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Goro – L’informazione sulle barricate

di
Alberto Baldazzi

I Tg di martedì 25 ottobre – Le barricate di Goro e Gorino, lo scontro alla Camera tra M5S e Pd sugli stipendi dei parlamentari e quello Renzi-Ue sui rilievi alla italica legge di stabilità. Anche se in un ordine diverso, questi sono i temi che compaiono nei primi titoli e nei servizi di tutte le testate. A noi “osservatori” questa sera preme affrontare ampliamente il primo tema, mentre per gli altri due ce la caveremo con poco.

“Quando la realtà supera l’immaginazione”: la squallida protesta degli abitanti di Gorino contro l’arrivo in un ostello del piccolo borgo di 12 donne e 8 minori salvati dai barconi della disperazione qualche giorno fa, era qualcosa mai prima vista e nemmeno immaginabile, tanto più che il ricco comune del Delta del Po fino ad oggi di profughi non ne ha accolti neanche uno. In apertura per i Tg Rai, ma anche su 2 delle 3 testate Mediaset, e comunque alto nelle impaginazioni. Lo stesso Tg4 appare “scavalcato a destra” dall’azione degli agguerriti cittadini di Gorino. Mentana avverte il rischio che i contestatori – quasi tutti pescatori di vongole con le loro famiglie – vengano additati al ludibrio pubblico, mentre in realtà non sono più di tanto razzisti. Concordiamo, m allo stesso tempo ribadiamo l’aggettivo “squallido” riferito all’opposizione all’accoglienza di una ventina di disperati sfuggiti dalla guerra e alla morte, precisando che gli individui non sono intrinsecamente squallidi, ma che spesso lo diventano i lori comportamenti. In un mondo in cui la comunicazione non va molto per il sottile quando fa propri e amplifica slogan di scarso spessore e di pessimo gusto, una volta tanto permetteteci di risultare tranchant e di confermare che quella di Gorino è una delle più brutte pagine della recente cronaca italiana. Tg2 fa in tempo a dirci che il Sindaco davanti ai suoi cittadini ha ammesso la pessima figura e invitato a considerare che su un tema come quello dei disperati dei barconi, anche il suo piccolo comune dovrebbe fare la sua parte. Le reazioni della politica vedono un Alfano scatenato, e un prefetto di Ferrara abbattuto per la reazione della cittadinanza, mentre la Lega sta già costruendo altari agli “eroi di Gorino”.

Parlavamo poco sopra dei fin troppo facili slogan che l’informazione metabolizza senza accennare il minimo commento. Questa sera ci avrebbe fatto piacere ascoltare da qualche Tg che l’iniziativa di M5S sugli stipendi del parlamentari, e il conseguente “blocco” del Pd, altro non sono che schermaglie elettoralistiche. Nessuno lo ha detto, però. Lo stesso vale per le dure parole di Renzi sulla Ue, con annessa minaccia di veto al bilancio europeo se la Ue non farà passare la stabilità e non si impegnerà concretamente sul tema profughi. Anche qui trattasi di schermaglie secondo una sceneggiatura già vista, ma questo nessun Tg l’ha detto. Ieri avevamo notato come Mediaset si era lasciata sfuggire qualche pennellata di consenso al “muso duro” mostrato dal premier verso Bruxelles. Questa sera se ne deve essere accorta, e così lo scontro con la Ue non compare nei titoli.

Per il resto la “fiaba” dell’eredità del fondatore delle Esselunga Caprotti che beneficia per ben 75 milioni la storica segretaria, piace un po’ a tutti e conquista anche chi non ci spettavamo, ovvero il direttore di TgLa7.

Alberto Baldazzi

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