Proposta Eurispes: “Italia, alleati con i Paesi Brics”

L’Italia e i BRICS: quale raccordo costruire? Cioè, come rapportarsi a questo importante coordinamento internazionale tra Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica che opera ormai da un decennio? La domanda può sembrare quasi assurda, fuori luogo e tempo rispetto all’attuale quadro degli impegni di politica estera del nostro Paese. Eppure, ad una analisi attenta emergono elementi tali che dovrebbero indurre i responsabili delle decisioni pubbliche e molti operatori privati a porre in agenda anche questo nuovo compito: comprendere bene le strategie dei BRICS e provare a costruire un possibile raccordo individuando quantomeno degli àmbiti specifici di collaborazione.

Due gli elementi essenziali da cui muovono il ragionamento e la valutazione che il Laboratorio sui BRICS di Eurispes sta svolgendo ormai da tempo. Prima considerazione: i BRICS celebreranno a Johannesburg, con il prossimo vertice in programma dal 25 al 27 luglio 2018, un primo decennio di attività. Contro ogni previsione, diffusa anche tra molti autorevoli esperti ed analisti, il coordinamento dei BRICS non si è dissolto ma, al contrario, si è rafforzato con gli anni diventando un soggetto attivo del nuovo sistema multipolare internazionale, con proprie strategie di sviluppo, sistema di interessi, strutture finanziarie, capacità di raccogliere consenso e sollecitare adesioni in diverse aree del mondo. Attardarsi a prenderne atto rischia di diventare un grande errore politico ed economico.

Seconda considerazione: tutti gli Stati membri del coordinamento BRICS sono particolarmente attivi, soprattutto in termini di penetrazione e competizione economica, in due aree importanti per l’Italia: il Mediterraneo, innanzitutto, e l’Africa. Il Rapporto presentato dal nostro Ministero degli Affari Esteri in occasione dei Dialoghi Mediterranei MED 2017, riconosce apertamente che l’area mediterranea vive attualmente un grande paradosso: da un lato, infatti, si presenta come un’area molto “frammentata”, per le note vicende politiche, ma, dall’altro, come un’area sempre più “interconnessa” ai grandi processi dello sviluppo globale; nei quali gli attori principali, i veri decisori, ad esempio, dei principali investimenti, sono sempre meno quelli tradizionali europei e sempre più quelli extra europei. Tra questi i BRICS.

Un commento dell’ex Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, confermava questa valutazione e sosteneva che ormai il Mediterraneo non era più un mare “nostro”, ma di altri, con centri decisionali ben lontani da quest’area. D’altro canto, in Africa, con la nuova strategia “BRICS Plus” elaborata nel 2017, i BRICS si apprestano ad intervenire in modo coordinato sui principali asset economici del continente. Per l’Italia, e per l’Europa, tutto ciò è destinato ad avere pesanti conseguenze negative. Ne sanno qualcosa, ad esempio, i porti del Sud, che perdono ogni confronto con il Pireo o con i porti dell’Algeria e del Marocco; o i piani di sviluppo per il rilancio del Meridione che trovano forti ostacoli nel moltiplicarsi delle zone economiche speciali e degli accordi partenariato strategico tra gli Stati BRICS e quelli africani della sponda Sud del Mediterraneo.

In sostanza, tutto questo per dire che l’Italia ha un interesse obiettivo economico, prima ancora che politico, a promuovere una iniziativa di raccordo con i BRICS, da estendere eventualmente anche a livello europeo. Da qui la proposta maturata tra gli esperti del Laboratori di Eurispes nel 6° incontro del 12 giugno 2018: è urgente costruire una occasione, un tavolo di lavoro, una proposta organica da sottoporre alla valutazione del coordinamento dei BRICS per individuare una iniziativa da promuovere in comune, nell’area mediterranea o nel continente africano. Sarebbe un segno di attenzione e di svolta di grande valore per tutti. Per l’Italia, un modo per inserirsi nel quadro di opportunità che i BRICS stanno costruendo, e per gli stessi BRICS un importante riconoscimento del ruolo che comunque sono riusciti a costruirsi a livello mondiale. È un modello di collegamento e di coordinamento che alcuni esperti hanno definito del “5+1”, una espressione valida ed efficace.

