25 aprile 2022, il ritorno della paura

25 aprile 2022

25 aprile 2022 ancora si lotta per la libertà

Quest’anno il 25 aprile non è solo una ricorrenza che si presti a celebrazioni di rito. I momenti importanti della propria Storia per la verità non dovrebbero mai esporsi al rischio della retorica dei discorsi commemorativi.

Certi avvenimenti, specie se tragici e sanguinosi, sono sempre di monito per un popolo affinché non abbiano a ripetersi, quale che siano la lontananza temporale o l’evolversi degli avvenimenti successivi. Su tutti e in primo luogo, si colloca il momento centrale della nostra vita pubblica, la lotta di liberazione che portò alla sconfitta del fascismo e al ritorno alla libertà.

Ma accade che la distanza temporale, la sopravvenienza di altri eventi magari drammatici, come per esempio la pandemia, attenuino l’intensità del ricordo, lo rendano meno pressante. Il legame dei singoli con il passato tende inevitabilmente a sfilacciarsi, se cambiano le condizioni emotive e politiche che in qualche modo lo nutrono e sorreggono.

Torna il ricordo del passato

Oggi però il 25 aprile è reso drammatico dall’aggressione russa verso l’Ucraina perché si manifesta una correlazione inquietante tra la fase storica di 77 anni fa e quanto accade alle porte di casa in Europa. Non a caso si torna a parlare di “resistenza” per descrivere la lotta degli ucraini contro gli invasori. E spicca l’analogia tra le popolazioni di allora e quelle di oggi, entrambe vittime delle mire espansioniste ed oppressive delle dittature.

C’è una sovrapposizione di situazioni che riporta indietro l’orologio della Storia e nello stesso tempo ci proietta in un mondo di paure e angosce, quelle che le generazioni precedenti hanno provato sulla loro pelle, e che noi credevamo superate per sempre. Purtroppo non è così, e il mondo è davvero nuovamente in pericolo.

La pace non è più sicura

La tragedia che si consuma in Ucraina fa risuonare dentro di noi preoccupazioni antiche e persino ancestrali, che, nella speranza della rinascita e soprattutto nei decenni pace, apparivano ormai definitivamente accantonate. L’allarme risuona forte, la minaccia atomica prospettata da Putin con leggerezza sconsiderata, fa crollare le sicurezze coltivate in questo tempo, ci chiediamo cosa ci aspetti e non scorgiamo nulla di rassicurante.

Le immagini che ci giungono dal campo di battaglia ritraggono un’umanità offesa e oltraggiata, nella carne e nell’animo. Uomini, donne, bambini, che hanno perso la dignità, il luogo della memoria, la vita stessa.

Le paure che avvertiamo riguardano la sfera pubblica, la condizione di cittadini di un’Europa che scorgiamo fragile ed esposta ai venti più pericolosi. Ma è dentro ciascuno di noi che qualcosa si è rotto, riportandoci singolarmente indietro nel tempo, a quando abbiamo provato le nostre prime paure.

È come se si fosse verificato uno stordimento emotivo che ha messo in subbuglio tutto, facendo risuonare in noi condizioni di incertezza e ansia mai sopite veramente. Preoccupazioni e sgomenti che sempre ci hanno attraversato. Ricordiamo ancora le paure dell’infanzia. Sono emerse subito nella nostra vita e ci hanno accompagnato in tanti momenti dell’esistenza, diventando a volte una costante.

Non sempre sono state superate. L’incubo infantile che ancora ritorna nei sogni è per molti ritrovarsi da soli nella folla, senza la mano della mamma: a cui si aggiunge il terrore di non ritrovarla più, nonostante gli sforzi, e di rimanere senza i genitori ad affrontare le difficoltà.

Una nuova sensazione di smarrimento

La sensazione di smarrimento sarebbe diventata l’inquietudine di perdere i propri cari, di lasciare andare l’affetto che ci aveva consolato e sorretto così a lungo, un sentimento che è passato dall’infanzia all’età adulta. Certo è un momento che si presenta per chiunque ma che vorremmo allontanare il più possibile.

Tenere a bada il distacco e il trauma conseguente diventa il pensiero ricorrente con la crescita e l’età adulta, quando si manifestano le malattie e la vecchiaia, e davvero quell’istante inesorabile infine accade. Cerchiamo di farcene una ragione e vogliamo esorcizzare le paure. Attiviamo il sistema difensivo per sopravvivere e non farci travolgere. Magari pensiamo che possano essere utili, in fondo servono a renderci più forti, a prepararci a sostenere i pesi, persino ci scopriamo meglio attrezzati per attraversare i guadi pericolosi.

Non c’è stato solo il particolare ad allarmarci e renderci fragili. Più in generale abbiamo avvertito il pericolo che il mondo andasse alla deriva, ciascuno ha convissuto con le sensazioni che lo allarmavano di più. Anche scenari catastrofici: cambiamenti climatici, stravolgimenti sociali. Potrebbero trionfare l’egoismo e l’indifferenza, potremmo noi trovarci in un contesto indifferente e ostile.

