La corruzione ai tempi del Coronavirus

Le relazioni tra corruzione ed economia sono state ampiamente approfondite a livello internazionale. Uno dei documenti più rilevanti sul tema è stato redatto dal Gruppo di lavoro Anticorruzione del G20 (Anti Corruption Working Group), peraltro, sotto la Copresidenza italiana, e vale davvero la pena leggerlo (G20 High Level Principles on Corruption and Growth /2014[1]).

Il tema affrontato dal G20 è quello delle conseguenze negative della corruzione sullo sviluppo economico. Il documento enumera effetti negativi diretti e mediati, che vanno dallo sviamento di risorse all’abbassamento del livello degli investimenti, dalla connessa riduzione di efficienza e competitività all’innalzamento della spesa pubblica, dall’abbassamento del gettito fiscale allo scoraggiamento dell’innovazione scientifica e tecnologica.

Il conseguente ineluttabile calo della crescita genera disoccupazione, aumento di povertà e disuguaglianza, fenomeni di fuga all’estero di imprese, capitali e cervelli, diffusa sfiducia nelle Istituzioni, riduzione della fedeltà fiscale e decrescita sensibile della partecipazione dei cittadini alla vita democratica. La stessa stabilità politica finisce per essere così investita dalle conseguenze della corruzione.

Questi, così enumerati, sono gli effetti negativi della corruzione sulla crescita economica a livello di macrosistema nella fisiologica evoluzione dei mercati e della governance moderna.

La lotta alla corruzione è stata posta da anni al centro dell’agenda globale e campeggia nei piani di azione, negli statements, nei documenti di policy e nelle raccomandazioni delle principali organizzazioni internazionali attive nel campo della rule of law (Nazioni Unite, Ocse, Unione europea, Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale).

Si può affermare, a tal proposito, che il multilateralismo, in profonda crisi sul piano delle relazioni internazionali, per la sopravvenuta complessificazione del quadro geopolitico globale e l’insorgere di una vera e propria scacchiera di players, ritrova spesso, proprio nella prevenzione e repressione della corruzione, uno dei pochi terreni di operatività comune, concreta ed efficiente.

Il contrasto ad ogni forma di devianza dell’azione amministrativa ha difatti avvicinato, molto più che in altri settori, le linee di azione dei Governi. Proprio il G20, principale Foro politico-economico globale (del quale l’Italia assumerà la Presidenza nel 2021), ha dedicato negli ultimi anni una grande attenzione al contrasto al malaffare nell’amministrazione pubblica, contribuendo notevolmente allo sviluppo della legalità in questo delicato àmbito di azione, anche oltre la membership (leading by example).

Sotto il versante economico, è evidente, come era peraltro prevedibile, che la crisi sanitaria provocata dal Covid-19 sta già di per sé avendo effetti economici estremamente severi in tutto il mondo, ma piuttosto rilevanti in paesi dall’economia relativamente fragile.

L’economia globale che già nel 2019 aveva vissuto una fase di rallentamento, alimentata dai contrasti commerciali tra Stati Uniti e Cina, dalle incertezze dovute alla Brexit e da un aumento dei conflitti internazionali registra, oggi, una decelerazione dell’inflazione che riduce i margini e, negli ultimi mesi, soffre anche per la caduta del prezzo del petrolio.

Ciò ha portato le Istituzioni nazionali dei principali paesi, dai governi alle banche centrali, nonché le Istituzioni internazionali, ad approvare rapidamente ingenti misure di sostegno al reddito di famiglie e imprese, che tuttavia non hanno arrestato il trend negativo.

Si tratta di una crisi senza precedenti per la sua effettiva diffusione globale, paragonabile tendenzialmente – sebbene essa appaia in prospettiva di gran lunga più grave – alla fase successiva alla crisi degli anni Trenta, dopo il crollo di Wall Street.

