Palumbo (Eurispes): “Così la malavita pagherà le imposte”

Non deve farla franca con il fisco, chi incassa proventi da attività illecite, come spaccio di droga, usura, contraffazioni, estorsioni, sfruttamento della prostituzione, frodi Iva e tanto altro ancora. Oggi, invece, capita spesso che goda di una sorta di imprevista immunità su quel reddito truffaldino. Questo perché il soggetto, penalmente perseguito, se ritenuto colpevole andrà incontro al sequestro e alla confisca dei beni. Misura molto più potente, alla quale si arriva però soltanto nell’8 per cento dei processi. Ma, in vista, del sequestro, l’accertamento tributario non viene nemmeno avviato, anche perché i processi durano talvolta più delle cinque annualità entro le quali un cittadino può essere fiscalmente perseguito.
E’ da questo contesto che muove una proposta di Giovambattista Palumbo, direttore dell’Osservatorio politiche fiscali dell’Eurispes, perché l’accertamento fiscale venga comunque, obbligatoriamente avviato. Non è di grande aiuto la norma che già prevede qualcosa del genere, e cioè il comma 4 dell’art.14 di una legge di venticinque anni fa, la 537 del ’93, che precisa come i beni provenienti da attività illecite dal punto di vista civile, penale o amministrativo, siano soggetti a tassazione “se non già sottoposti a sequestro o confisca penale”. E’ proprio la previsione che si faccia il sequestro (e confiscare al 100 per cento è certo meglio che tassare, poniamo, al 25 per cento) che ha paralizzato l’accertamento fiscale.
I due profili, invece, pena per il reato e pagamento delle imposte su quel reato, debbono restare obbligatori e separati e seguire ognuno la propria strada. L’accertamento dovrà partire subito e la riscossione sarebbe solo sospesa fintanto che dura il processo. Non ci sarà così il rischio che il contribuente reo non paghi nulla, a meno che non vinca sia nel processo penale che in quello tributario. L’Agenzia delle Entrate non perderebbe la garanzia del credito, e l’accertamento verrebbe dichiarato nullo solo in caso di doppia vittoria. O anche nel caso in cui la somma accertata fosse inferiore a quella già confiscata. Nel caso opposto, verrebbe riscossa la differenza. La posta in gioco è molto alta: 100 miliardi di euro. Secondo l’Eurispes, infatti, il complesso delle attività illecite ha un valore di 200 miliardi di euro, e se calcoliamo un’imposta al 25 per cento e sanzioni pari al 100 per cento dell’imposta, si arriva appunto a quella somma.

Ultime notizie
anno feroce
Società

Un anno feroce

Dopo un anno feroce di guerra dagli attentati del sette ottobre, si può ancora ragionare su chi ha torto e chi ha ragione?
di Luciano Teodori
anno feroce
sponsorizzazioni
Economia

Le sponsorizzazioni sportive dominano il mercato ma crescono in cultura e nel sociale

Le sponsorizzazioni sono amate da consumatori e manager di comunicazione, e producono una ricchezza di più di 30 miliardi di euro annui. E se le sponsorizzazioni sportive dominano il mercato per valore, grazie anche al traino dei grandi eventi sportivi, crescono di più le sponsorizzazioni culturali e sociali.
di chiara fisichella
sponsorizzazioni
valori
Europa

Ricostruire l’Unione europea: valori e realtà

Ricostruire i valori fondativi basati sui diritti della persona e sanare il deficit democratico interno all’Ue sono i presupposti per rispondere alla minaccia dei confini, che oggi è strettamente connessa a una minaccia ai nostri stessi valori.
di Myrianne Coen*
valori
giacomo puccini
Cultura

I cento anni di Giacomo Puccini, un genio indefinibile

Cento anni fa moriva Giacomo Puccini, un compositore che ha fatto dell’innovazione e dell’originalità i suoi principali marchi di fabbrica. Molte le iniziative per celebrarne la figura e le opere, soprattutto in àmbito editoriale con saggi, biografie, e storie a fumetti per i più giovani.
di Giuseppe Pulina
giacomo puccini
Economia

Cina e Italia sono già vicine, implementare le opportunità di collaborazione

La Cina supererà la prima economia mondiale nel 2030. La sua crescita rappresenta un’opportunità anche per le imprese italiane nel paese, in particolare nel campo della protezione ambientale e soprattutto della transizione energetica.
di Luca Danese*
città
Futuro

Le città di domani, pubblico e privato insieme per le sfide di sostenibilità

Il World Economic Forum si interroga sul futuro delle città, con l’Urban Transformation Summit svoltosi a San Francisco. La sostenibilità è un obiettivo raggiungibile facendo incontrare pubblico e privato all’insegna dell’innovazione.
di Roberta Rega
città
nietzsche
Tecnologia

IA, transumanesimo e potere della tecno-scienza

I teorici del transumanesimo, la corrente filosofica che sta dietro all’Intelligenza artificiale, partono da Nietzsche e dal suo proclamare la “morte” di Dio, per dichiarare la fine di ogni riferimento trascendentale e realizzare il superuomo in questa vita, con il supporto della tecnologia.
di Massimiliano Cannata
nietzsche
missioni militari
Istituzioni

Le missioni militari italiane in Africa, strategiche per economia e influenze geopolitiche

Le missioni militari italiane in Africa svolgono una funzione sia economica, in difesa di accordi nel settore minerario ed energetico, che geopolitica, presenziando un territorio che facilmente si presta ad essere destabilizzato da influenze provenienti da potenze straniere.
di Emanuele oddi*
missioni militari
unione
Europa

Immigrazione, frontiere, sicurezza: l’identità europea cambia se resta fedele a se stessa

La ricerca di identità dell’Unione europea oggi passa attraverso la definizione e la gestione di questioni cruciali come l’immigrazione, le frontiere e la sicurezza internazionale. Certo è che non si possono mettere in discussione i confini sanciti dall’ONU nel 1945 senza minare la sicurezza internazionale, e il futuro stesso.
di Myrianne Coen*
unione
Futuro

La cultura del presente è inattuale: la politica internazionale verso un futuro da costruire

Il futuro entra finalmente nell’Agenda delle Nazioni Unite, dopo anni di “cultura del presente”, ma ciò vuol dire anche che siamo a un bivio rispetto alle scelte sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale, e sul multilateralismo nelle relazioni internazionali. Il futuro è da costruire, non più da esplorare in base ai parametri del presente, ma bisogna agire ora.
di Marco Ricceri*