Lo avevamo segnalato a metà agosto, quando assieme alla Cna Turismo avevamo raccolto dati e numeri circa un boom di presenze in Calabria. Ebbene, leggere oggi che quei numeri e quelle tendenze sono stati confermati fa piacere e conforta, soprattutto se la questione riguarda una regione in cui il turismo vale il 25% del Pil.
La buona notizia è che l’estate ha aiutato l’economia calabrese e alla fine, dopo avere temuto il peggio a causa del lockdown, delle confusioni generate da decreti regionali e dpcm vari e delle misure di prevenzione, anche gli operatori turistici possono tirare un respiro di sollievo per una stagione che sembrava compromessa e drammatica.
Certo, i dati parlano di presenze ben lontane dai numeri degli anni precedenti, ma questo era prevedibile; ciò che però ha sorpreso positivamente, è avere scoperto che la Calabria è stata la meta preferita da milioni di vacanzieri, soprattutto italiani.
La pubblicazione di settembre del bollettino dell’Enit e dell’Osservatorio nazionale del Turismo (il numero 8) è attesa da osservatori e operatori del settore come il principale strumento per comprendere, analizzare e riflettere su quanto accaduto sul versante turistico in Italia.
Dal bilancio emerge che il 41% degli italiani ha dovuto rinunciare alla vacanza estiva, ma il 59% della popolazione ha effettuato almeno un periodo fuori casa; il 42% ha trascorso un periodo di vacanza mentre il 17% è riuscito a concedersi due o più periodi fuori dalla propria residenza. In media le ferie sono durate 7 notti (il 34% dei soggiorni tra le 3 e le 6 notti, il 24% 1 o 2 notti, il 22% tra le 7 e le 10 notti e il 20% oltre 10 notti).
Gli italiani sono rimasti in patria nel 97% dei casi e la meta preferita è stata il mare (60%). La Calabria è stata scelta dal 5% degli italiani, piazzandosi a metà di una classifica che vede sul podio l’Emilia Romagna, la Sardegna, la Puglia e la Sicilia con il 9% delle preferenze.
14 Bandiere Blu nel 2020, 3 parchi nazionali, 780 km di costa bagnata da due mari (Ionio e Tirreno), attrazioni artistiche e culturali straordinarie, musei ricchi di collezioni uniche e reperti eccezionali (i Bronzi di Riace su tutti), beni materiali (duomo di Cosenza, foresta del Pollino) e immateriali (Varia di Palmi) patrimonio dell’Unesco: la Calabria, nell’estate del 2020 segnata dal Covid, ha fatto breccia nel cuore dei turisti per questi motivi e non solo.
Ha infatti saputo offrire le solite attrazioni unite alla sicurezza, salute e ricerca di relax. Tutto ciò di cui i vacanzieri avevano bisogno dopo un avvio di 2020 decisamente drammatico.
A concorrere a questo successo bisogna ricordare gli ottimi dati relativi alla limitata diffusione dei contagi in Calabria. Nel mese di agosto, infatti, mentre Sardegna e Puglia tremavano per l’impennata nei contagi, in Calabria i numeri sui positivi al Covid si sono mantenuti tra i più bassi d’Italia, merito di comportamenti attenti e rispetto delle regole da parte di tutti.
L’altro aspetto analizzato da Enit e riportato nel bollettino, è quello relativo alla scelta del mezzo con cui spostarsi. Gli italiani sembrano aver riscoperto la bellezza di percorrere in auto lunghi tratti di strada per raggiungere la meta delle proprie vacanze.
Per arrivare in Calabria, non ci si avventura più sulla vecchia A3-Salerno/Reggio Calabria: ora si viaggia sulla Autostrada Mediterranea, che quest’estate ha visto il completamento e l’apertura di quasi tutti i cantieri da parte dell’Anas, motivo che indubbiamente ha incoraggiato il viaggio in auto per chi si muove verso la punta dello Stivale.
L’altro mezzo preferito per gli spostamenti, secondo l’Enit, è stato il treno, e su tale tendenza ha inciso certamente l’attenzione di Trenitalia che ha intensificato i mezzi sulle tratte della costa tirrenica calabrese, nonché il nuovo collegamento di Italo Torino-Reggio Calabria.
Ad alimentare ancor più ottimismo sono, infine, i dati Enit relativi al desiderio di vacanza degli italiani che sembra volersi prolungare fino a dopo l’autunno.
Nel bollettino, infatti, si legge che il 57% degli italiani che andranno in vacanza dopo agosto sceglierà ancora il mare e il 29% preferirà soggiorni enogastronomici, e se a questo aggiungiamo che il 14% dei richiedenti il bonus vacanze (valido fino a Natale) non lo ha ancora speso, potremmo ben sperare che la Calabria reciti ancora per qualche mese la sua parte da protagonista nel settore turistico.
Infine, bisogna sottolineare il ruolo della politica regionale capace di gestire e governare la situazione, dimostrando coraggio e responsabilità, sia nella promozione del territorio sia, allo stesso tempo, nel tutelare la salute dei calabresi e dei vacanzieri.
Sinergia, collaborazione, capacità di dialogo tra le parti, comprensione e superamento delle difficoltà sono gli elementi che hanno contribuito a questo successo.
Si riparta da qui, per continuare a restare finalmente protagonisti e degni di attenzione per i tanti aspetti positivi, opportunità e attrazioni straordinarie che la Calabria è in grado di offrire.
*Direttore Eurispes Calabria