Tra droga, eutanasia e maternità surrogata: come cambia la società

I risultati dell’indagine Eurispes

L’Eurispes conduce da diversi anni un’indagine volta a individuare i mutamenti culturali intervenuti nel tempo e quelli ad oggi in atto e a descrivere l’opinione degli italiani rispetto a temi spesso fortemente dibattuti. È possibile dunque leggere i fenomeni osservati in un arco temporale ampio, individuandone l’andamento e i cambiamenti.

Eutanasia: favorevoli sette italiani su dieci

Nel 2021 le persone che si sono espresse favorevolmente rispetto all’eutanasia sono pari al 70,4%, con una perdita di quasi cinque punti percentuali rispetto al 2020 (75,2%), mentre risulta più contenuta rispetto al 2019 (73,4%). Si tratta di un dato comunque in forte ascesa rispetto a qualche anno fa (55,2% di favorevoli nel 2015 e 59,9% nel 2016).

Il 78,1% dei giovani tra i 18 e i 24 anni si esprimono favorevolmente rispetto all’eutanasia, superati di poco dai 25-34enni (78,7%), mentre nella fascia di età tra i 35 e i 44 anni la percentuale dei consensi scende al 72,1%. Posizione vicina a quella dei 45-64enni, che si dicono d’accordo sull’eutanasia nel 73,7% dei casi, mentre tale eventualità è accolta solo dal 59,2% degli over 64.

Suicidio assistito

Ben oltre la metà dei cittadini, il 57,6%, si dichiara contrario: un orientamento in crescita rispetto al 2020 (54,6%), mentre nel 2019 i contrari rappresentavano un numero ancora maggiore (60,6%).

Il suicidio assistito rappresenta una questione ritenuta sicuramente più “estrema” dai nostri cittadini: solo poco più della metà dei 18-24enni (53,3%) si dichiara favorevole, seguito dalla fascia 25-34enni (50,8%). Il consenso declina ulteriormente tra coloro appartenenti alla fascia d’età 35-44 anni, con il 48,9% dei favorevoli, e tra i 45-64enni (41,3%). Tra gli over 64 questa possibilità di scelta su come porre fine alla propria vita è accettata solo nel 33,3% dei casi.

Tutela giuridica alle coppie di fatto indipendentemente dal sesso

Nel 2021 sono favorevoli  alla tutela giuridica per le coppie di fatto al di là del sesso il 64,4% dei cittadini, nel 2020 erano il 67,8%, nel 2019 il 65,1%. Rispetto al risultato del 2016 (67,6%), anno di entrata in vigore della cosiddetta legge Cirinnà, si assiste ad una perdita, seppur contenuta, di consensi. La differenza risulta decisamente più netta rispetto considerando periodi meno recenti (nel 2014 i consensi raggiungevano il 78,6%).

Sono le donne a dimostrare una maggiore apertura, con il 65,9% delle risposte a favore, a fronte del 62,9% degli uomini che si esprimono nel medesimo senso.

Il 75,1% dei 18-24enni e il 72,9% dei 25-34enni si dimostrano favorevoli alla tutela giuridica alle coppie di fatto indipendentemente dal sesso, percentuale che scende al 68,7% tra i 35-44enni e al 67,6% tra i 45-64enni, fino a precipitare al 50,8% tra gli over 64.

Contrarre matrimonio tra persone dello stesso sesso

A favore delle unioni tra persone dello stesso sesso è il 58,4% degli italiani. Il dato, seppur in leggera diminuzione, si trova abbastanza in linea con quello registrato nel 2020 (59,5%), mentre risulta decisamente in aumento rispetto alle opinioni espresse nel 2019 (il 50,9% dei consensi).

Adottare bambini per le coppie formate da persone dello stesso sesso

Si tratta ancora oggi di una eventualità che genera un certo grado di chiusura: i contrari alle adozioni per le coppie omosessuali rappresentano la maggioranza, il 55,7%, mentre le indicazioni a favore si attestano al 44,3%. Nel tempo, si è registrato un costante incremento delle persone aperte a tale possibilità: si è passati dal 31,1% dei consensi nel 2019, al 42% nel 2020.

Questa è comunque un’ipotesi più largamente accettata dalle donne (48,9%), rispetto agli uomini (39,6%).

Anche il 63,3% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni e il 59,3% dei giovani tra i 25 e i 34 anni si esprimono favorevolmente, ma con l’avanzare dell’età il consenso incontra sempre minor fortuna: si esprimono in questo senso solo il 47% dei 45-64enni e il 43,6% dei 35-44enni. La percentuale dei favorevoli tra gli over 64 è soltanto del 28,8%.

Fecondazione eterologa

La possibilità di ricorrere a donatori in un percorso di procreazione medicalmente assistita trova, nel 2021, il favore del 57,5% degli italiani. Un forte cambiamento di rotta se solo si considera il dato emerso nell’indagine del lontano 2004 quando a favore dell’eterologa si schierava solo una minoranza di italiani 38,3%.

La fecondazione eterologa riceve il 74,2% di consensi da parte dei cittadini vicini alla sinistra e, con uno stacco di dieci punti percentuali, dal 64,3% degli elettori di centro-sinistra, mentre tale percentuale crolla fino al 45,5% tra coloro i quali si sentono politicamente rappresentati dal centro-destra.

