Sangue, odio, vendetta, identità, urla, maledizioni, semplificazioni, stupidità accompagnata da grave disonestà intellettuale e morale, strumentalizzazioni, dibattiti finti, effettacci, bugie e videotape a prezzi di saldo.
Ma è davvero così difficile, anche per noi così civili e informati, analizzare, oltre la giusta indignazione per la vigliaccata fatta alla Francia, quello che è successo?
Certo che è un attacco, per giunta atroce, al nostro modello di vita e alle nostre convinzioni culturali ed etiche. Certo che la risposta sarà molto forte e appropriata. Certo che questi assassini verranno fermati con grande fermezza.
Ma perché perdere il ben dell’intelletto e la logica nell’affrontare questa sfida così drammatica e impegnativa.
Ma i nostri commentatori perché scelgono sempre la via più facile e che gratta la pancia ad un pubblico sempre più spaventato ed al quale non si permette di capire. Perché questa faciloneria irresponsabile?
Tutto cominciò con il collasso dell’impero ottomano.
Le classi dirigenti di quell’area non si dimostrarono all’altezza.
Nascono regimi autoritari che non si curano certo dello sviluppo della vita dei loro cittadini.
Democrazia è una parola non di moda in quei regimi.
Poi il petrolio, lì ce ne sta tanto. Tutto si complica mentre tutto sembra immobile.
Non è così. Tutto è in movimento.