I Tg di lunedì 28 novembre – La tentazione di scandire il countdown al voto referendario ha il sopravvento su diverse testate rispetto al via libera della Camera alla legge di bilancio. Tg2, Tg3 e Tg La7 non resistono, ed aprono sul botta e risposta referendario tra Renzi alla scrivania, Grillo in piazza e Berlusconi da Bianca Berlinguer. “in 3 big”, per Mentana, sono destinati a dominare il campo da qui a venerdì. A corredo, spazio per tutti alla brutta giornata di borse e spread e all’ulteriore allarme del Financial Times che, in caso di una vittoria del No, mette in guardia sul fallimento di 8 banche. Su Tg1, Tg4 e Tg5, in primissimo piano invece i provvedimenti della legge di bilancio che, con l’aumento delle pensioni minime, sembrano almeno in parte conquistare perfino il Tg di Mario Giordano che, parla comunque di “tante misure buone”, ma poi si riprende contrapponendo i 18 milioni di aumento di ticket per il tunnel carpale ai 2 miliardi in più alla Sanità.
Attenzione diffusa a Cinque Stelle per il Restitution Day organizzato a Firenze, che nei servizi si affianca all’allargamento a 13 del numero degli indagati dell’inchiesta palermitana sulle firme false.
Passando agli esteri, la minaccia di Trump di annullare gli accordi e il disgelo con Cuba ottiene titoli un po’ su tutti, così come spazi ampi i vanno all’omaggio del popolo cubano che con oggi inizia il suo lungo addio a Fidel Castro. Sul fronte francese, attenzione su Tg La7 (titolo) ma anche per Tg5 e Tg1 al candidato di destra Fillon che si prepara a correre per l’Eliseo. Segnaliamo dal Tg1 un’intervista a Tony Blair che prospetta la possibilità di un quale passo indietro per lo UK sulla Brexit.
Per la cronaca, la condanna in primo grado a 5 anni di reclusione per la ex Sindaca di Genova Marta Vincenzi per omicidio colposo plurimo e per il mancato allarme durante l’alluvione di Genova del 2011, è presente fin dai titoli su Tg1, Tg3 e Tg La7. Attenzione diffusa anche stasera sul fenomeno del bullismo (titoli per Tg3, Tg5 e Studio Aperto). Segnaliamo, sempre su Tg1, una buona copertura sul primo giorno di aumento della presenza dei militari a Milano – passato in sordina su tutti gli altri Tg. Buono sul Tg4 il servizio sui 23 autobus partenopei appena comprati, ma in realtà già usati per lunghi anni in Polonia e, quindi, piuttosto malridotti.
L’ondata di gelo che ci attende nelle prossime ore, con la preoccupazione che cresce tra le zone terremotate, è presente con maggiore visibilità su Tg4 e Studio aperto, che vi dedica il primo titolo.
I nuovi dati dell’Istat che dipingono un paese dove nascoso sempre meno bambini, figurano nei titoli e nei servizi su tutte le testate, che rilanciano l’ immagine di “culle vuote”. Una diminuzione che, stavolta, si registra anche tra i cittadini stranieri. Restando in tema, interessanti le coperture di Tg3 e Tg4 che, a fronte del record di arrivi di quest’anno – oltre 170.000, esplorano casi di cattiva accoglienza. Tg3 visita un agglomerato di case popolari nella periferia di Torino occupate, da anni, da oltre 1300 migranti, mentre Tg4 ci porta nell’area della Stazione vicino al centro Baobab di Roma, chiuso dal Commissario Tronca, dove dormono da mesi centinaia di profughi assistiti unicamente dalle associazioni di volontariato (presente anche su Studio Aperto), nonostante le sollecitazioni portate al sindaco Raggi. Ma il Tg di Mario Giordano “deve” dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, e quasi a bilanciare queste attenzioni positive alle difficoltà dei profughi, chiama a commentare i dati sulla bassa natalità al giornalista Magdi Allam, che presagendo un Italia popolata più da stranieri (leggi islamici) che da “italiani” (leggi cristiani) sentenzia “la fine della nostra civiltà, come per l’impero romano”.