World backup day, perché è così importante archiviare i nostri file in sicurezza

backup

Il backup dei dati è un argomento che oramai riguarda chiunque abbia l’occasione di maneggiare un pc, non solo per lavoro, poiché affidiamo a tali supporti, troppo spesso, testimonianze e ricordi di una vita personale oltre che lavorativa. Batticuore e sudori freddi sono le sensazioni più comuni che si possono provare nel momento in cui non è più possibile recuperare i propri file. Questa tematica assume ancora più rilevanza oggi in occasione del World Backup Day, la giornata mondiale dedicata all’attenzione verso la corretta duplicazione dei dati in un luogo sicuro ed esterno. Il momento storico è più che mai calzante considerate le crescenti minacce informatiche nei confronti delle aziende, ormai all’ordine del giorno: i sistemi produttivi devono affrontare nuove e sempre più ardue sfide per proteggere l’integrità dei dati dagli attacchi esterni.

Backup e cybersecurity, l’interazione umana responsabile dell’85% delle violazioni

Sebbene il cybercrimine stia utilizzando tecnologie sempre più avanzate, è il fattore umano l’elemento di rischio maggiore per le imprese: secondo il Verizon Data Breach Incident Report, che ha analizzato quasi 80mila incidenti informatici avvenuti in 88 nazioni, l’interazione umana risulta responsabile in oltre l’85% delle violazioni. Si tratta di violazioni avvenute a seguito di mail di phishing a cui si è data una risposta, password facilmente intuibili, uso improprio dei privilegi del sistema informatico della rete aziendale o semplici errori che hanno portato ad infezioni da malware. In tutti i casi descritti è l’elemento umano a spalancare la porta ai cybercriminali. Ma non è tutto: un recente sondaggio di Apricorn ha evidenziato come il 50% degli intervistati abbia subito una perdita di dati a causa del mancato backup o di una duplicazione non riuscita, mentre oltre il 60% ha dichiarato di non essere tenuto a svolgere un ruolo attivo nel backup dei database aziendali. Si tratta di numeri preoccupanti se si mettono in relazione alla grande quantità di dati che nell’ultimo periodo si è spostata dalle reti aziendali a quelle domestiche con l’adozione sempre più massiva dello smart working.

Data loss e data leak, perdita dei dati o trasferimento non autorizzato di informazioni riservate

«Ci sono due temi cruciali che s’intrecciano quando parliamo di backup per la corretta gestione dei dati personali e sensibili: “data loss” e “data leak”» afferma Jacopo Tenconi, GDPR Specialist di Primeur Group, multinazionale italiana leader nei servizi di data integration e data protection. «Da un lato, infatti, le aziende devono prevenire il data loss facendo il backup dei loro dati in modo tale da poterli recuperare quando vengono accidentalmente o illegalmente cancellati. Spesso, però, gli ambienti di backup sono gestiti in maniera meno accurata rispetto a quelli di produzione: è proprio in questi casi che le aziende si espongono a maggiori rischi. Quindi al fine di prevenire gli eventi di data loss, ossia la perdita di informazioni sensibili, le aziende si espongono a rilevanti rischi di data leak, ovvero il trasferimento non autorizzato di informazioni riservate».

