Botte da Orban

I Tg di venerdì 28 ottobre – Terremoto in apertura per tutti salvo Studio Aperto, Tg La7 e Tg2. Da Tg1, in totale controtendenza, la segnalazione di qualche disfunzione nell’assistenza agli sfollati di un piccolo comune. Intanto le scosse continuano, avvalorando una lettura che vedrebbe aumentare l’attività delle faglie dell’Appennino.

Renzi e Orban apprezzano, ma anche i Tg fanno propria la logica del confronto duro sul tema profughi. Lo scontro tra Roma e Budapest è secondo titolo per molti, dato che oramai da tre giorni il botta e risposta si ripropone a scansione oraria. Tg La7 approfondisce le questioni di politica interna ungherese che, dopo il mancato quorum al referendum, vede il governo impegnato comunque a blindare la chiusura ai profughi.

A Bratislava l’altro confronto, quello tra Padoan e Moscovici sui numeri della legge di stabilità, mostra invece toni moderati e in qualche misura accomodanti. Apertura per Tg La7, molto alto per Tg5 che riprende i contenuti della risposta di Padoan alla lettera della Commissione.

Ma il tema immigrazione è presente anche in ambito europeo, con l’attenzione reiterata di Tg4 alle malversazioni che talvolta, o spesso, si coniugano con il business dell’accoglienza. Chi ci legge sa bene che l’Osservatorio è tutt’altro che morbido proprio con il Tg4, molto spesso attraversato da istinti xenofobi. Vi assicuriamo che continueremo ad esserlo, ma in questi giorni dobbiamo segnalare che quando il Tg vira dalle tonalità più di chiusura ed arroccamento verso gli stranieri a un’attenzione alle tante speculazioni che, una volta salvati nel Mediterraneo, affliggono i profughi nel “mercato dell’accoglienza”, fa cosa “buona e giusta” che potrebbe essere proposta anche dalle altre testate. Apprezzabile, dunque, questa sera lo spazio dedicato agli arresti ed alle tanti immagini di degrado che si accompagnano con quella che, in molti casi, è una “pelosissima” assistenza. Mentana, nel “dopo gorino”, da spazio alle azioni aggressive contro extracommunitari e profughi: un pestaggio a Napoli da parte di vigilanti, di cui vengono mandate in onda le squallide immagini, e l’identificazione degli incendiari – quasi tutti italiani incensurati – di uno stabile adibito a ricovero dei profughi.

Per la politica e sul referendum Mentana segnala l’aria difficile che si respirerebbe anche nel comitato Pd sulla riforma dell’Italicum, con il risultato della mancata partecipazione di Cuperlo al “sì day” di domani a Roma (menzionata anche dal Tg2). Sempre su Tg La7 spazio all’esito della consultazione online di M5S sul regolamento interno. Confermata la logica delle espulsioni senza se e senza ma, che però non diventa “norma inappellabile” per il mancato raggiungimento del quorum.

Per la cronaca, in apertura su Studio Aperto e presente nei titoli per tutta Mediaset il crollo del cavalcavia a Lecco che ha provocato diversi feriti ed una vittima. Titolo anche per Tg1, mentre Tg La7 stigmatizza il rimpallo di responsabilità tra Anas e Provincia.

Gli ultimi giorni di campagna presidenziale USA inquadrano l’abbinata Michelle-Hillary che, come segnala Tg1, caratterizzerà il tentativo di passaggio del testimone tra la presidenza Obama e quella Clinton. Tg2 da nell’ultima parte dell’edizione l’annuncio della riapertura da parte dell’FBI delle indagini sulle mail cancellate dalla candidata democratica.

Su Tg1 e Tg3 rimbalzano le apprensioni dell’antitrust che ha avviato 2 procedimenti nei confronti di Watts app perché venga arginata la diffusione di dati sensibili.

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