Scontri e cerotti

I Tg di mercoledì 16 novembre – Il confronto Italia-Europa si impone in apertura per tutte le testate. Al richiamo di Bruxelles sulla legge di bilancio, che “rischia” di violare il patto di stabilità, seguono i consueti discorsi del premier Renzi contro l’austerity; TgLa7 commenta che si sperava in una maggiore benevolenza dalla UE, mentre i Tg3 e Tg1 (titolo) riprendono un’odierna intervista al commissario Moscovici che offre invece parole concilianti. Tg2 parla apertamente di “un rilievo che non deve far preoccupare gli Italiani”, osservando come la stessa UE inviti l’Italia a proseguire con le riforme. Grandi assenti della giornata sono, però, i toni dello scontro, e questo nonostante ieri l’Italia abbia ventilato solo poche ore fa di porre il veto sul bilancio europeo. Renzi, che guadagna a tenere “caldo” il braccio di ferro con l’Europa, ha comunque riabbracciato in giornata la bandiera europea, facendo felici i Tg Mediaset, che cercano di stemperare le tensioni con Bruxelles da cui, come osservano Tg 3 e TgLa7 nei servizi, il fronte del sì per il referendum potrebbe attingere voti.

Restando alla politica, la proposta avanzata dal premier di decontribuzione per le aziende del meridione che nel 2017 assumeranno a tempo indeterminato giovani e disoccupati figura tra primo e secondo titolo, generando lo scetticismo dei partiti d’opposizione. Berlusconi, che durante un intervento radiofonico prende atto di non avere “eredi politici” (leggi Parisi, ma anche Salvini) ed inquadra Renzi come unico “leader” presente sull’attuale scena politica, è nei titoli per Tg1 e Tg3, mentre va incontro ad una “inusitata” censura – almeno su questa specifica affermazione – sui Tg più vicini all’ex Cavaliere. Le denunce del Pd contro il web-fango per una presunta campagna online diffamatoria che sarebbe orchestrata dai vertici di Cinque Stelle, figurano nei titoli di Tg1 e nei servizi dei Tg delle 20.

I dati di Save the Children sugli oltre 3 milioni di minori che in Italia vivono in uno stato di povertà assoluta, affiancati da quelli di Terres Des Hommes ripresi da ieri sui maltrattamenti ai bambini nelle mura domestiche, si coniugano con l’odierno intervento di Papa Francesco; il tutto genera forte attenzione su Tg3, Tg1 e Tg5, che dedica una corposa copertina.

La tematica sicurezza, salita nei giorni scorsi a seguito delle dichiarazioni del sindaco Sala, stasera almeno in parte rientra, se si escludono Tg4 e Studio Aperto. Da segnalare stasera il forte clima anti migranti che si registra nel Tg diretto da Mario Giordano, che propone un titolo/attacco rivolto all’ex ministra Kyenge, rea di essersi attivata nel 2012 per evitare l’estradizione di un giostraio rumeno, successivamente arrestato per furto di rame nel 2015 e poi oggi a seguito di un inseguimento in autostrada. Il tutto rimanda a programmi di rete. Il dato è oramai stabile: un buon 20-30% dei contenuti del minore dei tg Mediaset è composto di anteprime o spezzoni attinti da Rete 4.

Ed ora qualche servizio in libertà. Ottimo il Tg3, che partendo da un suicidio di un agente penitenziario torna a parlare con Luigi Manconi della situazione dei carceri italiani, e presenta lo spettacolo di una compagnia di ergastolani che ha trovato nel teatro un’occasione di riscatto spirituale. Interessante il titolo del Tg5 sui 12 miliardi di beni di consumo sprecati ogni anno in Italia.

I Tg Rai ci portano con Lucia Goracci tra le rovine ancora ferite di Nimrud, antica città assira liberata dalle forze irachene nella guerra al Daesh: immagini toccanti di una devastazione scellerata che due anni fa ha cancellato per sempre le vestigia di millenni di storia e civiltà.

Il gran rifiuto di Bob Dylan, che il 10 dicembre non sarà ad Oslo a ritirare il suo Nobel “perché già impegnato”, e l’aplomb della risposta norvegese, raccoglie gli ultimi titoli di un po’ tutte le testate, che stentano a trovarne ragioni al di là dell’eccentricità dell’artista.

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