Tempi duri per i troppi buoni

I Tg di venerdì 17 marzo – Aperture alquanto diversificate. La notizia del giorno è comunque l’abolizione per decreto dello strumento dei voucher : primo titolo per Tg3 e Tg5, secondo per Studio Aperto e Tg2. Gli effetti di una mossa che negli scacchi potremmo definire “del cavallo” perché, che, saltando il problema o tagliandolo alla radice, “disinnesca” l’imminente referendum promosso da Cgil, si riflettono nel dibattito politico che vede molti critici a destra e Al centro, M5S che come al solito contesta, e una improbabile unità a sinistra, condita però del “rilancio” degli Mdp contro l’intera politica del governo Renzi sul lavoro. Anche i maggiori sindacati sono divisi, e Uil e Cisl da subito propongono misure alternative per non far ripiombare nel lavoro nero tutte quelle attività rendicontabili attraverso buoni che, entro il primo gennaio dell’anno prossimo, saranno dei baby pensionati. Ripreso sui Tg Rai, Tg5 e La7, il commento del premier Gentiloni: “l’Italia non aveva certo bisogno nei prossimi mesi di una campagna elettorale su temi come questi”. Ieri abbiamo parlato di “bambino ed acqua sporca”. Stasera diversi commentatori (Prodi per primo) dicono la stessa cosa. 

Rimanendo alla pagina politica, il motu proprio di Grillo che – in barba alle regole del Movimento – “silura” (Tg5) la candidata M5S genovese Cassimatis che aveva appena vinto le consultazioni online è nei titoli per Tg3, Tg5 e Tg La7. Presente su tutti la “richiesta di fede” del comico-leader al suo elettorato, mentre dalle coperture emergerebbe lo scontro tra fazioni interne al Movimento nella città natale del suo fondatore.

La7 in apertura torna ad inquadrare gli effetti della mancata decadenza del senatore Minzolini che, oltre a suscitare le proteste di Di Maio, segnerebbe la “decadenza” della legge Severino, divenuta applicabile “a discrezione” del Parlamento. Tg5 dedica allo stesso argomento un lungo servizio che, dopo aver intervistato il senatore riconfermato, riflette sugli sviluppi che si aprono per un altro senatore decaduto. Uno a caso.

Il primo incontro alla Casa Bianca tra la Cancelliera Merkel ed il Presidente Trump appassiona l’ammiraglia Rai che vi dedica l’apertura (titolo per Tg3 e La7). Buono il servizio del Tg5 che esplicita il sottotesto di un meeting piuttosto freddo. C’è poi la raggelante uscita del Presidente degli USA secondo cui “immigration is a privilege, not a right”, che viene ripresa senza particolari commenti da tutte le testate. Più basso nelle edizioni l’avvitamento della diplomazia statunitense verso la Corea del Nord: la strategia della pazienza è finita.

L’avvio delle celebrazioni per i 60 anni dalla sottoscrizione dei Patti di Roma è molto alto sui Tg Rai (titoli per Tg1 e Tg3) ma seguito anche dal Tg5 (titolo), che però si dedica di più alle misure di sicurezza che riguarderanno la Capitale. L’intervento di Mattarella davanti ai Presidenti dei 27 Parlamenti europei è accettabilmente ripreso.

Sempre in tema di Europa, i nuovi attacchi di Erdogan che esorta i turchi emigrati a conquistare il Vecchio Continente procreando almeno5 figli, sono ripresi da tutte le testate (titoli per Tg4, Tg La7 e Tg2), con Mentana che, dando notizia del fermo e del successivo espatrio dalla Turchia di un nostro operatore medico colpevole di aver prestato soccorso ai curdi di Kobane,  commenta che prima o poi l’Europa dovrà definire (e allontanare) gli orizzonti del processo di adesione all’Unione di un paese che tutto è meno che democratico.

Abbondantemente ripreso l’annuncio dello sciopero dei dipendenti Alitalia indetto per il 5 aprile,  a seguito del rigetto del piano da 2.300 esuberi deciso dalla compagnia. Apertura per Tg2, titoli alti per Tg1, Tg3, Tg4 e Tg5. 

Chiudiamo sulla rinuncia/denuncia di Luciana Alpi, la madre di Ilaria, che dopo 23anni di inchiesta della uccisione della giornalista Rai in Somalia che non hanno portato a niente,  ha dichiarato di “volersi astenere da frequentare ancora uffici giudiziari” . Nei servizi per Tg1 e Tg3. 

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