I Tg di mercoledì 18 maggio – Le pagelle della UE, che confermano i 14 miliardi ventilati ieri e la possibilità per l’Italia di godere di ulteriore flessibilità anche nel 2017, sono in apertura per tutte le testate. Dalle analisi offerte nei servizi emerge una lettura comune che vede la linea tedesca del rigore accantonata in favore di politiche di crescita. “Meno male” il commento di Cecchi Paone. Tutte le testate riportano puntualmente i nuovi “compiti a casa” (riduzione del debito e una nuova politica fiscale sugli immobili e non sul lavoro) che la Commissione chiede all’Italia per gli esami di ottobre. Mentana osserva inoltre come l’allentamento del rigore, che sarà a beneficio anche di Spagna e Portogallo, resta in stand-by in attesa della grande incognita del referendum di giugno sulla Brexit. Da segnalare il silenzio, almeno per oggi, delle voci di contraltare che ieri avevano commentato con scetticismo le richieste della Commissione per la desiderata flessibilità.
Alla notizia “buona” della flessibilità garantita all’Italia alcune testate affiancano quella “cattiva” del crollo delle assunzioni nel primo trimestre 2016 confrontate con quelle del 2015 foraggiate dagli incentivi del Jobs Act. Nei titoli per i Tg Rai, Tg4, Tg5 e Tg La7. I teleutenti rischiano di perdersi nei meandri di questi “meno assunti” rispetto al 2015 che però portano ad un saldo netto di 51 mila unità. Tg La7 porta avanti il maggior sforzo di precisione, da cui comunque discende una lettura non troppo ottimistica e un serio allarme sulla questione dei voucher, ripresa per altro da tutte le testate.
L’incontro a Roma tra il Presidente Mattarella e le delegazioni di 45 ministri africani per la prima conferenza ministeriale Italia-Africa è titolo per i Tg Rai e Tg5. Ampio spazio sulle testate del Servizio Pubblico all’intervento del premier Renzi, che ha parlato degli enormi vantaggi, sociali quanto economici, che l’Europa può trarre da politiche efficaci con il continente africano. Passando al tema profughi, attenzione sulle testate Mediaset ai dati del Ministero degli Interni sul sostanziale fallimento del piano europeo di ricollocamenti che ha lasciato in Italia migliaia di profughi. All’orizzonte rischi di fallimento per la complessa vicenda libica, con Tg La7 che segnala nei titoli il rifiuto del generale libico Haftar che ha negato il suo appoggio al governo di unità nazionale quando l’Isis controlla 300 km di coste (nei servizi per gli altri Tg delle 20).
L’allontanamento di Belpietro dalla direzione di Libero, già accennato ieri da La7, e il ritorno del fondatore Feltri vengono seguiti ed analizzati da Tg3 e da quelli delle 20, che riprendono le ipotesi avanzate dal Fatto Quotidiano di un cambio editoriale voluto da Verdini (e Angelucci, editore di Libero) in logica pro-renziana. Sempre in tema di “allontanamenti”, la chiusura del talk “Virus” di Rai2 annunciata in un posto dallo stesso Nicola Porro, che afferma di non conoscerne le ragioni, entra nei Tg di serata ed ottiene titolo su La7 e servizio su Tg2. Mentana parla di possibili assonanze con l’editto bulgaro di berlusconiana memoria ed arriva a consigliare al proprio editore Cairo di riprendersi Porro, volto storico della rete.
Titoli ed ampio spazio su tutte le testate all’agguato mafioso a cui, grazie alla scorta, è sfuggito Giuseppe Antoci, presidente del ente parco Nebrodi e attivista contro le speculazioni della mafia.
Tg3 prende spunto dalla ricomparsa di una delle 212 ragazza rapite più di 2 anni fa da Boko Haram per rievocare l’intera vicenda e le angosce delle famiglie ancora in attesa.
Segnaliamo l’interessante approfondimento del Tg2 sulla grande vitalità dello sviluppo economico degli ultimi anni in Vietnam, un paese alla vigilia di importanti elezioni.
I Tg delle 20 e Tg2 riportano la notizia, diffusa da Radio Radicale, del ricovero dell’86enne Marco Pannella in un ospedale romano. Ci uniamo agli auguri di tutte le testate.