Scalette (quasi) obbligate

I Tg di giovedì 17 novembre – Davanti ad un Renzi che nega di voler fare il morto a galla, all’astensione italiana sul voto del bilancio Ue 2017, a De Luca che, travestito da Crozza, dice che Rosi Bindi andrebbe uccisa, alla condanna a 9 anni per Cosentino, ai primi incontri internazionali di Trump e all’ultimo viaggio europea di Obama, gli estensori delle scalette dei Tg di serata non hanno dovuto spremere le meningi. Ovviamente le linee editoriali reclamano i lori diritti, e così mentre su Rai e La7 la condanna dell’ex plenipotenziario di Berlusconi in Campania è nei titoli, lo stesso non avviene per i Tg Mediaset (pochi secondi da studio su Tg5). Sull’altro fronte Tg1 “si fregia” dell’intervista a Renzi (ripresa nei contenuti da tutti gli altri) Tg5 mette in primo piano le critiche di Forza Italia ai primi 1.000 giorni del suo governo. Su tutti Berlusconi che assicura che in caso di vittoria del no, l’Italia andrà avanti come prima: una promessa o una minaccia (ndr)?

Attenti alla par condicio (così come ad “aggirarla”) i Tg svolgono i loro compitini, limitandosi alla cronaca politica e alle diverse dichiarazioni. Da apprezzare, dunque, TgLa7 che si porta avanti con il lavoro, e in una servizio analizza gli scenari in caso di vittoria del no: se Renzi perde “per poco” può rilanciare al congresso immediato del suo partito, per poi andare alle lezioni dopo un “governicchio” da cui si terrebbe lontano che durerebbe giusto il tempo per cambiare la legge elettorale. In caso di sconfitta netta, addio alle armi.

Sempre per la politica, non fa una grinza il buon servizio del Tg2 che illustra le disparità del servizio sanitario nelle diverse regioni. I dati sono agghiaccianti, e il proporli giornalisticamente ci sta, anche se il servizio può apparire un assist alla riforma del Titolo Quinto.

“Una cosa infame. Da ucciderla” La polemica sulla frase shock del presidente di regione De Luca contro la Presidente Antimafia Rosy Bindi. Presente nei titoli su tutti, molto alta su Tg4. Solidarietà generale, con Mentana che da studio che De Luca è imperdonabile, visto che non ha neanche chiesto scusa.

Presenti nei titoli dei Tg Rai e di Tg5 i nuovi dati sulle vittime dei Mediterraneo e i flussi di profughi; 26.000 nel solo mese di ottobre.

Passando agli esteri, Tg5 si dilunga sulla prima apparizione pubblica di Hillary Clinton, che mostra mesta umanità, quella stessa che forse doveva manifestare in campagna elettorale. Tg2 riflette sulla stagione nuova che caratterizza i rapporti tra Trump e la stampa.

Buono l’approfondimento del Tg5 sull’aiuto dell’esercito nelle nostre città e quello sui giovani imprenditori, più presenti che nel resto d’Europa.

Tg la7 propone un lungo ed interessante approfondimento sull’esito del giubileo della misericordia, che è andato bene da un punto di vista spirituale, ma non ha prodotto i vantaggi sperati per la Capitale.

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