Etica e informazione
Cadute le ideologie restano sul campo due sole grandi Agenzie in grado di orientare e di trasmettere valori e senso: la Chiesa ed il sistema dei mass media. Ambedue hanno una vocazione universale. La prima, da sempre grande Ente di orientamento, riafferma e rafforza il proprio ruolo e la propria centralità; il secondo tende sempre di più a trasformarsi da mezzo, da strumento, in Agenzia di certificazione della realtà e spesso addirittura di creazione della stessa.
Uno sfasato sistema a cerchi concentrici
Nell’augurare buon lavoro a L’Eurispes.it, prendiamo un impegno: Eurispes metterà a disposizione i risultati delle proprie analisi e ricerche, i prestigiosi collaboratori, la tradizione e l’archivio di un Istituto di ricerca che continua a ritenere essenziale l’obiettivo di conoscere e spiegare i fenomeni che attraversano la nostra società e ne condizionano il futuro.
Egemonia e subalternità
Per decenni, lavorando sulla teoria e sulla pratica dei fatti sociali, è stato necessario collocarsi dall’una o dall’altra parte dell’asse egemonia-subalternità. Chi si occupava di un versante non poteva non giudicare l’altro che di riflesso, condannandolo od ignorandolo.
Elementarmente umano
La crisi della modernità ed il gigantesco rimescolamento di carte che ha prodotto ci offrono possibilità sinora sconosciute. Liberati dai vincoli delle ideologie possiamo ricominciare da capo, senza condizionamenti.
Un’Italia truccata
Non è fuori tempo parlare di “una società spezzata” evidenziando non solo come i diversi piani del vivere sociale, la politica, l’economia, la morale, stiano diventando via via l’uno estraneo all’altro, ma anche come in ognuna di queste sfere sia venuta meno ogni certezza della regola
Senza un’identità siamo impreparati al confronto con le identità altrui
La nostra società, totalmente secolarizzata, presume che i suoi “valori” debbano essere assunti aprioristicamente da tutti indipendentemente dalle storie, dalle religioni, dalle tradizioni, dalle culture e dalle latitudini. E di conseguenza trova scandaloso che altri possano non accettare la nostra Weltanschauung, e offendersi e reagire.