I Tg di mercoledì 19 ottobre – Tutte le testate guardano stasera in larga parte “oltre” i confini nazionali: il ritorno di Renzi dagli USA con il forte del sostegno di Obama e l’atteso ultimo match tra Clinton e Trump, occupano l’apertura di 5 Tg su 7, mentre Tg1 sceglie la discesa sul suolo marziano della sonda Schiaparelli. Aggiornamenti in tutte le edizioni anche sulle operazioni di Mosul, con l’avanzata degli schieramenti anti Daesh che rallenta proprio per l’eterogeneità delle forze e degli interessi che le sostengono. Buone le coperture di Tg1, Tg3 e Tg5. Tg La7 è la sola testata a riprendere fin dai titoli il vertice a Berlino tra Russia e Ucraina, tra cui – lo ricordiamo – è ancora in corso una guerra di posizione sui territori contesi dopo l’invasione del 2014, commentando che le prospettive restano negative. Sempre dall’estero, buona la copertura di Tg2 sul movimento di protesta sorto in Argentina ma ampliatosi a diversi paesi sudamericani a seguito della violenza e delle sevizie sessuali che hanno causato la morte di una sedicenne.
Tornando all’incontro Obama-Renzi, le polemiche interne che ha prodotto l’endorsement del Presidente americano sono quasi assenti sulla Rai, mentre Mentana le illustra e le commenta in maniera diretta. Per il Direttore di Tg La7 l’appoggio al governo Renzi, esplicito anche sul tema referendario, può non piacere ma è legittimo e, nel concreto, non sortirà alcuna influenza sul voto. Piuttosto che polemizzare sarebbe opportuno per tutti “godersi i buoni rapporti diplomatici” che rafforzano le posizioni dell’Italia a Bruxelles sui temi dell’immigrazione e del superamento dell’austerity.
Ancora in tema di referendum, sempre Tg La7 dedica un titolo all’attesa per la decisione del Tar del Lazio sugli esposti M5S e Sinistra sulla validità del quesito referendario, mentre i Tg Mediaset propongono l’immagine del centrodestra unito per il No lanciando oggi Schifani (presente anche sui Tg Rai) e riproponendo (Tg4 e Studio Aperto) il lungo intervento di Berlusconi di ieri. Presente solo per accenni sui Tg Rai e Mediaset l’inchiesta sulle firme false che riguarderebbero le liste M5S a Palermo.
Per la cronaca quasi tutte le testate riprendono fin dai titoli (apertura per Studio Aperto) il nuovo, squallido caso di maltrattamenti di anziani in Campania, a cui si accosta la nuova legge proposta da Forza Italia ed oggi approvata che disciplina l’istallazione di telecamere di sorveglianza nelle strutture di accoglienza di anziani e disabili, come anche negli asili. Presente sui Tg Mediaset, Tg1 e Tg2 un caso di bullismo a Cagliari, con protagonista e vittima entrambe minorenni.
I 22 rinvii a giudizio all’interno del processo Ruby Ter figurano anch’essi a fondo edizione delle testate Rai, mentre su quelle Mediaset non paiono pervenuti.
L’assoluzione di Omar Hassan, in carcere da 16 anni per l’omicidio della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin avvenuto in Somalia 22 anni fa, ottiene molta attenzione. Servizi e titoli sui Tg Rai e La7. Alla libertà riacquistata da un uomo “inchiodato” per anni per coprire altre responsabilità, si accompagna su tutte le testate la richiesta di verità della madre della giornalista, con Tg3 che assicura di farsene garante.
Sul tema dell’immigrazione segnaliamo le linee editoriali “alquanto distanti” di Tg4 e Tg3. Il primo titola sulla “rivolta” a Rosarno di 30 persone che hanno occupato delle case popolari perché date “solo agli immigranti”, mentre il secondo riflette sui vantaggi economici apportati da migranti e profughi, che “danno indietro più di quanto ci costano”.
In conclusione, segnaliamo che i Tg delle 20 sono stati tutti “con il fiato sospeso” in attesa dei segnali della sonda Esa (ma molto “italiana”) Schiaparelli, atterrata nelle scorse ore sul suono marziano, ma che mentre scriviamo ancora non comunica con la Terra. L’entusiasmo e l’orgoglio per la missione hanno prodotti titoli e servizi, “frenati” però dai dubbi sulla sua riuscita. Tg2 coglie l’opportunità per ricostruire la storia dell’impegno italiano nello spazio, che fin dagli anni ‘ 60 ha visto il Paese fortemente impegnato: il primo ad inviare a lanciare un satellite, ovviamente dopo Unione Sovietica e Stati Uniti.