La tortura? Perché no!

I Tg di giovedì 25 giugno – Per Mediaset evidentemente le regioni italiane non sono 20, bensì 3. Questo si ricava dalle edizioni serali di Tg5, Tg4 e Studio Aperto, che parlano di un “vertice inutile” (titolo Tg4) a proposito dell’odierno incontro con il governo sul tema accoglienza, inquadrando solo i governatori di Veneto, Lombardia e Liguria, tutti assai critici con le politiche nazionali sul tema, e indisponibili a “farsi carico” di un’equa distribuzione del peso delle migliaia di disperati sbarcati al sud. Le altre regioni risultano “non pervenute”, e gli appelli del premier alla coesione nazionale sono solo “vuote parole” (sempre Tg4), mentre il contesto europeo in cui si svolge il difficile incontro dei 28 paesi altro non è che un’ulteriore occasione di perdita di tempo. Gli altri Tg non nascondono le posizioni delle regioni leghiste o governate con i voti della Lega (la Liguria), né tantomeno le difficoltà che incontrerà l’Italia nell’incontro in corso in queste ore, visto il diffuso egoismo manifestato da diversi paesi in risposta alle chiusure delle opinioni pubbliche del continente più ricco e opulento del mondo. Il “pareggio in trasferta” ricercato da Renzi sarà difficile sa strappare, tanto più che la curva della destra, oramai egemonizzata da Salvini, non aiuta, fischiando i “nostri” e tifando per il fallimento della squadra nazionale.

A proposito di Salvini ancora una volta è Tg4 a “sposare” le sue posizioni, anche le più estreme. Oggi è il caso dell’uscita contro l’approvazione della legge che introduce nei codici italiani il reato di tortura, sotto la spinta della Corte di Strasburgo. Il leader della Lega ha affermato che se un poliziotto nell’atto di fermare un cittadino lo fa cadere e questo si sbuccia un ginocchio o si provoca una fattura, va bene così, e sono c… suoi. A parte il fatto che il disegno di legge sulla tortura parla di “eccessi” e di violenze gratuite, e non si occupa solo delle eventuali azioni illegali delle forze dell’ordine, la ricerca di consenso da parte dei sindacati di polizia più screditati fa parte di una deriva securitaria che vede i “buoni” ben distinti dai “cattivi. E i buoni siamo noi, i cattivi gli altri: delinquenti, immigrati, rom, ecc. Meno male che qualcuno è convinto che non esistano più differenze tra destra e sinistra. Ma, tornando ai nostri Tg, nessuno mette in dubbio la libertà di abbracciare queste o quelle posizioni politiche da parte delle diversi linee editoriali. Quello che si richiederebbe a chi di mestiere fa il giornalista, e di ricordarselo ogni volta che va al lavoro, e di non intenderlo come un’appartenenza ad una curva da stadio, o a una delle tante bande che popolano le periferie disagiate nord e sudamericane. A proposito di tortura, felice l’intuizione del Tg2 che dedica l’odierno apprendimento proprio al tema delle violenze contro i cittadini, anche a quelle, a vario titolo ed in diversi scenari, esercitate da chi detiene il potere.

Anche in Aula, al Senato, parte consistente degli eletti dal popolo si sono comportati anche oggi come adepti di qualche setta di invasati. I Tg riprendono, con maggiore o minore partecipazione emotiva, le proteste e le contestazioni “colorite” di tutte le opposizioni contro l’approvazione con tanto di fiducia della Buona scuola (apertura per le edizioni delle 20). La riforma – termine forse in questo caso fuori luogo – della scuola, che dovrà tornare alla Camera per la probabile approvazione definitiva, può benissimo non piacere ed essere contestata, come anche oggi è avvenuto in tante piazze italiane riprese correttamente da tutti i Tg; ma le magliette, gli insulti, le grida e i “buu” che oggi hanno riempito Palazzo Madama dimostrano che la politica è fin troppo vicina alla sensibilità della “gente”.

Sulla Grecia giustifichiamo l’inevitabile confusione e farraginosità riscontrabile nei servizi delle maggiori testate che ogni mezza giornata sono costretti a dire tutto e il contrario di tutto. In questo caso la ”colpa” non è loro, ma delle istituzioni europee che giocano al gatto con il topo con Atene (e con i destini della stabilità europea).

