Razvitie: il progetto da 1,5 trilioni di $ che cambierà il mondo. E l’Italia?

Nelle passate settimane il Progetto Razvitie ha registrato una serie di importanti sviluppi sia attraverso la sua presentazione e discussione nelle più importanti conferenze economiche internazionali sia per la firma di diversi accordi, relativi al progetto, tra Russia e altre controparti coinvolte. Naturalmente, a seguito delle sanzioni imposte dall’Unione europea, gli sviluppi del Progetto si sono registrati particolarmente nelle regioni asiatiche.

Razvitie è un mega progetto integrato di sviluppo da realizzare in 10-20 anni con investimenti stimati in 1,5 trilioni di dollari e la creazione di 12 milioni di nuovi posti di lavoro. L’obiettivo è quello di creare un corridoio multi-infrastrutturale per collegare con un sistema del tutto nuovo la costa del Pacifico con il Mar Baltico e l’Atlantico, coinvolgendo in oriente Paesi come la Cina e il Giappone e in occidente numerosi stati europei. Un corridoio che attraverserà il continente euroasiatico e che sarà composto da un mix di collegamenti ferroviari, stradali e autostradali, linee elettriche, linee cablate, condotte per il petrolio e il gas, canalizzazioni delle acque; per di più lungo il percorso sarà accompagnato dalla fondazione di parchi tecnologici e nuove città (almeno dieci).

Durante il Saint Petersburg International Economic Forum (giugno 18-20 2015 www.forumspb.com)

Razvitie è stato al centro delle discussioni in alcune sessioni dedicate alle infrastrutture, ai grandi progetti continentali, alla cooperazione con la Cina e altri Paesi. Nella sessione “New Infrastructure Projects: How to change the World” Vladimir Yakunin, presidente delle Ferrovie Russe, ha spiegato come “il Trans Eurasian Belt Razvitie Project può diventare la locomotiva dello sviluppo dell’economia non solo in Russia ma anche nei Paesi confinanti e vicini. Razvitie coincide con gli obiettivi della Nuova Via della Seta cinese. I leader di Russia e Cina hanno sottolineato che i due progetti sono complementari”.

Yakunin ha aggiunto che, secondo studi confermati anche dal FMI, investimenti nelle infrastrutture pari all’1% del Pil fanno crescere la capacità produttiva dello 0,4% lo stesso anno e dell’1,5% in 4 anni. Il progetto Razvitie, soltanto con le realizzazioni nelle zone del Far East e di Trans Baikal della Russia, nel periodo di 30 anni, produrrà entrate per llo Stato pari a 500 miliardi di rubli, un aumento del Pil di circa 1 trilione di rubli e 400 miliardi di rubli in commesse per i produttori russi. Il vice ministro per lo sviluppo, Nikolai Podguzov, ha sostenuto questi investimenti nelle grandi infrastrutture come prioritaria scelta strategica per i prossimi decenni. Molti altri relatori sono intervenuti in appoggio al progetto, tra cui il presidente dell’Accademia delle Scienze (RAS), Vladimir Fortov e dal prof. Ruslan Grinberg, presidente dell’Istituto di economia della RAS e presidente del Moscow Economic Forum.

Durante il Forum di San Pietroburgo, nel quadro del Razvitie, Yakunin ha firmato un accordo con la China Railway per una partecipazione cinese di circa 20 miliardi di rubli nella costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità tra Mosca e Kazan, in Tatarstan, che poi proseguirà verso Yekaterinburg. Alla firma erano presenti il vice primo ministro russo, Igor Shuvalov, e il vice presidente del Consiglio di Stato cinese, Zhang Gaoli.

Alexander Saltanov, vice presidente delle Ferrovie Russe, parlando nella sessione dedicata al “BRICS business” ha affermato: “Il progetto Rrazvitie (Trans-Eurasian Development Belt) e la Nuova Via della Seta integreranno un parte considerevole delle infrastrutture euroasiatiche e accelereranno lo sviluppo economico”. Saltanov ha presentato anche le opportunità di collaborazione con l’“ambizioso programma di sviluppo dei trasporti ferroviari” del Brasile, con l’India e con la Penisola Coreana.