Maternità surrogata

Il tema del cosiddetto “utero in affitto” trova solo un parziale consenso presso l’opinione pubblica, la quale esprime parere favorevole nel 40,2% dei casi, a fronte del 59,2% di chi si dichiara invece contrario. Un dato comunque in ripresa rispetto all’indagine del 2016 quando i favorevoli arrivavano al 38,5%. L’utero in affitto rappresenta, dunque, un’idea di maternità ancora in parte distante dal sentire comune nel nostro Paese: poco più della metà dei 25-34enni si dichiara a favore (51,9%), percentuale che scende vertiginosamente al 27,4% tra gli over 64.

Legalizzazione delle droghe leggere

Nel 2021, il 44,7% dei cittadini interpellati nell’indagine Eurispes esprime il proprio consenso ad un’eventuale legalizzazione delle droghe leggere (hashish e marjuana). Rispetto al 2020 si registra un decremento dei favorevoli di tre punti percentuali (47,8%), mentre nel 2019 tale giudizio veniva espresso nel 43,9% dei casi. Si evidenzia una percentuale di uomini favorevoli sensibilmente più alta rispetto a quella delle donne (50,2% a fronte del 39,2%). Sulla legalizzazione delle droghe leggere ben sette intervistati su dieci tra coloro che si riconoscono nel centro-destra si dichiarano contrari (70,7%), a favore invece soprattutto gli elettori di sinistra (63,5%).

 

 

Leggi anche

 

Ultime notizie
corse
Intervista

L’insularità possibile: il caso Corsica. Intervista a Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell’Assemblea corsa

La Corsica è uno dei modelli europei in merito all’insularità e alle iniziative intraprese per favorire la coesione territoriale e l’autonomia fiscale necessaria per l’economia corsa, dinamica ma gravata da una “crescita depauperante”. Ne parliamo con l’Onorevole Marie-Antoinette Maupertuis, economista e Presidente dell’Assemblea della Corsica.
di Daniela Pappadà
corse
corse
Osservatori

Insularité possible: le cas de la Corse. Entretien avec Marie-Antoinette Maupertuis, Présidente de l’Assemblée de Corse

Insularité possible: entretien avec l’Honorable Marie-Antoniette Maupertuis, Presidente de l’Assemblee de Corse.
di Daniela Pappadà
corse
intelligenza
Intervista

Intelligenza artificiale e regole: serve un impegno dell’Unione sui diritti sostanziali

Intelligenza artificiale e diritto, ne parliamo con Giusella Finocchiaro, Professoressa ordinaria di diritto privato e diritto di Internet all’Università di Bologna. Per non cadere in un rischioso processo di “burocratizzazione digitale” bisogna partire da elementi culturali prima che giuridici, senza perdere di vista i princìpi.
di Massimiliano Cannata
intelligenza
Sicurezza

Tecnologia, sicurezza e istruzione: intervista a Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

La tecnologia è entrata di forza nella scuola grazie alla DAD, che in pandemia ha permesso a milioni di studenti di seguire le lezioni da casa. Bisogna continuare su questa strada e sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia in àmbito scolastico e formativo secondo la dott.ssa Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
di Massimiliano Cannata
scuole italiane
Immigrazione

Scuola e cittadini italiani di domani

La questione della presenza degli stranieri nelle scuole implica un’ambivalenza di obiettivi: migliorare la qualità dell’istruzione a prescindere dalla discendenza, oppure comprimere il diritto costituzionale all’apprendimento. La scuola deve avere una funzione di istruzione e integrazione sociale.
di Angelo Perrone*
scuole italiane
insularità
Intervista

Insularità e perifericità: costi e correttivi nell’intervista al Prof. Francesco Pigliaru

L’insularità si lega spesso all’idea di una compensazione economica, ma bisogna distinguere tra condizioni di prima e seconda natura legate all’insularità, come spiega il Prof. Francesco Pigliaru nell’intervista dedicata al tema delle isole e della continuità territoriale.
di redazione
insularità
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità
medici
Sanità

Sanità a rischio, pesa la carenza di medici e l’assenza di chirurghi

Sanità a rischio: dalla carenza di medici all’assenza di chirurghi. Questo sarà il prossimo futuro senza una programmazione “a monte”, e l’aumento dei posti in Scuola di Specializzazione non è sufficiente a risolvere la carenza di personale medico.
di ROCCO LEGGIERI*
medici
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Diritto

L’algoritmo d’oro e la torre di Babele

“L’algoritmo d’oro e la torre di Babele” di Caterina e Giovanni Maria Flick è un saggio sugli effetti della tecnologia sulla nostra civiltà, con un invito alla conservazione dell’umano e alla sua conciliazione con il progresso tecnologico.
di Ilaria tirelli
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Istruzione

Scuola, più fondi e voglia di futuro: intervista a Ivana Calabrese

Nell’àmbito del Secondo Rapporto su Scuola e Università dell’Eurispes, dialoghiamo con Ivana Calabrese di Ashoka sul tema dell’Istruzione in Italia, ma innanzitutto sul futuro di una istituzione che passa attraverso docenti capaci e fondi per l’innovazione.
di Massimiliano Cannata