Oggi il testo definitivo della Legge di stabilità sarà inviato al Senato. A pochi giorni dall’inizio del suo esame, il presidente del Consiglio ha continuato a difendere lo spirito della manovra. Anzi, per limitare le critiche, ha confermato che la tassa sulla prima casa non sarà eliminata ai proprietari di ville, castelli e appartamenti di lusso. Una decisione utile per cercare di ridare serenità ai rapporti tra renziani e sinistra del Pd. Ieri, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ha specificato che il taglio delle tasse non è negoziabile. Il Parlamento potrà modificare il ddl ma non stravolgerne lo spirito.
Al Senato proseguirà l’esame del disegno di legge sulla biodiversità agraria e inizierà il vaglio del collegato ambientale, entrambi approvati dalla Camera. Gli uffici di presidenza della commissione Affari costituzionali e della commissione Lavoro audiranno i rappresentanti di Confindustria, Rete imprese Italia, Confetra e Conferservizi nell’ambito dell’esame di un disegno di legge sulla regolamentazione del diritto di sciopero nel trasporto pubblico. La commissione Finanze potrebbe iniziare l’esame degli emendamenti presentati al ddl di conversione del decreto-legge con cui si sono sterilizzate le clausole di salvaguardia e si sono prorogati i termini della voluntary disclosure. Ieri l’organo non ha potuto lavorare a causa della mancata espressione del parere su testo ed emendamenti da parte della commissione Bilancio. La commissione Industria darà il via all’analisi della Legge annuale sul mercato e la concorrenza, articolato recentemente approvato dalla Camera. Successivamente proseguirà il confronto sui disegni di legge in tema di politiche spaziali e aerospaziali e sullo schema di decreto legislativo in materia di efficienza energetica. L’ufficio di presidenza della commissione Sanità si riunirà per programmare i lavori per i prossimi giorni.
Alla Camera proseguirà l’esame della riforma della Rai iniziato ieri. Il primo giorno di votazioni sul disegno di legge è andato avanti tra pesanti accuse e interventi a raffica dei deputati del Movimento 5 Stelle, che hanno guidato la rivolta contro il provvedimento insieme a Sel e Lega Nord, rallentando l’iter dei lavori. Gli esponenti M5S hanno anche sottolineato i rischi della riforma davanti al Capo dello Stato, ma il governo tira dritto e, grazie anche al contingentamento dei tempi, punta ad arrivare al via libera di Montecitorio entro la settimana, forse già nella seduta odierna, per poi avere l’ok definitivo del Senato entro novembre. Nel corso della giornata l’aula di Montecitorio potrebbe portare avanti l’analisi della legge delega sugli appalti e del disegno di legge di conversione del dl sulla regolamentazione del diritto di sciopero per i lavoratori del ministero dei Beni culturali. Potrebbe inoltre proseguire il confronto sulle mozioni in materia di autorizzazione alla commercializzazione e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari e concernenti iniziative per rafforzare la cooperazione allo sviluppo a favore dei Paesi africani, anche nella prospettiva della riduzione dei flussi migratori. Un mese di dibattito in commissione, tra audizioni, presentazione degli emendamenti e voti, prima dell’approdo di Aula il 20 novembre. Il voto finale, alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la sosta natalizia. La commissione Affari Costituzionali ha tracciato il sentiero sul quale da oggi si dipanerà l’iter delle riforme costituzionali. Il clima, ad una settimana dall’infuocato voto in seconda lettura al Senato, appare certamente più sereno. Sono comunque molti i pericoli a cui potrebbe essere esposto il ddl Boschi. La Commissione Bilancio proseguirà l’esame del ddl di conversione del dl in materia economico-sociale. In commissione Finanze si svolgerà il seguito della discussione della risoluzione sulle “Misure a sostegno del credito in favore dei soggetti esercenti impianti fotovoltaici di produzione di energia”. La commissione Ambiente e la commissione Agricoltura si confronteranno sul disegno di legge del governo relativo al contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato. Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sarà audito dalle commissioni Ambiente ed Attività produttive sull’impatto della vicenda Volkswagen sulla filiera nazionale dell’automotive, sui consumatori e sull’ambiente. Audizione che sarà seguita da quella di Roberto Vavassori, presidente dell’Associazione nazionale filiera industria automobilistica (ANFIA). Il governo si presenterà in commissione Affari sociali per rispondere a un’interrogazione sui contratti tra l’Aifa e dei soggetti esterni e ad un quesito sugli indennizzi in favore dei soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie e da trasfusioni.
La “Giornata Parlamentare” è a cura del Centro Studi Parlamentari NOMOS