Il progetto avrà una visibilità nazionale e internazionale: dopo il Complesso di Vicolo Valdina, proseguirà in altre città italiane e all’estero in Francia, Irlanda e Russia.
Il progetto è realizzato con la collaborazione della Fondazione Opera Campana dei Caduti, Colle di Miravalle, Rai Cultura e Rai Teche (documenti video), Mondadori Italia – Mondadori France, Fondazione il Vittoriale degli Italiani, Società Dante Alighieri, Eurispes, Fondazione Hermitage Italia.
Il progetto è affidato alla curatela scientifica di Cecilia Dau Novelli, professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Cagliari, e di Giovanni Sabbatucci, già professore ordinario di Storia Contemporanea all’Università La Sapienza di Roma, che evidenzieranno sia le ragioni di questo allestimento sia il percorso espositivo, che è invece curato da Nicoletta Di Benedetto giornalista e esperta di archivi.
La mostra è accompagnata da un Catalogo che oltre ad illustrare gli oggetti in esposizione e investigare sull’evoluzione come uomo e come intellettuale di Melograni, si avvale dei preziosi contributi di Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica, Franco Marini, presidente del Comitato per gli anniversari di interesse nazionale, Stefania Giannini, ministro della Pubblica Istruzione, gli storici Cecilia Dau Novelli e Giovanni Sabbatucci, Riccardo Muti, Marco Roncalli, Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, Roberto Olla, Pupi Avati, Cesare De Seta, Luciano Violante, presidente della Fondazione Italiadecide, Pierluigi Vercesi direttore 7 Corriere della Sera e di Pietro Cociancich.
La mostra a Roma, presso il Complesso di Vicolo Valdina della Camera dei deputati, sarà inaugurata il 5 novembre; seguirà una tavola rotonda dal titolo La Guerra di Piero, come si scrive un libro di storia con gli studenti del liceo Tasso di Roma, di cui fu alunno anche Melograni.
Il percorso espositivo della mostra si sviluppa attraverso carteggi, libri, manifesti, documenti inediti, cartoline dal fronte, diari di guerra, foto dei soldati, carte topografiche con l’avanzamento del fronte tra l’Italia e l’Impero Austriaco, veline con le indicazioni per i disertori, medagliere, un proiettile che aveva ferito il padre di Melograni, cartoline dei sacrari, opuscolo con traduzione in italiano del messaggio del 2 aprile 1917 al Congresso USA del presidente Woodrow Wilson, fogli di giornale con La lettera del fante di Archibaldo Della Daga, disegni di Giorgio de Chirico del 1918. Materiale audiovisivo. Inoltre alcune lettere autografe che documentano la corrispondenza tra determinati personaggi citati nel libro e D’Annunzio (prestito Vittoriale degli Italiani).
Ed è proprio attraverso alcune figure notevoli tra le molte citate nel libro, che ci permetteranno di comprendere il lavoro storiografico affrontato da Piero Melograni, per descrivere l’evoluzione politica dell’Italia e dell’Europa del XX secolo partendo dalla Prima Guerra Mondiale.
Questo lavoro nasce, come affermato dal professor Piero Melograni nell’introduzione del libro – dal desiderio di precisare i sentimenti, i problemi, le trasformazioni della società italiana dal maggio 1915 fino alla vittoria nel novembre 1918. Il Progetto affronta tutti gli aspetti del primo conflitto mondiale con particolare attenzione al morale dei soldati, alla vita quotidiana, ai cappellani militari, ai volontari, all’inverno, alle donne, al fronte interno, alle proteste, al Paese reale, alla propaganda e alle biblioteche dei soldati.
La mostra sarà visitabile dal 6 novembre con accesso da Piazza di Campo Marzio, 42 – dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 (esclusi sabato e domenica).
Per Informazioni: Archivio storico Pietro Melograni