I Tg di giovedì 20 aprile – Aperture differenziate che inquadrano comunque alcuni dei maggiori temi del giorno. Tg3 sceglie la mobilitazione per Gabriele Del Grande, seguita dappresso dal passaggio alla Camera del testo sul biotestamento. Anche su Studio Aperto l’apertura è sulla mobilitazione (anche europea) per il giovane regista italiano fermato da 11 giorni dalla polizia di Erdogan, che su Tg1 è in seconda posizione, subito dopo l’attesa per l’incontro di Gentiloni con Trump, in apertura anche su Tg2. Lo stesso vale per TgLa7, che però esordisce con la bufera del giorno, quella del depotenziamento del ruolo dell’Anac nel nuovo Codice degli appalti, bufera che sembra rientrata con le “scuse” di Gentiloni giunte da Washington. Su Tg4 e Tg5, con un certo ritardo rispetto a ieri, si recupera il tema vaccini in apertura con riferimento alle critiche che vengono dall’Europa sull’aumento dei numeri del morbillo e alle avvertenze delle autorità americane sui rischi di contrarre malattie passando per la Penisola.
Il cortocircuito tra scienza (vaccini), informazione e politica continua a creare, come documenta Mentana, scintille tra Cinque Stelle e Pd, mentre su di un altro piano la giornata regala una rarissima corrispondenza di quasi amorosi sensi tra i 2 maggiori partiti italiani sul tema del biotestamento. Tutto ciò alla Camera: Il passaggio di un testo accettabilmente avanzato a Montecitorio che sana almeno in parte lo storico gap tra il Paese e i partner occidentali nell’area dei diritti e della libertà, non è detto che al Senato “tenga”. Sarebbe una manifestazione di responsabilità che in altre occasioni Cinque Stelle non ha dato.
La sentenza di Ivrea che per la prima volta (al mondo) riconosce un danno alla salute provocato dall’abuso della telefonia cellulare, è trasversalmente presente su tutti e nei titoli per Tg1 e Tg2.
Lo sblocco da parte del Tar del Lazio dei lavori della Tap tra gli ulivi del Salento è ampiamente ripreso, mentre la prima giornata di votazioni dei dipendenti Alitalia nel referendum “secco” (sì o no) all’ulteriore piano di sopravvivenza della ex compagnia di bandiera, occupa spazio soprattutto sulle testate Rai.
Per gli esteri da segnalare diversi servizi, sia su Mediaset che in Rai, sulle imminenti elezioni francesi, mentre Tg La7 dedica un titolo ( come già nelle serate scorse) alla drammatica situazione in Venezuela dove l’opposizione al governo Maduro prefigura una vera e propria guerra civile.
Ieri sera Mediaset aveva legittimamente celebrato la sentenza Agcom che obbliga Vivendi a “scendere”nelle quote di partecipazione dell’azienda del Biscione o in Telecom. Questa sera uguale ampia attenzione ai dati del bilancio di esercizio presentati da Piersilvio Berlusconi, che ne addebita le responsabilità alle forzature di Vivendi, assicurando che per l’anno in corso torneranno gli utili.