Fiducia: incrocio pericoloso

I Tg di giovedì 30 aprile – Non c’è solo la forzatura delle 3 fiducie e l’incognita del”dopo” in un panorama politico esacerbato. Per Renzi nelle stesse ore giungono segnali d’allarme dall’economia, con i dati della disoccupazione di marzo, e dai conti pubblici, con la sentenza della Corte che dichiara incostituzionali quasi 5 miliardi di euro risparmiati dall’Inps con la manovra d’emergenza del duo Monti-Fornero grazie al mancato adeguamento delle pensioni sopra 3 volte il minimo. 5 miliardi da recuperare non derivano da una “colpa” di Renzi, così come i colpi di coda della crisi che “vede” numeri migliori su pil ed esportazioni ma il lavoro che continua a latitare, non sono addebitabili a responsabilità dell’attuale governo. Ma l’incrocio tra le difficoltà di navigazione verso la ripresa e la turbolenza politica dentro e fuori il Pd risulta alquanto pericoloso. I Tg, che pure segnalano le negative notizie di giornata e ribadiscono il calor bianco della politica, non colgono questo nesso. Da ciò discendono cronache alquanto slegate che saltano di palo in frasca. Quasi tutti privilegiano per l’apertura la celebrazione della partenza dell’Expo. I Tg Rai in chiave istituzionale e con toni ottimistici, mentre quelli Mediaset evidenziano i rischi per ordine pubblico. Tg3 presenta in proposito un bel servizio che mostra gli studenti anti Expo che scacciano i violenti dal corteo. TgLa7 apre, invece, sulla “vendetta” dei pensionati contro la Fornero. Per tutti i dati sull’aumento della disoccupazione, viatico amaro per la celebrazione del Primo Maggio.
Per la politica le due fiducie votate in giornata, quella con l’Aula affollata e quella che ha visto le opposizioni non partecipare al voto, vengono raccontate ma non spiegate più di tanto. Quello che potrà poi accadere lunedì notte per la votazione finale rimane un’incognita. Solo TgLa7 e Tg2 spiegano che con ogni probabilità le opposizioni non chiederanno il voto segreto per l’ultimo atto dell’Italicum per non rischiare di veder crescere i voti per il governo. Per avere qualche lume sulla riorganizzazione delle truppe sgominate dalla fiducia, l’unica fonte sono i siti dei quotidiani d’informazione.
Il Nepal è sempre molto presente, e finalmente le immagini proposte non sono solo quelle dei circuiti internazionali.
A Tg4 ci hanno preso gusto. La guerriglia a Baltimora (che ritorna anche sui Tg Rai) fa produrre al direttore Mario Giordano un editoriale che inneggia ancora una volta (come 2 giorni fa aveva fatto Feltri) alla mamma che schiaffeggia il figlio violento. L’interrogativo è decisivo: perché non fanno lo stesso le mamme italiane?
Nel giorno dell’addio alla direzione de Il Corriere, le dure parole utilizzate da De Bortoli sulla recente e meno recente classe politica del Paese e, in particolar modo su Renzi, “maleducato di talento”, sono commentate da Tg5 e TgLa7.
Segnaliamo infine la decisione di Tg2 di chiudere l’edizione serale con un riassunto di un minuto delle principali notizie: i titoli di coda che,in una logica di servizio, non sono affatto una brutta idea.

Dati auditel dei TG di mercoledì 29 aprile 2015
Tg1 – ore 13:30 3.777.000, 22,74% ore 20:00 5.649.000, 24,42%.
Tg2 – ore 13:00 2.656.000, 17,26% ore 20:30 2.058.000, 8,00%.
Tg3 – ore 14:30 1.548.000, 10,32% ore 19:00 1.603.000, 10,04%.
Tg5 – ore 13:00 3.212.000, 20,69% ore 20:00 4.266.000, 18,17%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.835.000, 14,70% ore 18:30 673.000, 5,41%.
Tg4 – ore 11:30 478.000, 7,05% ore 18:55 646.000, 4,25%.
Tg La7 – ore 13:30 673.000, 4,04% ore 20:00 1.234.000, 5,30%.

Fonte:www.tvblog.it

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