I Tg di martedì 4 aprile – E’ scontato che le aperture di tutti (copertina per Tg5) siano dedicate all’orrendo massacro in Siria operato con i gas dagli aerei di Assad. L’ennesimo massacro di civili perpetrato negli ultimi 6 anni in una terra dilaniata che ha prodotto 5 milioni di profughi interni e più di 2 milioni di esiliati. Non è neanche la prima volta che vengono usate armi chimiche, e nemmeno che tra le tante vittime si contino dei bambini. E cosi’ le vittime innocenti (se mai esistono vittime “colpevoli”), i bambini, scalano le prime pagine e generano reazioni non solo nel quadrante internazionale, ma nei volti degli stessi conduttori di serata. Enrico Mentana quasi autocriticamente ricorda che tali reazioni rischiano di svanire fin dalle prossimo ore, travolte da una routine nutrita da immagini di guerra e di devastationi. Le stesse sollevazioni delle maggiore cancellerie mondiali e anche della Casa Bianca) con ogni probabilità produrranno il nulla.
Il day after dell’attacco alla metropolitana di San Pietrogrado, con la quasi certezza che l’attentatore suicida sia stato un 22enne kirghiso, inquadra un Putin in difficoltà, aumentate dallo scomodo sostegno ad Assad di cui domani si parlerà al Consiglio di Sicurezza Onu. Secondo titolo per tutti.
In terza posizione i dati Istat sull’aumento del potere di acquisto delle famiglie italiane, ma solo su Rai e La7, mentre Mediaset glissa e, con Tg4, commenta che “però aumentano anche le tariffe”. Dopo lunga attesa Padoan si appresta a varare la manovrina correttiva, che punterebbe soprattutto su i risultati della rottamazione e sulla lotta all’evasione. Anche in questo caso attenzione quasi esclusiva di Rai e La7.
Su Tg3 ricompare Renzi lungamente intervistato in vista delle primarie, ma la politica complessivamente comparire solo in tracce.
La pagina di cronaca è occupata dalla vicenda dello stalliere del torinese malmenato è appeso a testa in giù dai proprietari del maneggio che lo accusavano di aver svelato a Striscia La Notizia i maltrattamenti subiti dagli animali.
La morte di Giovanni Sartori entra nei titoli dei soli TgLa7 e Tg2, ma è presente anche su Tg1 e Tg5. Il ricordo più sentito è quello di Mentana. L’arguto osservatore della politica e dei sistemi elettorali, lascia un Paese in forte crisi di “Politica” e, al momento, senza uno straccio di legge elettorale.