Roma – Quando l’apertura si impone…

I Tg di lunedì 30 maggio – Tutte le testate, con l’eccezione di TgLa7, aprono sulla ragazza ventiduenne bruciata viva dall’ex fidanzato nella periferia sud della Capitale. Inevitabile, forse, vista l’agghiacciante sequenza che ha portato l’uomo a inseguire nottetempo la ex, ad abbordarla con la sua macchina, a cospargerla di alcool e a darle fuoco. Se si aggiunge, poi, che la ragazza inseguita dal suo assassino ha chiesto aiuto, ma che alcune vetture non si sono fermate, “ci sta” anche il titolo di Tg5 sull’ “indifferenza che uccide”. Doveroso il riferimento ai dati dei femminicidi che continuano a funestare il Paese e che Tg1, Tg2 e Tg4 correttamente riportano. Eccessivi, a nostro giudizio – ma correttamente ripresi dai Tg – i toni della conferenza stampa delle autorità inquirenti che hanno arrestato l’assassino e che hanno fatto un’opera di “supplenza” invitando le donne a denunziare le molestie prima che divengano atti propriamente criminali e lesivi della libertà e della vita. Il Paese si è in sostanza “fermato” di fronte e questo ennesimo atto criminale ammantato delle vesti dell’amore deluso, e i Tg lo hanno accompagnato giustapponendosi alla sensibilità collettiva. Non è la prima volta, non sarà l’ultima, ma forse non è un bene per la qualità dell’informazione.

Dicevamo di TgLa7 che “sfugge” alla scelta più facile, aprendo sui 7.000 profughi salvati e giunti in Italia nelle ultime ore, e sull’Europa che “ci lascia soli”, dopo aver sistemato gli interessi di alcuni paesi forti sigillano la rotta balcanica. Anche le altre testate si occupano ampiamente di ciò che avviene nel Canale di Sicilia, con Tg5 che si chiede quale sia il destino dei minori non accompagnati, i Tg Rai che segnalano fin dai titoli la scelta dei parroci di Ventimiglia di aprire gli oratori ai disgraziati fatti sfollare dalle rocce e dal campo improvvisato. Tutti riprendono Renzi che tuona contro le strumentalizzazioni politiche e la meschinità di che cerca voti facendo leva sulla paura dell’invasione. Il nuovo piano del Viminale è criticato esplicitamente dalle testate Mediaset, oltre che dalle opposizioni. Salvini plagia se stesso e merita l’oscar della coerenza, applicata però ad una battaglia poco nobile.

La campagna per le amministrative vede la discesa in campo dei big a fianco dei maggiori candidati, ma il fatto non crea entusiasmi nelle redazioni dei Tg che seguono quasi sbadigliando. A mettere benzina sul fuoco è il maltempo che crea sconquassi a Milano, e lo sciopero della raccolta dei rifiuti che rende la Capitale ancora più sporca: questa, almeno, la tesi di Tgla7 che segnala che in generale l’energia dello scontro politico si è oramai esaurita.

Per gli esteri risultano efficaci le coperture della Rai e di La7 sulla battaglia campale di Falluja, che vede l’avanzata delle forze regolari irachene, ma anche 50.000 civili in ostaggio dei jiadisti.

Le novità nella battaglia per la RCS compaiono su TgLa7 – che ricorda correttamente di essere in qualche misura “parte in causa – e su Tg2.

Chiudiamo segnalando l’approfondimento del Tg2 dedicato all’inefficacia dei Centri per l’impiego, che non riescono a far trovare lavoro a più del 3% dei disoccupati. Avvilente il confronto con le equivalenti strutture tedesche.

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