Recuperare la forza di resistere al sopruso

Il mondo capovolto di oggi ha sovvertito la fiducia di risorgere a nuova vita dalle ceneri della seconda guerra globale, facendoci ripiombare in quell’incubo di paure che ci aveva angosciato per lungo tempo.

Eppure la Storia è stata riscritta quando si è diffusa l’esortazione che ha sorpreso il mondo: «Non abbiate paura». È curioso che oggi, tra i tanti preoccupati per sé stessi e titubanti sul da farsi, pochi ripetano quelle parole di speranza contro ogni speranza, le uniche capaci di smuovere e sovvertire il mondo senza usare la forza.

Eppure è proprio questo di cui oggi avremmo un terribile bisogno, la non-paura, la forza autentica di ogni «resistenza» al sopruso, alla brutalità, all’inganno. La stessa di 77 anni fa, la medesima di oggi in Ucraina. Non è saccenteria, né avventatezza, solo la serena coscienza di stare al proprio posto.

 

Leggi anche

 

Ultime notizie
longevità
Salute

Dieta e longevità, due fattori chiave per la salute: intervista con il Prof. Valter Longo

La longevità è un fattore non solo di benessere ma in grado di alleggerire il Sistema Sanitario da costi legati al trattamento dei pazienti con malattie croniche: il suo studio sarà la chiave per vivere più a lungo e in salute, come spiega il Prof. Valter Longo.
di Antonio Alizzi
longevità
mobile war
Informazione

Nell’epoca della “mobile war” non sappiamo più chi comanda: intervista a Michele Mezza

Michele Mezza è autore di “Connessi a morte”, un saggio sulla mobile war che decide l’esito dei conflitti in atto tramite l’utilizzo di dati e informazioni contro il nemico. Una strategia che porta anche il giornalismo e l’informazione sul piano della sicurezza nazionale.
di Massimiliano Cannata
mobile war
emigrazione
Società

Emigrazione degli italiani, quasi uno su dieci è residente all’estero

Emigrazione italiana oggi: quasi un italiano su dieci è iscritto all’Aire, molti sono discendenti di italiani emigrati nel passato, mentre altri cercano fuori lavoro e opportunità. Chi emigra oggi è giovane e qualificato.
di Roberta Rega
emigrazione
migrante
Immigrazione

Migrazioni: un potenziale inespresso per l’economia nazionale

Nel 2023 i paesi OCSE hanno accolto oltre 6,5 milioni di nuovi immigrati permanenti, un dato che evidenzia i cambiamenti economici e sociali in atto e che si associa al fenomeno dell’imprenditoria migrante che in in Italia coinvolge il 13,7% dei lavoratori stranieri.
di Mariarosaria Zamboi
migrante
meme
Società

L’irresistibile ascesa dei meme: quando l’ironia diventa linguaggio globale

I meme condensano concetti articolati in un singolo fotogramma, e dall’intrattenimento puro sono diventati mezzi di diffusione per idee politiche e strategie di marketing. La loro viralità li classifica come strumento condiviso di comunicazione di una generazione digitale senza frontiere.
di Mariarosaria Zamboi
meme
maghi
Società

Maghi e cartomanti: che cosa spinge gli italiani a ricorrere alla magia?

Maghi, medium, cartomanti: il bisogno di rassicurazione e il senso di incertezza hanno spinto il 15,9% degli italiani a ricorrervi almeno una volta, più di un terzo di essi spendendo anche cifre importanti per un consulto, come riportato dall’indagine Eurispes.
di Angela Fiore
maghi
alimentazione
Food

Alimentazione “senza”, sempre più italiani rinunciano a zucchero, lattosio e glutine

Come cambia l’alimentazione degli italiani: secondo i dati del Rapporto Italia 2024 sempre più alta la percentuale di italiani che comprano prodotti senza zucchero e glutine, anche in assenza di intolleranze, insieme a mix di semi e frutta secca e integratori proteici.
di redazione
alimentazione
trap
Società

Chi ha paura della musica trap?

La musica trap è sempre più in voga tra i giovani, anche in Italia. Mentre nei testi trap pullulano violenza e sessismo, ci si chiede se non sia una rappresentazione della violenza già esistente nella società e non una sua istigazione.
di Giuseppe Pulina
trap
scuola italiana
Intervista

Una Scuola italiana a due velocità, fatta di eccellenze e divari: intervista al Prof. Salvatore Natoli

La scuola italiana è stata spesso gestita con un approccio emergenziale e mai strutturale, senza una visione lungo termine e con ministri scelti secondo logiche politiche. Il Prof. Salvatore Natoli, già docente di Filosofia Teoretica all’Università Milano Bicocca, interviene sul tema dell’istruzione nel nostro Paese.
di redazione
scuola italiana
donne
Donne

Violenza contro le donne in Italia, 6 su 10 avvengono tra le mura domestiche

La violenza contro le donne è una emergenza a tutti gli effetti, che si manifesta soprattutto in àmbito familiare e attraverso i cosiddetti reati sentinella. Il femminicidio è solo una manifestazione di un problema diffuso che richiede educazione al rispetto e attenzione da parte delle istituzioni.
di Raffaella Saso*
donne