Al termine della sessione “ Russia-India: Opportunities for Mutual Investment”, le Ferrovie Russe hanno inoltre sottoscritto degli impegni con le autorità indiane di investimenti nelle modernizzazione delle ferrovie indiane, in particolare lungo i nuovi corridoi industriali di Delhi-Mumbai, già in costruzione, e di quelli di Bangalore-Mumbai, Chennai-Bangalore e Visakhapatnam-Chennai. A San Pietroburgo Yakunin ha finalizzato un accordo quarantennale per 1,7 miliardi di euro con Jochen Eickholt, capo della Siemens, per il mantenimento e la riparazione di 294 treni Lastochka, di cui 54 prodotti in Germania e 240 prodotti in joint venture in Russia. Importante notare che per la prima volta i pagamenti saranno effettuati anche in rubli. Si tratta di un passaggio di valenza strategica che, bypassando il dollaro, va verso la creazione di un nuovo sistema monetario internazionale basato su un paniere di monete. L’accordo menzionato era stato preparato in aprile nell’incontro di Berlino “German-Russian economic cooperation. The development and the implementation of Infrastucture projects in the railway industry”, con la partecipazione delle Ferrovie russe e della Siemens, Deutsche Bahn, Knorr-Bremse e Vossloh per la parte tedesca. Questa collaborazione è la continuazione di quella che ha portato in passato a costruire una fabbrica di locomotive negli Urali attraverso una joint venture Siemens-Ferrovie Russe.

È importante sottolineare che, dopo un periodo di presenza troppo debole da parte dei grandi operatori italiani, al Forum di San Pietroburgo, a seguito della decisione russa di introdurre un panel su “Russia – Italia: historical ties too strong to sever“, che non era in programma nei lavori del Forum, la controparte italiana saggiamente ha deciso di essere presente in gran numero e ai massimi livelli, con Romano Prodi, i presidenti o Ceo di Finmeccanica, ICE, SACE, Cassa Depositi e Prestiti, BancaIntesa, Pirelli, Maire Technimont, PB Tankers (navigazone). Lo Stato italiano è stato rappresentato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, unico ministro di un governo europeo presente, e dall’Ambasciatore Cesare Maria Ragaglini.

Il X International Business Forum Strategic Partnership 1520 (Sochi, 4-5 giugno 2015 www.forum1520.com) è stato invece dedicato ai treni con scartamento 1520 usato in Russia e in molti Paesi della vecchia area di influenza russa. Erano presenti 345 imprese di 40 Paesi.

L’Italia purtroppo non era rappresentata.

Yakunin ha portato un saluto del presidente Putin in cui legava lo sviluppo delle reti con scartamento 1520 con i grandi progetti in infrastrutture realizzabili in joint venture internazionali. Il primo tema in discussione era il Progetto Razvitie presentato da Yakunin ed elaborato da differenti esperti. Il forum è un momento cruciale per contratti e collaborazioni. Nell’evento del 2014 erano stati sottoscritti contratti per oltre 140 miliardi di rubli. Anche nel Forum di Sochi del 2014 il Razvitie era stato l’argomento centrale delle discussioni.

Nelle presentazioni sono stati illustrati progetti per lo sviluppo dell’hub di trasporti multimodali di Murmansk e di Krasnodar, i collegamenti ferroviari con i porti di Vostochny e di Nakhodka nella regione di Primorye sull’Oceano Pacifico. È stato anche discussa la realizzazione del corridoio Mosca-Pechino passando per il Kazakhstan e altri vari corridoi internazionali Nord-Sud e Est-Ovest ed in particolare lo sviluppo e la modernizzazione della Trans Siberiana. È stato inoltre sottoscritto un accordo tra Russia e Mongolia per la realizzazione la ferrovia Ulan Bator. Nel quadro della ricostruzione della Ferrovia Trans Coreana è stato sottoscritto un altro accordo con la Corea del Nord per la ricostruzione della linea ferroviaria Khasan-Rajin. Sono stati siglati altri accordi con la Cina per la linea di confine tra Makhalino e Hunchun. I lavori per portare una linea ferroviaria a scartamento 1520 fino a Bratislava, nella repubblica slovacca, e poi a Vienna proseguono.

