Lezioncine e polemicucce

I Tg di martedì 2 febbraio – Unioni civili in apertura su Tg1, Tg3e Tg4. Tutte le testate segnalando i primi passaggi al Senato e le battaglie che si annuncia a base di voti segreti. Sul tema della step child adoption, Tg1 intervista il ministro Alfano che propone al Pd un “patto”: il voto alla legge dopo lo stralcio delle adozioni che vedrebbero “contro l’80% del popolo”. Il Pd non accenta, e I Tg Mediaset, ma anche TgLa7, ipotizzano sfraceli. Tutt’altro clima, sempre nel Tg1, nel lungo e bel servizio su di una coppia lesbica con bambina. Tg4 enfatizza e giustamente esecra gli attacchi subiti da Giorgia Meloni sul web, dopo aver annunciato la sua prossima maternità in occasione del Family day.

Si intensifica, se possibile, lo scontro tra Renzi e Bruxelles. Apertura per Tg2 e La7. Il duro intervento del capo dei popolar a Strasburgo è per Tg3 “un affondo pesante dopo una settimana di guerra di nervi”. La risposta di Renzi viene ripresa ampiamente dai Tg Rai, ma anche da Tg5 e TgLa7: “l’Italia dà più di quanto riceve. Non accettiamo lezioncine e siamo stanchi di polemicucce”. Sempre Tg3 interpreta la strategia del premier, che vorrebbe portare il confronto in Europa dal piano tecnico a quello politico. Mentana segnala e teme un “forte clima d’isolamento in italia”. Noi segnaliamo che i diminutivi-vezzeggiativi-dispregiativi utilizzati da Renzi gli impedirebbero di condividere con Weber anche solo un caffè.

Il fronte unito contro l’Isis – con il summit dei ministri della difesa europei che si incontrano a Roma con Kerry – trova poco spazio. La Rai e La7 riprendono i riconoscimenti del segretario di stato Usa all’impegno italiano sul quadrante internazionale. Tg2 con un buon servizio ci parla del viaggio di una famiglia siriana arrivata da noi grazie un corridoio umanitario. Su fronte immigrazione, solo Tg5 segnala il nuovo naufragio nell’Egeo. Tg1 continua a seguire la situazione dei migranti siriani in Svezia in vista delle espulsioni, mentre Tg3 propone una interessante intervista con il ministro degli esteri greco che cerca, tra molti imbarazzi, di spiegare come mai nell’Egeo non si riescono a salvage le vite dei disperati.

Grande spazio su tutte le testate, con apertura di Studio Aperto e copertina per Tg5, per i 3 femminicidi in meno di 24 ore (titoli e servizi alti per tutti). Tg5 ci ricorda il caso della donna francese condannata per aver uccido il marito dopo anni di violenze, che è stata graziata da Hollande.

L’ulteriore crollo delle borse, addebitabile alla discesa del petrolio, è in evidenza soprattutto Su TgLa7. I Tg Rai danno spazio a Padoan che nega l’esistenza di attacchi speculative contro le banche italiane.

Con le primarie in Iowa – facili titoli per tutti – si inaugura una stagione in cui I’informazione tv con poco sforzo – e poco costrutto – riempirà le scalette “evadendo” dai sentieri angusti della political di casa. Peccato che non si stagli all’orizzonte una figura comparable a quella di Obama.

In chiusura segnaliamo l’attenzione cheTg2 presta ai giornalisti di “periferia “, minacciati ed impediti di lavorare, soprattutto al sud.

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