I Tg di lunedì 13 giugno – La strage di Orlando, il più grave eccidio sul suolo americano dall’11 settembre, domina la serata dell’informazione. Aperture per tutti, tre o più titoli sulle testate Rai mentre Tg4 dedica al massacro del Place i 4/5 del tempo dell’intera edizione. In giornate come questa, quando i fatti parlano da soli, può essere tentata qualche riflessione. Iniziamo con una critica: gran parte dell’informazione è caduta vittima della tentazione delle “testimonianze dirette” offerte dai social media; molti i servizi sui messaggi e tweets scambiati tra i familiari e le vittime della strage mentre questa era in corso, momenti forti e veri ma lontani dal giornalismo soprattutto quando si “mette in onda”, come fa Tg4, la “sceneggiatura” degli ultimi messaggi tra una madre ed un figlio. Si affiancano però, alcune riflessioni più costruite. Titoli e servizi vanno al dolore della comunità di Orlando e, più in generale, a quella della comunità omosessuale americana, cui giunge il sostegno da quelle di tutto il mondo. Tg3 ospita Vladimir Luxuria, che afferma: “La gente è con noi, mentre la minoranza di quelli contrari si sente accerchiata e si estremizza”. “Non è importante parlare del perché è successo, ma del come è potuto succedere”, commenta invece Enrico Mentana, aprendo il servizio che riporta le reazioni di Obama e dei candidati alle presidenziali. Ampio spazio anche sui Tg Rai, dove si rinnova il consueto dibattito sulle indiscriminate vendita e circolazione delle armi. La figura del killer e le poco probabili rivendicazioni dell’Isis ottengono titoli, ma l’analisi più amara è quella sull’omofobia, in particolare in area islamica. Su questo Cecchi Paone va giù duro, affiancando alle barbare esecuzioni di omosessuali da parte del califfato, quelle compiute nei civili paese islamici nostri alleati, dove peccato e reato si sovrappongono.
Le paure per la Brexit che affossano le borse, le manovre in vista dei ballottaggi, gli auguri a Berlusconi per l’intervento di domani e l’attesa per il match Italia Belgio, finiscono stasera inevitabilmente schiacciati. Il giudizio del ministro per lo Sviluppo Economico Calenda sull’operato della Consob e del suo presidente Giuseppe Vegas, per il quale Report si è augurato le dimissioni, ottiene comunque titoli su Tg5 e Tg La7 e servizi su quelli Rai, con Mentana che le considera imminenti.
Tg5 stasera ha trovato spazio per raccontarci che nelle ultime 48 ore siano stati soccorsi in mare oltre 2.570 profughi. Un esodo definito “irrefrenabile”, ma che nelle scorse giornate l’informazione aveva in gran parte perso di vista. Sempre Tg5 è il solo a riportare da studio l’acquisto miliardario di Linkedin da parte di Microsoft.
Segnaliamo in chiusura l’ottimo reportage del Tg2 dai villaggi devastati al confine est tra l’Ucraina e le repubbliche autonome di Donetsk e Luhansk, sostenute dalla Russia, che ci ha ricordato come questo conflitto ha causato oltre 9.000 morti ed 1 milione e mezzo di profughi.