Molti di voi conoscono o non conoscono, la cosa non cambia, uno dei più importanti scrittori americani che si chiama De Lillo forse lo scrittore più critico nei confronti dello stesso modello di sviluppo americano e della way of live del paese più importante del mondo.
Quello che per noi europei e soprattutto italiani è importantissimo capire è il come la pubblica opinione statunitense e tutto il “sistema Stato” e la sua governance risponde a critiche così dure, precise e spesso assolute.
Nel cinema il suo omologo è il regista Michael Moore il più spietato accusatore sulle cose non chiare che la famiglia Bush ha consegnato alla storia. Tutto questo succede come fatto assolutamente legittimo delle regole della democrazia e degli stessi fondamenti della cultura con la C maiuscola.
In Italia, purtroppo, questa cosa non avviene. È tutta una sequela di insulti degni della commedia dell’arte o se preferite della commedia all’italiana, derazzata attraverso cine più o meno panettoneschi e pruderie più o meno da caserma, ma caserme di una volta, di tanti tanti anni fa.
L’insulto più feroce a prova di tiratore scelto è senza dubbio: “ma che vuoi fare l’intellettuale, oppure – sei un intellettuale del piffero, oppure, e ancora, con la cultura e con l’arte ‘nun se magna’”.
È triste vedere la differenza e capire la trappola nella quale l’italiano medio si è cacciato facendosi degnamente accompagnare in questa caduta verso il nulla da una pessima televisione sia commerciale che da servizio pubblico. Programmi pensati e fatti per distruggere la creatività dei dipendenti e collaboratori della televisione di Stato nonchè la mente di chi li guarda.
Si potrebbe dire che in questa assoluta mancanza di linea culturale ed editoriale si prende esempio da quella ministra democristiana che voleva cancellare l’insegnamento della storia dalle scuole della Repubblica e impedire agli studenti di portare in classe le strisce di Lupo Alberto.
Era già un inizio di idiozia ma oggi è conclamata. I mezzi di comunicazione di massa sono uno strumento importantissimo della democrazia. Se non si usano con correttezza e direi, con forza, con civiltà, il risultato sarà pessimo e lo pagheremo tutti. Non esiste la consolazione per “beati monoculi in terra caecorum” bisogna ancora una volta lottare per il diritto al sapere.
Buona fortuna a tutti!