L’avvio dell’obbligo di Fattura Elettronica verso tutta la Pubblica Amministrazione, avvenuta in due tappe, il 6 giugno 2014 per la Pubblica Amministrazione Centrale e il 31 marzo 2015 per la Pubblica Amministrazione Locale, sta determinando una crescita elevata dei numeri e dei volumi sulla fattura elettronica.
Volendo realizzare un primo bilancio è possibile notare come, ad esempio, nel solo mese di luglio 2015 il Sistema di Interscambio, gestito da Sogei per conto dell’Agenzia delle Entrate, ha ricevuto correttamente 2.625.369 file di fatture elettroniche, il 92,52% sono stati inoltrati alle PA, il 7,24% scartati per errori o per impossibilità di recapito (dato che sta diminuendo mese per mese a dimostrazione del fatto che le imprese hanno sempre più esperienza e stanno diminuendo gli errori di invio al sistema e le PA si stanno rendendo sempre più raggiungibili). Il mese di agosto ha visto un naturale rallentamento dei volumi che tuttavia sono ammontati a 1.791.111 file fattura.
Il prossimo passo si auspica possa essere quello di un’adozione diffusa della fattura elettronica anche tra privati (mercato business-to-business), fungendo da volano per i processi di dematerializzazione e digitalizzazione dell’intero ciclo ordine, fatturazione e pagamento e per la digitalizzazione del Paese.
Tale obiettivo è assolutamente chiaro al Legislatore, tanto che lo scorso 18 agosto 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n.190 del 18/8/2015) il decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127 sulla Trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici (fatturazione elettronica).
In particolare il Decreto legislativo emanato in attuazione dell’articolo 9, comma 1, lettere d) e g), della legge 11 marzo 2014, n. 23, stabilisce degli incentivi per i soggetti che opteranno per la trasmissione telematica delle fatture o dei relativi dati e dei corrispettivi (eliminazione dell’obbligo di trasmettere lo spesometro e di effettuare le comunicazioni black list e tempi più rapidi per il rimborso Iva).
Il provvedimento è entrato in vigore il 2 settembre u.s. e stabilisce i seguenti termini:
- a decorrere dal 1° luglio 2016, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei contribuenti, gratuitamente, un servizio per la generazione, la trasmissione e la conservazione delle fatture elettroniche;
- a decorrere dal 1° gennaio 2017, il Ministero dell’economia e delle finanze mette a disposizione dei soggetti passivi dell’imposta sul valore aggiunto il Sistema di Interscambio.
Le principali novità, in seguito all’accoglimento delle osservazioni parlamentari, riguardano un maggior coinvolgimento delle associazioni di categoria nell’ambito di forum nazionali sulla fatturazione elettronica (avviati già da alcuni anni su impulso della Commissione Europea, come da suggerimento della stessa comunità italiana sulla base dell’esperienza del Consorzio CBI), nei processi per la definizione delle regole tecniche, delle modalità e dei termini per la trasmissione telematica delle fatture.
Si tratta di un passo importante, seppur complesso da attuare, che potrà portare ai risultati desiderati solo se si diffonderà sempre di più la “cultura del digitale” con la convinzione che la digitalizzazione sia un processo inevitabile per l’intero sistema economico.