Le imprese accelerano sui servizi cloud, ma essi causano il 39% delle violazioni

Nello scenario post pandemico le aziende hanno dovuto trovare un modo per proteggere i loro dati quando la maggior parte dei propri dipendenti si è trovata improvvisamente a lavorare forzatamente da casa con l’adozione dello smart working. Per questo le organizzazioni hanno aumentato gli investimenti: il mercato del backup e dei software di ripristino sta crescendo annualmente del 10% e arriverà a 9,8 miliardi di dollari nel 2027, con un incremento del +78% rispetto ai 5,5 del 2021. Tra i più richiesti c’è una forte accelerazione verso i servizi cloud, dove le aziende hanno migrato una parte dei loro dati. Ma lo studio di Verizon ha messo in evidenza come gli attacchi alle applicazioni web, come l’accesso al cloud aziendale, rappresentino il 39% di tutte le violazioni e ha messo in primo piano anche le modalità con cui cybercriminali stanno cercando di approfittare delle vulnerabilità umane e sfruttare una maggiore dipendenza dalle infrastrutture digitali. È interessante notare come 2 delle 3 principali cause di data loss si riferiscano a problemi con il sistema di backup: secondo il recente report di IDC Research “The State of Data Protection and Disaster Recovery”, il motivo principale relazionato alla perdita dei dati da parte delle aziende è attribuito all’intervallo di tempo tra i backup, che per la maggior parte delle organizzazioni rimane di 24 ore (61%). I sistemi di backup e ripristino, inoltre, non sempre sono affidabili: il 45% degli intervistati, infatti, non è riuscito a recuperare i dati che erano andati persi. Secondo Jacopo Tenconi ci sono una serie di buone norme che le aziende dovrebbero seguire per evitare episodi di data leak; in primis, identificare la presenza di dati personali e/o sensibili all’interno dei backup e andare ad effettuare una cifratura di questi ultimi. Risulta importante fare dei backup geodistribuiti per evitare che la perdita di dati possa essere irrimediabilmente compromessa da catastrofi naturali o eventi socio-politici. Un’altra strategia è quella di operare backup incrementali in maniera da poter risalire alla storia delle modifiche; quest’ultimo accorgimento implica un’ottima gestione dello storage dei dati di backup che risulta più complessa rispetto a quelli di produzione.

Sistemi di ripristino, il 45% degli intervistati non è riuscito a recuperare i dati persi

A proposito di data leak, secondo il report di IDC Research, per il 56% degli intervistati la causa della perdita di dati è stata una corruzione dell’ambiente di salvataggio dovuta a malware e ransomware, minacce sempre più in crescita. Secondo il report di Verizon, l’incidenza degli attacchi di phishing nelle violazioni dei dati è aumentata dell’11% rispetto all’anno precedente; salgono anche gli attacchi ransomware del 6% e quelli di social engineering del 13%. Rimangono stabili, invece, gli attacchi malware anche se nel 30% di questi casi è il dipendente stesso ad installare il programma dannoso sul pc aziendale. Le credenziali di accesso rimangono la tipologia di dati più ambita dai criminali informatici nel 61% dei casi: attraverso l’hacking di user e password, infatti, i pirati informatici hanno accesso a informazioni sensibili da poter rubare. Il furto di dati personali corrisponde al 40% dei casi totali e hanno un grande valore in quanto possono essere venduti sul dark web o utilizzati in altre frodi. Seguono per mole di frodi i dati medici, bancari ed infine i dati interni all’organizzazione con percentuali intorno al 10%.

I 10 consigli degli esperti per prevenire e affrontare i data breach

Gli esperti di Primeur Group hanno stilato un vademecum in 10 punti per la perfetta strategia di backup. 1) Identificare la presenza di dati all’interno delle singole fonti e, successivamente, effettuare la cifratura e il mascheramento degli stessi per renderli incomprensibili. 2) Utilizzare backup geodistribuiti con l’obiettivo di evitare la perdita di dati a causa di catastrofi naturali e non. 3) Creare backup in aree militarizzate: in questo modo risulta più facile e sicuro effettuare azioni mirate e precise senza correre il rischio di essere rintracciati da eventuali minacce. 4) Effettuare backup incrementali: in questo modo è possibile risalire alla storia delle modifiche e gestire in maniera ottimale lo storage dei dati di backup. 5) Predisporre che le macchine di backup accedano ai dati di produzione e non viceversa. 6) Elaborare un adeguato disaster recovery, ovvero un piano di misure tecnologiche atte a ripristinare sistemi e infrastrutture necessarie all’erogazione di business services per le imprese. 7) Tenere in considerazione il fattore ridondanza: i backup singoli non sono infallibili, dunque si possono utilizzare diversi fornitori di cloud. 8) Crittografare i singoli backup: questa azione mirata riduce al minimo possibili episodi di hackeraggio di dati e sistemi, garantendo così massima protezione. 9) Seguire la regola del 3-2-1: al giorno d’oggi è necessario avere almeno tre copie dei dati, mantenere il loro backup su due diversi tipi di archiviazione, di cui una fuori sede. 10) Conservare i dati nel rispetto delle normative vigenti: aziende e professionisti sono chiamati a confrontarsi con i provider per capire i passaggi utili ad ottenere la conformità desiderata.

