I nostalgici del complotto

I Tg di martedì 23 febbraio – La pubblicazione dei nuovi file di Wikileaks da parte de La Repubblica, con al centro le intercettazioni fraudolente della Agenzia per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti nei confronti di Berlusconi e di suoi importanti collaboratori dal 2008 al 2011, conquista l’apertura su TgLa7 e sulle testate Mediaset. Tutti si inalberano, giustamente, per la menomazione dell’indipendenza nazionale da parte dello storico alleato, ma su Mediaset prevale, oltre all’offesa dell’onor patrio, la denuncia del “complotto” ai danni del governo Berlusconi. Le prime risposte di Palazzo Chigi, con la convocazione dell’ambasciatore Usa, appaiono sufficienti, ma Forza Italia ritorna sul tema della commissione d’inchiesta. Su Rai e La7 si ricorda che tra gli intercettati si annoverano in pratica tutti i maggiori leader europei, Merkel in testa, ma per Cologno Monzese la NSA aveva un unico obbiettivo: sloggiare Berlusconi da Palazzo Chigi. Chi scrive si è più volte espresso sul “complotto”, affermando che dalla lettura lo scorso anno del best seller di Friedman non aveva ricavato nulla, e che lo scoop era inesistente. L’impressione è la stessa di fronte ai file wikileaks: nulla di nuovo, e nessun collegamento con la caduta di Berlusconi, motivata dal sentire comunemente diffuso nelle cancellerie europee, da Bruxelles, nei mercati finanziari, dai conti pubblici devastati e, infine, dal residuo amor proprio degli italiani. Solo Mentana collega la sentenza europea che condanna l’Italia per la vicenda Abu Omar a quella attuale che riguarda l’assassinio di Regeni: l’opacità dell’Egitto che ripropone l’omertà italiana con l’apposizione del segreto di stato.

Unioni civili. Renzi dichiara che “perseverare con i grillini è diabolico”, e così tenta di blindare l’accordo di maggioranza senza la stepchild adoption. Apertura per Tg1 e Tg3, secondo titolo per Tg2, Tg5. Su Tg3 ampio spazio all’insoddisfazione delle associazioni arcobaleno.

L’imminente tregua in Siria incontra l’ottimismo di Tg1. Il coinvolgimento italiano attraverso la base di Sigonella, che ieri era emerso ufficiosamente, è stato ufficializzato oggi dalle dichiarazioni di Pinotti e Gentiloni, ampiamente ripresi. Titoli per Tg1, Tg2 e Tg La7. Sempre in relazione alla Libia, su Tg1, Tg4 e Tg5 si parla delle contestazioni al Professor Panebianco all’Università di Bologna per i suoi articoli sul Corriere che ipotizzano un intervento diretto dell’Italia.

Il possibile rinvio a giudizio dell’ex sindaco Marino per la vicenda degli scontrini ha grande spazio su La7, insieme alla notizia dell’avvenuta scelta del candidato Cinque Stelle per Roma (ripreso anche da Tg1 e Tg2). I mal di pancia del centrodestra intorno alla candidatura di Bertolaso, non cercateli su Mediaset: sarebbe inutile.

Doveroso e ampio su diverse testate lo spazio ai funerali laici di Umberto Eco. Titolo per tutti.

Chiudiamo segnalando l’interessante approfondimento di Tg2 sugli esoscheletri. Non stiamo parlando di fantascienza o di film hollywoodiani, ma dei grandi processi della scienza medica applicata per il recupero funzionale dei portatori di handicap.

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