Fatte queste premesse, va rilevato che, in una fase di profonda crisi economica, come quella dovuta alla pandemia Covid-19, le conseguenze di per sé già negative che la corruzione genera sul piano economico rischiano di divenire addirittura nefaste per lo stesso sviluppo sostenibile dell’umanità.

Da un lato, difatti, la gestione della crisi sanitaria in senso stretto si presta a condotte corruttive e di frode, tanto eticamente riprovevoli, quanto dannose e pericolose per la salute dei cittadini e per la tenuta del sistema nel suo complesso. Inoltre, i soggetti economici sono resi vulnerabili dalla crisi di fatturato e di liquidità, nonché esposti a speculazioni ed al rischio concreto di infiltrazione delle imprese criminali.

Dall’altro, l’immissione di ingenti capitali da parte dei Governi per fronteggiare proprio la crisi economica connessa al Coronavirus offre il fianco all’azione degli interessi illeciti di criminali economici senza scrupoli e del crimine organizzato.

La criminalità organizzata moderna utilizza, infatti, la corruzione come strumento privilegiato di operatività. Essa si infiltra nell’Amministrazione pubblica e nell’economia attraverso metodi non violenti, che si declinano anche mediante l’esercizio di attività di impresa. Corruzione, riciclaggio ed imprese illecite, consentono alle mafie di occupare interi cicli economici in ampi territori.

Il rischio si avverte ancor più in un momento come quello attuale, che vede l’economia piegata dalla pandemia e l’ambiente socioeconomico esposto agli interessi ed al pericolo di “approfittamento” del crimine organizzato, come sagacemente indicato, con tempismo eccezionale, dal Procuratore Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo Federico Cafiero de Raho.

Le organizzazioni mafiose hanno sempre avuto la capacità di trasformare le situazioni di emergenza in occasioni di guadagno e profitto illecito (come avvenuto per le calamità naturali e per le crisi della gestione dei rifiuti e dell’immigrazione).

Proprio perché lo stato di crisi cagiona l’impoverimento delle persone e il blocco delle attività produttive, l’immissione nel mercato di grandi quantità di denaro rende la criminalità organizzata ancor più pericolosa. I flussi di denaro stanziati sono spesso tempestivi, a fronte, però, di esigui controlli.

L’alert sui pericoli di infiltrazione del crimine organizzato e dei criminal networks internazionali, della grande corruzione nell’economia e soprattutto nel settore della sanità al tempo del Coronavirus è stato già ampiamente raccolto sul piano globale dalle principali organizzazioni internazionali, a testimonianza – ancora una volta – della grande visione e delle enormi potenzialità dell’arsenale italiano di law enforcement.

Proprio il G20, sotto la presidenza saudita e la copresidenza italiana del Gruppo Anticorruzione, ha inteso avviare un censimento delle buone prassi e delle criticità rilevate a livello internazionale, con specifico focus sul malaffare ai tempi del Coronavirus e sulla risposta alla crisi economica conseguente alla pandemia. I dati e le informazioni raccolti su scala globale saranno certo degni di approfondimento ed analisi.

[1] Il testo in inglese è consultabile nel sito https://www.bmjv.de/DE/Themen/G20/G20_node.html

*Magistrato e docente universitario. Componente del Comitato Scientifico dell’Eurispes.

 

Ultime notizie
concordato preventivo
Fisco

Concordato preventivo biennale e ravvedimento speciale

Il Decreto Omnibus approvato ieri dal Senato prevede, tra le varie misure, un ravvedimento speciale per incentivare ulteriormente le adesioni al concordato biennale. Il concordato/ravvedimento non può essere considerato un condono, ma è sicuramente un’opportunità sia per i contribuenti che per lo Stato.
di Giovambattista Palumbo*
concordato preventivo
capitale umano
Sostenibilità

Green Economy, il Capitale umano per esprimersi ha bisogno di fiducia

Benedetta Cosmi parla di Green Economy e di Capitale umano, oggi rappresentato dai nostri figli “nativi sostenibili”, che hanno bisogno di fiducia per esprimere il proprio potenziale. Anche la società civile ha la responsabilità di diffondere la sostenibilità anche negli ambienti di lavoro e studio e nel mondo dell’informazione.
di Benedetta Cosmi*
capitale umano
rigenerazione urbana
Sostenibilità

