I Tg di lunedì 7 marzo – I Tg Rai, Tg5 e Tg La7 aprono sul rilancio del premier turco che, al vertice di Bruxelles sull’immigrazione, ha deciso di “alzare la posta” (Tg1 e Tg5) chiedendo un’altra tranche da tre miliardi di euro e un percorso facilitato per l’ingresso nell’eurozona del suo paese, in cambio della gestione dei flussi migratori. Se i Tg Rai si mostrano cauti nel giudizio sulle istanze turche, ricordando che i tre precedenti miliardi non sono ancora stati stanziati, Tg4 e Tg La7 non usano mezze parole: si tratta di un “ricatto”, un lascia o raddoppia con il futuro di Schengen come posta. Sempre Mentana rilancia da studio quella che parrebbe essere una delle condizioni “di bandiera” poste da alcuni paesi europei, ed in primo luogo del governo italiano: che il governo la smetta di vessare le opposizioni interne e di chiudere i giornali incarcerando giornalisti e direttori. I Tg delle venti annunciano una “cena non programmata” in corso tra i leader europei, che potrebbe riservare portate più “digeribili”. Continuano intanto sui Tg Rai le cronache ed i collegamenti dal campo profughi di Idomeni sul confine greco-macedone. Ottimo quello di Tg3.
Le testimonianze, forti e dignitose, dei due tecnici italiani Calcagno e Pollicardo rientrati ieri in Italia dopo 7 mesi di prigionia, e l’attesa per la restituzione delle salme dei loro colleghi sono nei titoli per tutti ed esauriscono la pagina degli esteri sulle testate minori Mediaset. TgLa7 propone “sulla base di informazioni in suo possesso”, la ricostruzione più credibile sulla dinamica della divisione dei due ostaggi, che poi si sono liberati da soli, dagli altri due rimasti vittima durante un trasferimento in uno scontro tra milizie di tripoli e rapitori. Di Libia e Siria trattano Tg3 e i Tg delle 20, con Tg1, Tg5 e Tg La7 che riprendono la vera e propria battaglia Libia e Tunisia per li tunisini, con un bilancio di almeno 50 morti. Ottimo il collegamento dell’inviato Chartroux dal fronte siriano avanzando contro l’Isis, supportate dalla coalizione occidentale. Tg La7 ritorna, in splendida solitudine, sulle polemiche dei giorni scorsi legate all’intervento italiano in Libia, segnalando come l’indicazione dei “5.000 uomini”, avanzata dall’ambasciatore americano, sarebbe stata avanzata, a detta di quest’ultimo, proprio dal governo italiano, che rigorosamente smentisce.
Le previsioni di crescita sul Pil italiano riviste al ribasso da Fitch e la probabile lettera della Commissione al governo italiano, occupano la pagina d’economia dei Tg (titoli per Tg3, Tg5 e Tg La7); sulla Rai ampio spazio alle dichiarazioni del ministro Padoan che sembrano scongiurare nuove manovre ed i dati odierni sulla riduzione dei licenziamenti (titolo per Tg1). Tg La7 prova, in un servizio alquanto didascalico, ad “interpretare” questo paradosso di dati “buoni” dall’economia reale a cui si accompagnano previsioni “non buone”, trovando il responsabile nel peso del debito pubblico che, ci si aspetta, sarà domani l’oggetto di una “letterina” di richiamo da parte della Commissione.
Sul fronte delle amministrative, le primarie del Pd con la vittoria di Giachetti a Roma e di Valente a Napoli tengono banco su tutte le testate, eccetto le minori Mediaset. Tg5 illustra ampiamente gli attriti e le polemiche sulla scarsa affluenza al voto nella Capitale, dove si è comunque registrato un forte calo dell’affluenza. Meno acrimonie sui Tg Rai, con Giachetti brevemente intervistato sul Tg1. Sporadici nei servizi dei Tg delle 20 i riferimenti alle possibili irregolarità nelle votazioni a Napoli.
L’apertura di Tg4 dedicata agli oltre 30.000 supplenti nella scuola italiana che, da diversi mesi, non ricevono regolarmente lo stipendio causa di “disguidi e rimpalli di responsabilità” tra ministeri.
Anche stasera la cronaca si impone sulle scalette dei Tg, con l’assurdo omicidio “per noia” compiuto da due giovani romani che ottiene titoli su Tg1 e Mediaset ed un servizio anche su Tg La7.
In questa vigilia dell’8 marzo, e nel 70esimo anniversario dal primo voto delle donne in Italia, Tg5 e Tg2 dedicano, rispettivamente, copertina ed approfondimento (con diversi servizi) alla condizione della donna in Italia nel passato ed in un presente ancora condito di disuguaglianze, soprusi e, talvolta, violenza maschile.