L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli pubblica annualmente, attraverso il Libro Blu, i risultati di servizio dei principali settori di intervento: dogane, accise, giochi e tabacchi.
L’iniziativa si inquadra nel filone della trasparenza delle attività amministrative ed in quelle azioni di comunicazione, finalizzate al concreto apprezzamento dell’output della Pubblica amministrazione, così difficile da quantificare e da rendicontare alla platea degli stakeholders.
Il Direttore della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, ha voluto dare particolare importanza alla pubblicazione del Libro Blu, non solo per illustrare i risultati di servizio e le statistiche settoriali (con commenti e spiegazioni che rendono più facile la comprensione dei dati), ma anche per mettere in risalto il ruolo istituzionale delle dogane e la complessa attività di governance che la gestione di un Ente così delicato, richiede.
Dallo scorrere dei dati emerge non solo il classico ruolo di riscossione dei dazi e delle accise da parte di ADM, ma soprattutto quello di ente posto a presidio delle attività degli operatori economici affidabili, del regolare svolgimento dei giochi, in un mercato altamente concorrenziale che, oltre ad essere divenuto globalizzato, muta di continuo i flussi di merce.
La strategia di gestione richiede l’impiego di strumenti di analisi e di governance diversi rispetto al passato.
Non a caso, i regolamenti dell’Unione direttamente applicabili forniscono una cornice di politica doganale entro la quale impostare le attività, lasciando ampi margini di intervento alle dogane nazionali sia nell’organizzazione degli Uffici sia nelle attività di controllo sui rispettivi territori nazionali.
Il passaggio epocale che le dogane europee sono chiamate a compiere è quello della conquista dell’omogeneità e della medesima efficacia delle attività di controllo per renderle sempre più validi. Nel passato non sempre le performance nazionali sono state dello stesso livello rispetto ad altri paesi dell’Unione.
Il settore dell’accertamento e dei controlli, in generale, potrà beneficiare dell’avvento di nuove tecniche, come quelle aziendali e di gestione condivisa del rischio. Ormai il classico controllo doganale massivo su tutte le merci in ingresso, non basta più ad una dogana proiettata nel futuro.
La nuova strategia dei controlli richiede percorsi di alta formazione per i funzionari dell’ADM, in materia fiscale e doganale (c’e in programma la creazione, a Venezia, di una Accademia delle dogane in futuro?).
Naturalmente i dati e le statistiche delle attività svolte nel corso del 2019 vanno rapportati agli scenari internazionali e comunitari perché solo in questo modo possono essere valorizzati, vanno effettuate comparazioni operative con le altre dogane d’Europa e internazionali, per una misurazione corretta dei risultati delle proprie attività.
Il Libro Blu racconta le aree di intervento principali sulle quali perseguire l’efficienza e l’efficacia delle attività:
1) L’ADM costantemente migliora i rapporti con gli utenti e con le Associazioni di Categoria, attraverso strumenti gestionali e di comunicazione che mettono in risalto l’ascolto dell’utente ed il confronto. Sono utili i canali dell’URP telematico, degli open hearing, nuove formule di ascolto/condivisione su specifici temi e procedure doganali che richiedono una preventiva concertazione con le imprese, per poi attuare le migliori best practice territoriali.
2) L’Agenzia regola le attività connesse al gioco, attraverso una costante ed efficace attività di presidio e controllo del gioco illegale, esercitando il contrasto alla ludopatia e ponendo in essere la governance del gioco legale.
Tale attività è svolta con un necessario e delicato bilanciamento tra ruolo di “Stato agente della riscossione” e Stato “regolatore delle attività”. La crescita di fenomeni illeciti e gli strumenti di gestione delle illegalità nel settore dei giochi, hanno imposto non solo una normativa efficace ma anche Accordi, memorandum di intesa con altri Organi di controllo per il contrasto efficace al gioco illecito ed al riciclaggio del denaro proveniente da attività criminali.
3) L’ADM ha sviluppato lo strumento della compliance doganale, introdotta da alcuni pionieri nel settore doganale, con programmi di certificazione doganale delle imprese italiane. Tale percorso, in un’ottica di sempre maggiore incremento della conformità alle norme ed alle procedure da parte degli operatori economici, ha comportato la diffusione e la stabilizzazione del programma comunitario AEO (c.d.Authorized economici Operator).