Rigenerazione urbana: quando il pubblico incontra il privato

Il ricorso a forme di collaborazione pubblico-privato nel Terzo Settore è in aumento, e coinvolge in parte anche la rigenerazione degli spazi urbani. Solo nel 2023 sono stati emanati oltre 2.400 bandi finanziati dal PNRR aventi ad oggetto la rigenerazione urbana, 134 solo nella provincia di Roma.
di Marco Marucci
rigenerazione urbana
Internazionale

Il binomio dell’Uzbekistan: riforme della società civile e politica estera

Il Presidente uzbeko Mirziyoyev negli ultimi anni sta abbandonando il retaggio sovietico del passato in favore di una partecipazione più attiva delle associazioni della società civile alla scelte comuni, sia di politica interna che di politica estera.
di Elena Vian*
Cultura

La città è come una seconda pelle

La città come riflesso delle civiltà che le costruiscono e le abitano, una sorta di seconda pelle che ci avvolge dalla nascita: da questa suggestione scaturisce il tema della XV edizione di DermArt, evento internazionale ideato da Massimo Papi e svoltosi a Roma presso il Campidoglio.
di Massimiliano Cannata
rivoluzione digitale
Intervista

La rivoluzione digitale tra opportunità e false illusioni. Intervista al Prof. Vanni Codeluppi

“I 7 tradimenti del digitale” di Vanni Codeluppi è un saggio che indaga le contraddizioni e le false promesse che hanno accompagnato la rivoluzione digitale. Lo scopo è avvicinare il lettore a un’analisi critica dell’ideologia che sostiene attualmente lo sviluppo di Internet dal punto di vista industriale e commerciale.
di Massimiliano Cannata
rivoluzione digitale
Caligiuri
Osservatori

Pedagogia e IA, Mario Caligiuri alla Summer School Puglia 2024

“L’educazione tra disinformazione e Intelligenza Artificiale” è il tema della lezione tenuta alla Summer School Puglia 2024 dal Prof. Mario Caligiuri, Direttore dell’Osservatorio sulle Politiche educative dell’Eurispes. Tra gli argomenti trattati dal Prof. Caligiuri figurano la disinformazione come emergenza educativa e la pedagogia del futuro.
di redazione
Caligiuri
uzbekistan
Internazionale

L’Uzbekistan e il nuovo “spirito dell’Asia Centrale”

I rapporti tra Italia e Uzbekistan si sono intensificati nel 2023, prima con accordi con il Ministero della Difesa e poi con uno scambio di visite tra i rispettivi Presidenti della Repubblica; è il segno di una nuova rilevanza dello Stato centroasiatico sulla scena internazionale e negli equilibri dell’area.
di Elena Vian*
uzbekistan
nessuno escluso
Giustizia

“Nessuno escluso”, la Costituzione all’interno delle carceri

Grazie al progetto “Nessuno escluso “ la Costituzione arriva all’interno delle carceri. I detenuti potranno avere accesso a testi specifici su argomenti normativi e costituzionali. Lo scopo è rendere i detenuti partecipi del proprio percorso attraverso una una maggiore comprensione del sistema giudiziario italiano.
di Angela Fiore
nessuno escluso
turismo
Turismo

Il turismo italiano in mani straniere, il Fisco ci rimette 2 miliardi di euro ogni anno

Il turismo italiano è in gran parte in mani straniere: i primi gruppi italiani Th Resorts e Gruppo Una si posizionano solo al 7° e 8° posto. Ciò determina una perdita per il Fisco di 2 miliardi ogni anno, e non solo: come cittadini perdiamo gran parte dei benefici del turismo, assumendone al 100% le ricadute negative.
di Osservatorio sulle Politiche fiscali dell’Eurispes
turismo