In questo modo Vienna diverrebbe un nodo logistico strategico dove i treni arriverebbero direttamente dalla Russia e poi i cargo verrebbero da lì smistati per il resto dell’Europa. E viceversa. Per quanto riguarda il Corridoio internazionale Nord-Sud si è stabilito di completare il pezzo mancate per collegare la Russia con l’Iran attraverso l’Azerbaijan. Per quanto riguarda l’accordo con la Cina, dopo Sochi, Yakunin, il ministro russo dei trasporti, Maxim Sokolov e Xu Shaoshi, presidente del Comitato per lo Sviluppo della Cina si sono spostati a Mosca dove, alla presenza del presidente Putin, hanno firmato un Memorandum di cooperazione russo-cinese per la costruzione della ferrovia Mosca-Khazan che farà parte del corridoio strategico di collegamento tra Mosca e Pechino. La distanza da Mosca a Khazan di 770 km sarà percorsa in meno di 4 ore, invece delle 14 ore necessarie oggi.

Il X Shanghai Forum (maggio 25-29 2015, www.shanghaiforum.fudan.edu.cn/en) è stato dedicato al Progetto Trans Euroasiatico Razvitie e al progetto “One Road One Belt”, cioè la Via della Seta cinese e ai collegamenti tra di loro. Yakunin ha presentato il Razvitie ricordando che il suo collegamento con la Via della Seta si colloca anche negli accordi strategici discussi pochi giorni prima tra Putin e il presidente cinese Xi Jinping. I due presidenti hanno discusso della partnership omnicomprensiva, dell’interazione strategica e della promozione di cooperazione nella costruzione dell’Unione Economica Eurasiatica e della Via della Seta. In tale contesto, Yakunin ha sottolineato, si colloca il progetto Razvitie per la creazione di una rete di corridoi di trasporto internazionali. Yakunin ha anche elaborato l’idea del Razvitie non solo come linea di collegamento ma soprattutto come rete multimodali di infrastrutture e di nuove Smart City. In precedenza, il 13 maggio, Yakunin ha concluso gli accordi con il vice ministro dei Trasporti della Serbia, Zorana Mihajlovic, per la linea ferroviaria Belgrado- Pancevo di cui una parte è attiva da giorni. L’intero progetto era per un miliardo di dollari circa. Le Ferrovie Russe hanno anche concordato con l’Armenia la costruzione di una linea ferroviaria di collegamento con l’Iran.

Sul fronte europeo è rilevante l’incontro di marzo scorso a Parigi tra Yakunin e Luc Laval, il presidente della grande impresa internazionale di logistica GEFCO, ora posseduta per il 75% dalle Ferrovie Russe. GEFCO avrà un ruolo importante per far fronte alla crescente domanda di cargo tra Russia e Cina. L’acquisizione della GEFCO è infatti collegata al Progetto Razvitie e alla necessità di far fronte alle crescenti richieste relativo allo sviluppo del corridoio trans euroasiatico. In Russia la GEFCO fa da intermediario anche per la Peugeot e la General Motors. Soltanto la realizzazione del tratto Baikal-Amur e la modernizzazione della Transiberiana nelle regioni orientali dovrebbe portare ad un transito di merci pari a circa 600 milioni di ton all’anno, 6 volte il livello del 2010. Dalla GEFCO Yakunin si aspetta un profitto di circa 4 miliardi di dollari nel perdio 2015-30.

 

Paolo Raimondi, coordinatore Comitato Italiano per il Progetto Razvitie

Marco Ricceri, Eurispes

Gian Guido Folloni, Isiamed

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