Tale qualificazione che certifica l’affidabilità doganale dell’impresa ha permesso una crescita dimensionale delle PMI italiane nel processo di internazionalizzazione e delle esportazioni del “Made in italy”,non solo con l’ausilio dello sdoganamento rapido delle merci, ma soprattutto perché ha permesso l’elevazione degli standard da parte delle aziende italiane che risultano in tal modo più solide per poter crescere e rimanere nei mercati internazionali.
Gli importatori ed esportatori, adesso, pongono più attenzione rispetto al passato, alla pianificazione doganale in àmbito aziendale, ponendola tra le aree di intervento principali per rendere più efficiente il sistema delle spedizioni e della logistica, divenute centrali nel mondo di Internet e degli acquisti tramite e-commerce.
4) L’agenzia nel settore delle accise (olii minerali, gas, energia elettrica ed alcool) ha il delicato ruolo di contribuire al bilancio statale, attraverso l’incasso degli introiti fiscali ma anche quello di supportare e regolare uno sviluppo economico del Paese adeguato, nel rispetto dell’ambiente, dei territori, nonché delle norme fiscali ed ambientali.
Ciò pone in risalto le attività di vigilanza e controllo di ADM dove può annidarsi la frode fiscale (per esempio, settore eolico, settore del gas e quello energetico). Anche in questo caso si lavora per migliorare il livello di “telematizzazione” già raggiunto dalle procedure nel settore, un ulteriore salto di qualità nei controlli e nella gestione degli operatori fiscali, attraverso l’adozione di tecnologie moderne, efficienti ed economiche.
5) La lotta alle frodi al bilancio dell’Unione ed a quello nazionale rappresenta un altro settore di intervento che qualifica il ruolo di ADM, attraverso un presidio costante e qualificato nei porti ed aeroporti, nei punti di arrivo dei traffici commerciali, perseguendo la razionalizzazione delle procedure di accertamento e riscossione.
In tale contesto, di notevole rilievo, appare l’area di intervento finalizzata alla lotta alla droga, al traffico illecito dei rifiuti, alle agromafie: comparti criminali che richiedono tecniche di intelligence, altamente qualificate ed aggiornate per il contrasto concreto degli illeciti.
Centrale, nello sviluppo delle attività di prevenzione, risulta la relazione operativa tra l’ADM e gli altri Organi ed Enti di controllo, attuata, sia livello nazionale sia a livello comunitario.
Infatti, la strada che prevede la stipula dei memorandum di intesa, degli Accordi di servizio e della cooperazione sul piano amministrativo e penale con altri organi, appare essere quella giusta.
La condivisione delle informazioni, lo studio e l’analisi delle frodi nei settori dell’Iva, delle accise e dei giochi rende migliore le performance di tutti gli Organi coinvolti nelle attività di controllo, offrendo un servizio qualificato ed efficace all’intero Paese.
6) Altri settori d’intervento sono quello dei tabacchi e quello dei Laboratori chimici che offrono servizi a pagamento sul mercato, secondo un tariffario (controllo merceologico, analisi prodotti, analisi droga). Quest’ultimo settore è stato oggetto di una recente norma finalizzata all’efficientamento dei Laboratori stessi ove si prevede la costituzione di una futura società in house per la gestione di servizi caratteristici dei laboratori (ad esempio, bollino di qualità su prodotti o merci).
L’ADM che controlla i Monopoli e il settore del Gioco legale garantisce allo Stato un gettito erariale di circa 76 miliardi. Il periodo di lockdown ha fatto perdere una quota di tributi dal settore giochi, minacciato da quello illegale. ADM con l’Eurispes, l’Istituto di ricerca presieduto da Gian Maria Fara, ha firmato un protocollo per monitorare il fenomeno della illegalità e contrastarlo.
Nel contempo, nei primi mesi della nuova Direzione di ADM, è stata lanciata una controffensiva alle frodi, soprattutto per il recupero delle accise sui prodotti energetici e sugli alcolici, oltre a quelle sui dazi doganali import-export. In questo periodo sono stati recuperati oltre due miliardi di euro di evasione, grazie soprattutto all’incremento dei controlli e alla rinnovata produttività e al costante impegno dei dipendenti dell’Agenzia.