La bella e la bestia (nera)

I Tg di venerdì 18 dicembre – Le tensioni e gli scambi “veraci” al vertice di Bruxelles tra Renzi e la Cancelliera tedesca Merkel sui temi dell’unione bancaria, dell’immigrazione e del gasdotto russo-tedesco, e la Camera che respinge la mozione di sfiducia rivolta alla ministra Boschi per un presunto conflitto d’interessi “grande come una banca” (definizione del Cinque Stelle Di Battista), occupano le aperture di tutte le testate eccetto Studio Aperto. Due donne, dunque, al centro dell’informazione di serata; la prima che guida la lista delle 100 donne più influenti del mondo secondo Forbes, la seconda che spicca tra le new entry del potere femminile italiano secondo l’ultimo libro di Bruno Vespa. La Cancelliera più odiata che amata in Europa e da ieri oggetto di critiche esplicite da parte dell’inquilino di Palazzo Chigi, la ministra delle Riforme al centro degli attacchi delle opposizioni per il salvataggio delle ex banche popolari.
Andando con ordine, Tg2, Tg3 e Tg La7 aprono sugli “scontri” a Bruxelles, con coperture che riprendendo le affermazioni odierne di Renzi “contro” la Merkel, entrano nel merito spiegando i molti contrasti tra l’Italia e gli interessi tedeschi. Tra i numerosi servizi quello di Tg La7 inquadra più chiaramente i maggiori punti di tensione, dedicando un titolo alla vicenda dei gasdotti e delle sanzioni alla Russia. Tg3 enfatizza le considerazioni del premier sul tema profughi, opponendo ai risultati “parziali” dell’Italia sulla questione registrazioni, le cifre insignificanti dei rifugiati accolti per ora dagli altri paesi. Tg1 affronta gli sviluppi del fondo europeo salva banche intervistando il ministro Padoan. Il giudizio di Mentana e’ che lo scambio e’ stato franco e diretto” ma al contempo inconcludente, prefigurando per il futuro una possibile “spaccatura”. I Tg Mediaset non possono “allargarsi”, ma certo apprezzano il Renzi che nega che la Germania si dissangui per l’Europa e che critica l’automatica riproposizione delle sanzioni alla Russia.
Sullo scontato esito del voto di sfiducia alla ministra Boschi (apertura per Tg1, Tg4 e Tg5), le coperture indugiano sul suo efficace intervento in Aula, con il contraltare di quello durissimo di Di Battista. I Tg Mediaset accentuano le parti dell’intervento in cui la ministra appare più “vulnerabile” e riprendono le parole del premier che parla di un “boomerang” per M5S, mentre sorvolano sulle ulteriori fratture tra Lega ed FI che si è’ uscita dall’Aula rifiutando di votare la sfiducia individuale. Divisioni che trovano spazio nei servizi Rai, mentre TgLa7 fin dai titoli, riprende l’aut-auto lanciato da Salvini al partito di Berlusconi: “O si vota assieme la sfiducia contro il governo o si corre separati alle amministrative”.
Nella giornata internazionale del migrante (Tg2), la copertina del Tg5 è molto critica verso le proposte della Danimarca di “incamerare” i beni dei profughi sul suo territorio che superano il valore sopra i 1.500 euro, allo scopo di garantirgli lo statuto di nullatenenti, e quindi un sussidio al pari dei nullatenenti. Tg3 e Tg2 continuano a segnalarci i naufragi di giornata nel Mare Egeo (8 le vittime). Stasera si parla anche di Siria, ma solo nei servizi di Tg1 e Tg3 che, riprendendo il ministro Gentiloni, evidenziano un possibile compromesso su Assad tra Mosca e Washington.
La visita di Papa Francesco al centro Caritas della Stazione Termini è titolo per i Tg Rai e Studio Aperto. Tutte le testate annunciano l’imminente canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta.
La Spagna al voto di domenica nella quale competono, per la prima volta, 4 partiti con analoghe possibilità di piazzamento, guadagna titolo su Tg1, Tg3 e Tg La7.

Molta stasera la cronaca criminale, con la svolta nelle indagini nel caso della scomparsa dell’imprenditore di Marcheno che ottiene titoli su tutte le testate eccetto Tg2. Il rinvio a giudizio dell’Ex sindaco Alemanno nel processo di Mafia Capitale ottiene un titolo su Tg3 e servizi anche su Tg2, TG1, Tg5 e TgLa7.
Interessante l’approfondimento del Tg2 sui ritardi dell’implementazione della banda larga e sugli effetti deleteri sull’economia. Sempre da Tg2 segnaliamo la lunga intervista al neo eletto Presidente della FNSI Giuseppe Giulietti, esempio assai raro di giornalismo che parla criticamente di se stesso.

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