Dati auditel dei Tg di mercoledì 24 maggio 2015

Schermata 2015-06-26 alle 00.52.00

Fonte:www.tvblog.it

Ultime notizie
longevità
Salute

Dieta e longevità, due fattori chiave per la salute: intervista con il Prof. Valter Longo

La longevità è un fattore non solo di benessere ma in grado di alleggerire il Sistema Sanitario da costi legati al trattamento dei pazienti con malattie croniche: il suo studio sarà la chiave per vivere più a lungo e in salute, come spiega il Prof. Valter Longo.
di Antonio Alizzi
longevità
mobile war
Informazione

Nell’epoca della “mobile war” non sappiamo più chi comanda: intervista a Michele Mezza

Michele Mezza è autore di “Connessi a morte”, un saggio sulla mobile war che decide l’esito dei conflitti in atto tramite l’utilizzo di dati e informazioni contro il nemico. Una strategia che porta anche il giornalismo e l’informazione sul piano della sicurezza nazionale.
di Massimiliano Cannata
mobile war
emigrazione
Società

Emigrazione degli italiani, quasi uno su dieci è residente all’estero

Emigrazione italiana oggi: quasi un italiano su dieci è iscritto all’Aire, molti sono discendenti di italiani emigrati nel passato, mentre altri cercano fuori lavoro e opportunità. Chi emigra oggi è giovane e qualificato.
di Roberta Rega
emigrazione
migrante
Immigrazione

Migrazioni: un potenziale inespresso per l’economia nazionale

Nel 2023 i paesi OCSE hanno accolto oltre 6,5 milioni di nuovi immigrati permanenti, un dato che evidenzia i cambiamenti economici e sociali in atto e che si associa al fenomeno dell’imprenditoria migrante che in in Italia coinvolge il 13,7% dei lavoratori stranieri.
di Mariarosaria Zamboi
migrante
meme
Società

L’irresistibile ascesa dei meme: quando l’ironia diventa linguaggio globale

I meme condensano concetti articolati in un singolo fotogramma, e dall’intrattenimento puro sono diventati mezzi di diffusione per idee politiche e strategie di marketing. La loro viralità li classifica come strumento condiviso di comunicazione di una generazione digitale senza frontiere.
di Mariarosaria Zamboi
meme
maghi
Società

Maghi e cartomanti: che cosa spinge gli italiani a ricorrere alla magia?

Maghi, medium, cartomanti: il bisogno di rassicurazione e il senso di incertezza hanno spinto il 15,9% degli italiani a ricorrervi almeno una volta, più di un terzo di essi spendendo anche cifre importanti per un consulto, come riportato dall’indagine Eurispes.
di Angela Fiore
maghi
alimentazione
Food

Alimentazione “senza”, sempre più italiani rinunciano a zucchero, lattosio e glutine

Come cambia l’alimentazione degli italiani: secondo i dati del Rapporto Italia 2024 sempre più alta la percentuale di italiani che comprano prodotti senza zucchero e glutine, anche in assenza di intolleranze, insieme a mix di semi e frutta secca e integratori proteici.
di redazione
alimentazione
trap
Società

Chi ha paura della musica trap?

La musica trap è sempre più in voga tra i giovani, anche in Italia. Mentre nei testi trap pullulano violenza e sessismo, ci si chiede se non sia una rappresentazione della violenza già esistente nella società e non una sua istigazione.
di Giuseppe Pulina
trap
scuola italiana
Intervista

Una Scuola italiana a due velocità, fatta di eccellenze e divari: intervista al Prof. Salvatore Natoli

La scuola italiana è stata spesso gestita con un approccio emergenziale e mai strutturale, senza una visione lungo termine e con ministri scelti secondo logiche politiche. Il Prof. Salvatore Natoli, già docente di Filosofia Teoretica all’Università Milano Bicocca, interviene sul tema dell’istruzione nel nostro Paese.
di redazione
scuola italiana
donne
Donne

Violenza contro le donne in Italia, 6 su 10 avvengono tra le mura domestiche

La violenza contro le donne è una emergenza a tutti gli effetti, che si manifesta soprattutto in àmbito familiare e attraverso i cosiddetti reati sentinella. Il femminicidio è solo una manifestazione di un problema diffuso che richiede educazione al rispetto e attenzione da parte delle istituzioni.
di Raffaella Saso*
donne