I Tg di giovedì 14 gennaio – Mentre tutti i Tg aprono, inevitabilmente, sull’attentato di Giakarta (di cui tratteremo più avanti) vale la pena di segnalare come, in una fase in cui la politica arranca e certo non affascina, emerga un tema che manifesta una certa dignità. L’iter della legge sulle unioni civili e il forte dibattito interno al Pd sul rebus delle stepchild adoption (apertura Tg4, titoli per tutte le testate) preannunciano il riaccendersi da qui al 28 gennaio di uno scontro politico su temi “veri” che dividono tanto gli schieramenti (con Renzi e Berlusconi che concedono la libertà di coscienza) e le stesse coscenze dei cittadini; l’elemento concreto del contendere, la step child adoption, non viene pero’ più di tanto affrontata nei servizi, che privilegiano lo scontro senza spiegare. La cosa piu’ grave e’ che risulta oscurato il passeggio di civiltà che il Parlamento sta tardivamente affrontando.
Sempre per la politica continuano le beghe chiozzotte tra PD e M5S, con i Tg Mediaset che gongolano dietro le schermaglie sul web a colpi di “indagati” – le vicende di Quarto – e “sondaggi” – le dichiarazioni di Di Maio che si autodefinisce più popolare di Renzi -. Tg5 dedica non a caso un lungo servizio ai rapporti sempre conflittuali nella breve storia delle relazioni tra il Movimento ed il Partito Democratico.
Tutte le testate aprono sugli attentati a Giakarta, capitale dell’Indonesia, un paese molto lontano dalle sensibilità italiane, e di cui risulta difficile parlare. Ci provano i Tg Rai, raccontandoci della schiacciante maggioranza di cittadini musulmani (attorno ai 200 milioni) e dell’assenza di attentati dal 2009. Oggi l’Isis e Al Qaeda sarebbero in lotta per il monopolio dei gruppi fondamentalisti. Spostandoci sul fronte del Mediterraneo trovano poco spazio sia le minacce all’Italia da parte di Al Qaeda, che la dura offensiva turca contro il Daesh dopo gli attentati degli scorsi giorni. Tg La7 segue le manovre militari dell’Isis sul fronte libico, dove gli uomini del Daesh avrebbero preso in ostaggio 150 persone in un impianto petrolifero minacciando di ucciderle domani. Tg1 prosegue la sua inchiesta sull’Albania, paese crocevia di molti gruppi jihadisti.
L’anno scorso le notizie sugli arrivi e la gestione dei migranti si sono imposte nel panorama della comunicazione con un’attenzione risoltasi su alcune testate in campagne securitarie permanenti. Ciò che è però quasi sempre mancato, se escludiamo alcuni servizi di tg2 e Tg3, sono state le riflessioni sulle politiche d’integrazione efficaci. Stasera Tg4 ci racconta che ad Asti si sta sperimentando una nuova pratica d’accoglienza : 400 euro al mese alle famiglie che accolgono uno o più profughi. Non casualmente, il servizio punta a denigrare la pratica parlando di “soldi spesi per ospitare immigrati dati ad altri immigrati” visto come la maggior parte dei nuclei familiari che hanno preso parte all’iniziativa sono immigrati (regolari) di prima o seconda generazione. Ma c’è di più: al servizio si accompagna il commento di un parroco di Monferrato che offre la sua parrocchia ai bisognosi purchè questi cambino religione, e per il quale “è bene accetto solo chi vive da cristiano”: Cuius regio, eius religio”. Di altro tenore il Tg5, che dedica la sua copertina proprio alla “terribile ondata di odio religioso che attraversa l’Europa”: persecuzioni compiute verso gli egregious – con un commento del direttore del Foglio Claudio Cerasa – ma che colpiscono tutte le altre fedi, comprese le comunità islamiche “messe all’indice come se fossero tutte dei tagliagole dell’Isis”.
lo spettro di un altro caso Dieselgate, evocato da alcuni controlli negli impianti della casa francese Renault scuote le borse e figura nei titoli di molte testate. Il calo del prezzo del petrolio registra stasera l’interesse dei Tg Rai, con un approfondimento del Tg2 che inquadra gli effetti negativi sulle economie di molti paesi extraeuropei, e quelli positivi per quella italiana.
La Corte Europea che condanna l’Italia al risarcimento di 350 cittadini che hanno negli anni 80 ricevuto trasfusioni di sangue infetto è presente a fine edizione per molte testate. Tg La7 preannuncia l’imminente arrivo di nuovi guai per la Capitale per una nuova, grande inchiesta che già coinvolgerebbe decine di dirigenti e funzionari pubblici indagati per abuso d’ufficio.
Chiudiamo sulla singolare testimonianza offerta da Tg1, Tg4 e Studio Aperto in relazione agli arresti di una banda di giovane ladri tossicodipendenti a Pescara. Tutte e tre le testate ripropongono il video “del rito di iniziazione” del padre che insegna al figlio di tre anni in carrozzella le gioie del delinquere. “Bravo, primo furto a 2 anni”.