I Tg di mercoledì 4 novembre – Gli esiti dell’incontro tra il premier Renzi ed i presidenti delle Regioni, convocato in tutta fretta lo scorso lunedì per sminare le critiche sulla legge di stabilità, conquistano l’apertura dei Tg delle 20. Le linee editoriali stasera fanno però sentire il proprio peso, con il Tg1 che presenta la pace fatta tra Renzi e Chiamparino, mentre Tg5 parla di un nulla di fatto; anche per La7 l’incontro non è andato bene, mentre Tg2 illustra la “mediazione raggiunta” senza il favore dei tre presidenti Maroni, Toti e Zaia. Tg2 e TgLa7 riportano l’apertura del premier al tavolo dell’incontro, che rimprovera a stampa e regioni “il falso” di tagli alla sanità inesistenti.
Il Vatileaks 2 continua a furoreggiare (apertura per Tg2, Tg3 e Tg4) con le figure dei 2 arrestati che lasciano il campo agli elementi sostanziali che vengono fuori dai due libri “beneficiari” che riportano le spese pazze ed immorali della curia vaticana e le speculazioni del vecchio e nuovo Ior. I servizi illustrano i dettagli più raccapriccianti, mentre gli autori (Gianluca Nuzzi e Emiliano Filippaldi) sono ospiti, rispettivamente, su Tg4 e Tg1. Il Tg di Mario Giordano dedica un servizio alla totale estraneità di Francesco e all’azione riformatrice avanzata in questi anni; una difesa senz’altro superflua.
L’abbandono di tre deputati del Pd è accennato da quasi tutti (salvo, e ci sorprende, Studio Aperto e Tg4), mentre Mentana è l’unico a menzionare le dichiarazioni di Mineo su Renzi (sudditanza verso una “bella politica”), criticandole nettamente in quanto ulteriore esempio di politica sessista.
La cronaca giudiziaria, a vario titolo, si impone sulle scalette dei Tg. Molta carne al fuoco per quella criminale, con tutte le testate che riportano le sentenze, in primo grado ed in appello, per i casi Ceste e Falcioni. Grande attenzione all’assoluzione per non aver commesso il fatto dell’ex ministro Mannino nella prima sentenza di rito abbreviato sulla trattativa stato–mafia. TgLa7 riflette più degli altri sul peso che la sentenza potrà avere sul troncone principale. Spazio su tutti anche al day before del processo Mafia Capitale, con il commissario Tronca che ha appena firmato quell’atto che l’ex sindaco Marino avrebbe fortemente voluto siglare di suo pugno: la costituzione di parte civile di Roma Capitale.
La commemorazione del 4 novembre è presente sui maggior Tg, con Mattarella che compare anche su Mediaset: evenienza alquanto rara.
L’emergenza idrica di Messina, che rischia di restare senz’acque per altre 3 settimane, è titolo per Tg3 e Studio Aperto e ritorna per tutti nella parte bassa delle edizioni; in secondo piano scivola anche l’airbus precipitato in Sinai, mentre l’odierno disastro aereo nel Sud Sudan viene liquidato da quanti ne trattano come breve da studio. Il crollo in borsa dei titoli Volkswagen, affossati dal dieselgate e le avvisaglie di un potenziale “benzinagate” che rischia di seppellirli, e’ appannaggio esclusivo di TgLa7.
Segnaliamo l’attenzione continua del Tg3 alla questione profughi con una corrispondenza all’isola di Lesbo, davanti alle cui sponde ci sono stati altri drammatici naufragi con la morte di diversi bambini. Buono anche il servizio del Tg1 sul giornalismo della webtv emiliana (gestita da studenti) Corto circuito le cui riprese sono state rilevanti per l’inchiesta Aemilia di cui domani si apre il processo. Ottimo l’approfondimento del Tg2 sulle strutture ospedaliere della Capitale tra malasanità ed eccellenze, integrato da un’intervista alla ministra Lorenzin.