta il doppio scalpo del Sindaco abbattuto e del suo partito suicida.
In una serata in cui non mancano, come vedremo, le notizie, un’altra “lotta in famiglia” ottiene spazio nelle scalette. Il duro scambio tra Cantone e l’ANM è secondo titolo per Tg1, Tg2 e Tg La7. Anche in questo caso c’è da chiedersi “cui prodest”.
Dicevamo delle tante notizie: la quotidiana (o quasi) vicenda di tangenti e corruzione porta nei titoli la Sicilia e addirittura il presidente di Rete Ferroviaria Italiana: qualche ordinaria d’azione di alcune centinaia di migliaia di euro per garantire appalti ad imprenditori che le registravano sul libro, come se si trattasse di ordinaria contabilità.
La Sicilia ottiene un “enplein” di attenzione anche per l’inqualificabile vicenda di una città di 250 mila abitanti – Messina – da cinque giorni senza acqua per l’acquedotto ceduto sotto una frana, mentre l’acqua dal cielo preannuncia nuove emergenze idrogeologiche. Su questo Tg esaurienti, e, inevitabilmente, quasi in fotocopia, con quelli Mediaset che sottolineano le proteste di Vip, quali Fiorello.
La diciassettenne che – si scopre oggi – avrebbe ucciso a Reggio Calabria la madre che le vietava di utilizzare telefonino e internet è una di quelle notizie di cronaca che oggettivamente deve far riflettere. Ampio spazio sulle tre testate Mediaset, ma anche sulla Rai. Lo stesso vale per la denuncia dei genitori affidatari di una bambina malata di aids che non viene accolta dalla scuola pubblica del casertano. Tg4 e Studio Aperto leggono l’integrale della lettera inviata al Ministro della Pubblica Istruzione, mentre Tg1 fa rispondere la Ministra Giannini, che assicura per un verso che la bimba andrà a scuola, e per l’altro che chi ha sbagliato pagherà. Anche Tg2 affronta il caso e propone l’amaro commento del Direttore de L’Avvenire.
Sarà forse perché non oggetto di polemiche dirette domestiche, ma l’emergenza sempre più disperante ai confini tra Croazia, Slovenia e anche Austria, cui si aggiunge l’ennesimo naufragio di profughi in Grecia con decine di morti e dispersi, ottengono copertura diffusa e corretta su tutte le testate. Sempre per gli esteri, l’attenzione alle imminenti elezioni in Turchia, dove è in corso una dura repressione da parte del governo Erdogan, trova sensibili solo le testate Rai, questa sera Tg1 e Tg3. La good news dell’abbandono della politica del figlio unico da parte del governo cinese è invece ripresa da tutti. Tg3 propone il servizio il servizio più chiaro e approfondito.
Chiudiamo con una segnalazione “evocativa” di epoche che appaiono oramai lontane: Tg La7 ci informa che, a 25 mesi dalla sua inaugurazione, la sede di Piazza S. Lorenzo in Lucina di Forza Italia sta per essere chiusa per mancanza di risorse, in parte di un personale politico dedito alla transumanza e, aggiungiamo noi, della prospettiva politica di un centrodestra ancora nel nome di Berlusconi.
Gioco al massacro
di
redazione
