Tutti in fila sotto il palazzo

I Tg di venerdì 10 aprile – Solo TgLa7 rifiuta il must dell’apertura dedicata da tutti gli altri al Palazzo di Giustizia milanese, il giorno dopo la strage compiuta dall’imprenditore folle che ha fatto 3 vittime con la pistola “tranquillamente” introdotta nel Tribunale più importante d’Italia. A differenza di tanti altri “casi” di cronaca criminale che stimolano l’attenzione morbosa dei teleutenti, la strage di Milano non ha retroscena pruriginosi e aree insondate. Si sa già tutto; intendiamoci: il fatto è gravissimo e va “coperto”, ma c’è molto di “cerimoniale” sia nell’atteggiamento dell’informazione che nelle prese di posizioni ufficiali. 15, 20, 25 minuti dedicati dalle varie testate a indagare nella lucida follia dell’omicida risultano inevitabilmente stanchi e quasi compassati. Non stiamo parlando della commemorazione ufficiale e delle parole dei familiari delle vittime (che comunque abbondano sui Tg Mediaset) ma, ad esempio, delle dichiarazione dei vertici della Magistratura che coniugano l’attacco di ieri, a nostro giudizio aspecifico e non riferibile ad un “contesto di delegittimazione” di giudici e pm, a quelli più reali e profondi che da anni vengono rivolti all’ordine giudiziario. Una volta tanto (ed è rarissimo!) siamo d’accordo con Maurizio Belpietro (Studio Aperto) e Sallusti (Tg4) che criticano il “vittimismo ingiustificato” dell’Anm. Le polemiche sulla sicurezza in vista dell’Expo appaiono su tutti, ma sia chi le anima, sia chi le riferisce risulta alquanto scontato. In proposito da segnalare un utile servizio del Tg1 che “guarda avanti” e segnala le numerose misure di sicurezza previste per l’Expo e illustrate dal Commissario Sala: stando ai “numeri” e alle tecnologie che saranno impiegati, si potrebbe stare relativamente tranquilli. E sempre per restare ai “numeri”, sono importanti anche quelli degli ascolti. Abbiamo recentemente parlato di una certa riottosità dei teleutenti a correre davanti al video nei casi di drammi italiani (cfr. le vittime del Museo del Bardo). Anche ieri, giorno della strage, l’Auditel dei Tg non si è mossa.
Dicevamo all’inizio che TgLa7 “sceglie” un’altra apertura: si tratta del Def e della notiziola del giorno, quella del tesoretto di 1,6 miliardi che il governo dovrà decidere come spendere. Notizia presente e indagata da tutti, con tanto di reazioni preventive delle diverse opposizioni. Sempre Mentana propone una mini storia dei “tesoretti”, risorse uscite dai cilindri di quasi tutti i più recenti governi. La Cassazione che ribadisce la correttezza dell’impianto dell’indagine della procura Romana sulla corruzione, laddove si parla di contesto propriamente mafioso, è nei titoli solo Tgla7. Tg3 e Tg1 tornano sul passaggio alla Camera delle legge che introduce nell’ordinamento il reato di Tortura, quello che Salvini ha definito “un regalo ai delinquenti”. Il tormentone all’interno di Forza Italia sembra essersi risolto con la rottura definitiva tra fitto e Berlusconi. Questo, almeno, ci dicono i Tg Rai e Tg La7. Mediaset, ovviamente, non ne parla. Gli arresti in “Casa Pound” per il pestaggio di qualche tempo fa davanti al centro sociale di Cremona, compaiono su Tg1 e TgLa7.
Per gli esteri un po’ tutti si occupano dei guai in casa le Pen, visti i coltelli che volano tra padre e figlia, ma anche l’indagine su quest’ultima per illecito finanziamento del suo partito. Buona l’intuizione di Tg5 che dedica la copertina allo storico, imminente incontro tra Obama e Raul Castro a Panama, ampiamente trattato anche da Tg3, Tg1 e TgLa7.

Dati auditel dei Tg di giovedì 9 marzo 2015
Tg1 – ore 13:30 4.293.000, 25.74% ore 20:00 6.263.000, 25.55%.
Tg2 – ore 13:00 2.815.000, 18.20% ore 20:30 2.554.000, 9.48%.
Tg3 – ore 14:30 1.833.000, 11.80% ore 19:00 1.812.000, 10.91%.
Tg5 – ore 13:00 3.404.000, 21.76% ore 20:00 4.871.000, 19.54%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.933.000, 15.73% ore 18:30 901.000, 6.95%.
Tg4 – ore 11.30 573.000, 7.81% ore 18:55 857.000, 5.45%.
Tg La7 – ore 13:30 612.000, 3.66% ore 20:00 1.191.000, 4.81%.

Fonte:www.tvblog.it

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