I Tg di mercoledì 25 maggio – A dominare le aperture sono stasera le immagini: quelle del salvataggio dei 600 migranti naufragati a largo delle coste libiche (primo titolo per Studio Aperto e i Tg Rai), e quelle della voragine che ha aperto uno squarcio di 200 metri sul lungarno di Firenze (Tg4 e Tg5). L’intervento della nostra marina, che ha impedito l’ennesima tragedia del Mediterraneo, ottiene titoli su tutte le testate, che nei giorni scorsi – con l’eccezione di Tg2 – erano apparse “disattente” agli arrivi dal canale di Sicilia, così come alle tematiche dell’accoglienza. Nel frattempo lo sgombero del campo di Idomeni, la “grande vergogna dell’Europa” (Tg2), ottiene spaurite menzioni nei servizi forse perché procede senza intoppi. Ma tornando alle immagini del naufragio, non si può che essere orgogliosi dell’operato della Marina italiana.
A trionfare in casa Mediaset è l’agghiacciante spettacolo di un lungarno squarciato (secondo titolo per Studio Aperto, 3 o 4 posizione per gli altri). Tg5 dedica all’emergenza un terzo dell’edizione, aprendo con 3 minuti di riprese “esclusive” di un videoamatore mattutino, offerte al suo pubblico senza commento; Tg4 fa di più, dedicando dalla voragine tra prima e seconda parte più di metà edizione.
La brusca frenata della produzione industriale in marzo, dovuta principalmente al comparto auto, ottiene l’apertura di Tg La7 (titoli per Tg1, Tg4 e Tg5), ma sostanzialmente poco spazio in Rai. Questi “brutti” dati non riescono quasi però a farsi strada nel dibattito politico, che si confronta anche oggi quasi esclusivamente sui temi del referendum costituzionale di ottobre (titoli per Tg1, Tg3, Tg5 e Tg La7); “E’ un atmosfera surreale. Forse è il caso di smetterla” è il commento di Enrico Mentana, che stasera rivolge una forte critica al sistema politico (ma anche a quello dei media), accusato di intasare la comunicazione di scontri e tensioni, in questa fase, vacue, generando un clima di insofferenza contro il quale si è espressa anche la minoranza Pd (con Tg3 che raccoglie il commento del costituzionalista Baldassarre). Il conduttore/direttore di Tg La7 comunica che la sua testata tornerà a parlare di “referendum” solamente a settembre, a meno di notizie “vere” che si impongano.
Sempre per la politica, le dichiarazioni di Berlusconi a due settimane dal voto alle amministrative (titolo per Tg5, audio presente sulle altre Mediaset) ottengono letture assai diverse. Per le testate di Cologno Monzese il cloù dell’intervento è l’annuncio che queste amministrative “saranno un segnale di sfratto per Renzi”, mentre quelle Rai riprendono il passaggio in cui B. annuncia che, se la Lega otterrà più voti di Fi, potrà guidare la coalizione di centrodestra alle prossime politiche.
Assenti dai titoli, ma presenti sui servizi delle testate Rai, di Tg5 e Tg La7, le code ai distributori in una Francia che appare un paese bloccato dagli scioperi contro la nuova legge sul lavoro. Gli aiuti da 10 miliardi che, assieme all’alleggerimento del debito, permettono di tenere a galla la Grecia, sono titolo per Tg La7 e servizio per Tg1 e Tg3. Mentana commenta che i problemi della Grecia sono gli stessi, mentre il clima tra Bruxelles e Berlino è, almeno in parte, finalmente cambiato.
Chiudiamo con le varie ed eventuali. Tg4 titola e dedica ampio spazio alla giornata mondiale sui bambini scomparsi, proponendo gli agghiaccianti dati dell’Europol: in Europa scompare un minore ogni 2 minuti.
Tg2 dedica il suo approfondimento ai cambiamenti nel carrello della spesa degli italiani dovuti alla crisi, mentre Studio Aperto torna sulla crisi in Venezuela, paese ricco di petrolio ma la cui popolazione è ridotta alla fame a causa della recessione e della discesa del prezzo del barile. Tg La7 è il solo a segnalare l’entrata in pompa magna dell’Enel nel mercato della banda larga con l’acquisto di Metroweb: Cassa Depositi e Prestiti ha “scelto” il partner nazionale rispetto alla oramai “francese” Telecom.