Le statistiche Eurostat classificano l’Italia penultima in Europa per l’occupazione dei suoi laureati: a tre anni dal titolo accademico solo poco più della metà (il 52,9%) risulta lavorare, contro una media UE nel 2014 del 80,5%. Situazione confermata anche dall’Ocse: nel 2014 solo il 62% di coloro che, tra i 25 e i 34 anni, avevano concluso il percorso universitario era occupato. La laurea, pur essendo ancora un utile passaporto per il mondo del lavoro, non sembra essere tuttavia un requisito sufficiente. I neolaureati difettano del contatto diretto con il mondo delle imprese e con il mercato del lavoro in generale.
Proprio con l’obiettivo di colmare questo gap è nata la prima università pubblico-privata italiana. Si tratta della Universitas Mercatorum, fondata dieci anni fa dalle Camere di Commercio, ma oggi rilanciata grazie all’accordo tra Unioncamere e l’Università Telematica Pegaso. Lunedì 9 maggio è stata inaugurata la nuova sede in piazza Mattei a Roma. Un’occasione per presentare le novità dell’offerta formativa, proiettata al mondo delle imprese e delle start up, con un occhio sempre rivolto alle esigenze del mercato e dell’inclusione sociale. A tal proposito, l’Universitas Mercatorum, per facilitare la massima diffusione del sapere e promuovere un più ampio accesso alla conoscenza, tradurrà nella Lingua Italiana dei Segni (LIS) il materiale didattico.
Danilo Iervolino, presidente dell’Università Telematica Pegaso e di Mercatorum, nel definire gli obiettivi dell’ateneo ha lanciato un importante messaggio: “Vogliamo che i futuri Zuckerberg siano italiani il nostro obiettivo è formare i professionisti 3.0 e giovani imprenditori capaci di sviluppare idee vincenti. Gli studenti avranno la possibilità di scegliere per ogni corso di laurea l’indirizzo start up, potendo abbinare lo sviluppo del proprio progetto imprenditoriale con il supporto e l’esperienza di imprenditori testimonial di case history d’eccellenza”.
Sarà dunque un ateneo connesso al mondo del lavoro in grado di delineare la propria offerta formativa sulle esigenze del mercato, da un lato grazie ai dati Excelsior di Unioncamere di cui dispone in tempo reale e grazie al network di aziende che partecipano al progetto Mercatorum, dall’altro forte del know how altamente innovativo della Pegaso.
Secondo il rettore Giovanni Cannata “Il vantaggio di Universitas Mercatorum è basato sulla logica del “conosci l’impresa e fatti conoscere. È l’ateneo del mondo camerale, in grado di sviluppare una cultura della formazione imprenditoriale, potendo contare su un rapporto diretto con le imprese”.
“La nostra università – ha aggiunto Tiziana Pompei, vice segretario generale di Unioncamere – oggi, con l’inaugurazione della nuova sede trova un momento di rilancio mantenendo al centro il tema dell’impresa e del lavoro, sul quale come Camere di Commercio abbiamo sempre investito molto anche dal punto di vista della formazione”.
All’inaugurazione erano presenti molti volti noti sia del mondo imprenditoriale che delle istituzioni, tra i quali: il presidente emerito del Senato, Renato Schifani; il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri; il Vescovo Ausiliare di Roma, Mons. Lorenzo Leuzzi; il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara; il presidente dello Svimez, Adriano Giannola; il presidente emerito dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, Antonio Catricalà; il presidente di ItaliaPiù, Raffaele Bonanni; la traduttrice Rai del linguaggio LIS, Laura Santarelli.