Leggi anche

Ultime notizie
corse
Intervista

L’insularità possibile: il caso Corsica. Intervista a Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell’Assemblea corsa

La Corsica è uno dei modelli europei in merito all’insularità e alle iniziative intraprese per favorire la coesione territoriale e l’autonomia fiscale necessaria per l’economia corsa, dinamica ma gravata da una “crescita depauperante”. Ne parliamo con l’Onorevole Marie-Antoinette Maupertuis, economista e Presidente dell’Assemblea della Corsica.
di Daniela Pappadà
corse
corse
Osservatori

Insularité possible: le cas de la Corse. Entretien avec Marie-Antoinette Maupertuis, Présidente de l’Assemblée de Corse

Insularité possible: entretien avec l’Honorable Marie-Antoniette Maupertuis, Presidente de l’Assemblee de Corse.
di Daniela Pappadà
corse
intelligenza
Intervista

Intelligenza artificiale e regole: serve un impegno dell’Unione sui diritti sostanziali

Intelligenza artificiale e diritto, ne parliamo con Giusella Finocchiaro, Professoressa ordinaria di diritto privato e diritto di Internet all’Università di Bologna. Per non cadere in un rischioso processo di “burocratizzazione digitale” bisogna partire da elementi culturali prima che giuridici, senza perdere di vista i princìpi.
di Massimiliano Cannata
intelligenza
Sicurezza

Tecnologia, sicurezza e istruzione: intervista a Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

La tecnologia è entrata di forza nella scuola grazie alla DAD, che in pandemia ha permesso a milioni di studenti di seguire le lezioni da casa. Bisogna continuare su questa strada e sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia in àmbito scolastico e formativo secondo la dott.ssa Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
di Massimiliano Cannata
scuole italiane
Immigrazione

Scuola e cittadini italiani di domani

La questione della presenza degli stranieri nelle scuole implica un’ambivalenza di obiettivi: migliorare la qualità dell’istruzione a prescindere dalla discendenza, oppure comprimere il diritto costituzionale all’apprendimento. La scuola deve avere una funzione di istruzione e integrazione sociale.
di Angelo Perrone*
scuole italiane
insularità
Intervista

Insularità e perifericità: costi e correttivi nell’intervista al Prof. Francesco Pigliaru

L’insularità si lega spesso all’idea di una compensazione economica, ma bisogna distinguere tra condizioni di prima e seconda natura legate all’insularità, come spiega il Prof. Francesco Pigliaru nell’intervista dedicata al tema delle isole e della continuità territoriale.
di redazione
insularità
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità
medici
Sanità

Sanità a rischio, pesa la carenza di medici e l’assenza di chirurghi

Sanità a rischio: dalla carenza di medici all’assenza di chirurghi. Questo sarà il prossimo futuro senza una programmazione “a monte”, e l’aumento dei posti in Scuola di Specializzazione non è sufficiente a risolvere la carenza di personale medico.
di ROCCO LEGGIERI*
medici
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Diritto

L’algoritmo d’oro e la torre di Babele

“L’algoritmo d’oro e la torre di Babele” di Caterina e Giovanni Maria Flick è un saggio sugli effetti della tecnologia sulla nostra civiltà, con un invito alla conservazione dell’umano e alla sua conciliazione con il progresso tecnologico.
di Ilaria tirelli
l'algoritmo d'oro e la torre di babele
Istruzione

Scuola, più fondi e voglia di futuro: intervista a Ivana Calabrese

Nell’àmbito del Secondo Rapporto su Scuola e Università dell’Eurispes, dialoghiamo con Ivana Calabrese di Ashoka sul tema dell’Istruzione in Italia, ma innanzitutto sul futuro di una istituzione che passa attraverso docenti capaci e fondi per l’innovazione.
di Massimiliano Cannata