I Tg di martedì 15 novembre – La “Mossa dell’Italia” (TgLa7) al Consiglio d’Europa è per Mentana da inquadrare nel rush finale della campagna referendaria. Apertura sui maggiori Tg, e apprezzamento “strisciante” anche in casa Mediaset (soprattutto Studio Aperto). Il preannuncio del veto italiano al bilancio Ue nel caso in cui non vengano appostate maggiori risorse si immigrazione, sviluppo, lavoro giovanile e ricerca, non trova critici nel mondo dell’informazione, mentre la politica (Brunetta, ripreso da tutti) non può certo “parlare bene” di Renzi.
Molto alto lo 0,3% dei aumento di Pil nel terzo trimestre (titoli per Tg1 e TgLA7 ), accompagnato da una “rara” diminuzione del debito a settembre (- 12 miliardi).
Le vicende interne al centrodestra, con il voltafaccia di Berlusconi che “molla” Parisi colpevole di aver bisticciato con Salvini, è riportata da tutti, con Tg4 che “sposa” la svolta filo-Lega.
La tematica sicurezza domina nei servizi Mediaset, con una copertina di Tg5 allarmata e allarmante. Sempre Tg5 ospita il commento di Sallusti sulla richiesta (accolta) di Sala di una maggiore presenza dell’esercito a Milano. Le dichiarazioni del Sindaco sono analizzate anche dal direttore de La Stampa Molinari, Per Cusenza de Il Messaggero mentre le cifre dei reati maggiori sono calate, cresce il senso di insicurezza perché quelli meno gravi sono più visibili, così come l’attività delle baby gang. Anche Tg1 interviene sul tema, dando la parola al Direttore de Il Corriere Luciano Fontana, che riflette sulla politica del Sindaco di Milano sul tema sicurezza che, riecheggiando politiche di destra, si scontra con le convinzioni dei partiti che lo appoggiano. Sempre su Mediaset grande spazio ad una vicenda di molestie sessuali ad opera di un richiedente asilo di nazionalità somala, mentre Tg3 si occupa della denuncia di Terres des Hommes che riporta i dati dei 100.000 minori sotto tutela dello Stato perché vittime di violenze fisiche e psicologiche all’interno delle famiglie.
Concludendo sulla politica, TgLa7 ci aggiorna sulla vicenda delle firme false di M5S in Sicilia per la presentazione delle liste elettorali, che sembra coinvolgere anche alcuni parlamentari.
Passando agli esteri, Tg5 parla di “primo passo falso” di Trump in relazione alla nomina a coordinatore del suo staff del razzista Steve Bannon. TgLa7 si concentra sul ruolo che potrebbe assumere Rudolph Giuliani, e dà spazio fin dai titoli anche alla “tangentopoli al Cremlino”, con l’arresto del ministro dell’economia “colto sul fatto” a incassare una super bustarella da 2 milioni di dollari.
L’ennesimo naufragio nel Mar Libico è presente nei servizi dei Tg Rai e nei titoli su Tg5.