Ultime notizie
Lavoro

La “mobilità circolare” dei giovani nell’area mediterranea

I giovani protagonisti del cambiamento Lo spazio Mediterraneo è un bene comune (“common good”) che appartiene a tutti gli Stati della UE ed...
di Avv. Angelo Caliendo*
Osservatorio sulla PA

Equo compenso o tariffazione?

Se solo il Codice dei Contratti fosse stato promulgato il 1° luglio 2023 (data della sua entrata in vigore) oggi non dovremmo affrontare questa spinosa questione, circa la portata e le modalità applicative della legge n. 49 del 21 aprile 2023 che ha introdotto “l’equo compenso” per i professionisti. Disposizione che di fatto modifica i criteri di aggiudicazione previsti nel Codice degli Appalti, vincolando il prezzo dei servizi professionali, o almeno così sembrerebbe.
di redazione
Intervista

Insularità, PNRR, fondi europei: il caso Sicilia

A più di un anno dall’introduzione nella nostra Costituzioni del principio di Insularità sono corrisposte politiche di sostegno e finanziamento delle attività necessarie a realizzare tale principio? Qual è l’incidenza dei fondi europei sulle attuali politiche di rigenerazione urbana e di sviluppo delle isole? Ne abbiamo parlato con chi ogni giorno deve confrontarsi con la gestione di una realtà complessa come quella della città di Catania: l’ingegner Biagio Bisignani, Direttore URB@MET.
di redazione
corse
Intervista

L’insularità possibile: il caso Corsica. Intervista a Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell’Assemblea corsa

La Corsica è uno dei modelli europei in merito all’insularità e alle iniziative intraprese per favorire la coesione territoriale e l’autonomia fiscale necessaria per l’economia corsa, dinamica ma gravata da una “crescita depauperante”. Ne parliamo con l’Onorevole Marie-Antoinette Maupertuis, economista e Presidente dell’Assemblea della Corsica.
di Daniela Pappadà
corse
corse
Osservatori

Insularité possible: le cas de la Corse. Entretien avec Marie-Antoinette Maupertuis, Présidente de l’Assemblée de Corse

Insularité possible: entretien avec l’Honorable Marie-Antoniette Maupertuis, Presidente de l’Assemblee de Corse.
di Daniela Pappadà
corse
intelligenza
Intervista

Intelligenza artificiale e regole: serve un impegno dell’Unione sui diritti sostanziali

Intelligenza artificiale e diritto, ne parliamo con Giusella Finocchiaro, Professoressa ordinaria di diritto privato e diritto di Internet all’Università di Bologna. Per non cadere in un rischioso processo di “burocratizzazione digitale” bisogna partire da elementi culturali prima che giuridici, senza perdere di vista i princìpi.
di Massimiliano Cannata
intelligenza
Sicurezza

Tecnologia, sicurezza e istruzione: intervista a Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

La tecnologia è entrata di forza nella scuola grazie alla DAD, che in pandemia ha permesso a milioni di studenti di seguire le lezioni da casa. Bisogna continuare su questa strada e sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia in àmbito scolastico e formativo secondo la dott.ssa Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
di Massimiliano Cannata
scuole italiane
Immigrazione

Scuola e cittadini italiani di domani

La questione della presenza degli stranieri nelle scuole implica un’ambivalenza di obiettivi: migliorare la qualità dell’istruzione a prescindere dalla discendenza, oppure comprimere il diritto costituzionale all’apprendimento. La scuola deve avere una funzione di istruzione e integrazione sociale.
di Angelo Perrone*
scuole italiane
insularità
Intervista

Insularità e perifericità: costi e correttivi nell’intervista al Prof. Francesco Pigliaru

L’insularità si lega spesso all’idea di una compensazione economica, ma bisogna distinguere tra condizioni di prima e seconda natura legate all’insularità, come spiega il Prof. Francesco Pigliaru nell’intervista dedicata al tema delle isole e della continuità territoriale.
di redazione
insularità
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità