Romeo (Lega): «La difesa deve essere legittima sempre»

Quel 56,2 per cento di italiani che, secondo l’ultimo Rapporto Italia dell’Eurispes, sparerebbe al ladro trovato di notte in casa, è la prova, secondo la Lega, che la proposta di legge appena presentata, la quale toglie limiti e proporzioni alla legittima difesa, va nella direzione giusta. Lo sottolinea in questa intervista Massimiliano Romeo, 47 anni monzese, capogruppo della Lega al Senato e primo firmatario del testo su cui, già la prossima settimana, la discussione entrerà nel vivo.

Che effetto le fa, senatore, commentare il dato Eurispes secondo il quale più della maggioranza degli italiani metterebbe mano alle armi contro gli intrusi?

È un dato preoccupante, che testimonia il fatto di come i cittadini non si sentano protetti dallo Stato, e dunque, per difendere il proprio domicilio, il proprio negozio, il proprio posto di lavoro, sono portati a farsi giustizia da sé. Ma, secondo noi, non devono subire conseguenze penali, per questo. Di qui nasce la nostra proposta di legge.

Come mai questo clima di paura, se i delitti da cinque anni sono in calo, come dimostrano i dati del ministero dell’Interno?

Non credo proprio che i delitti siano in calo. La verità è che gran parte della gente, sfiduciata, non va neppure a sporgere denuncia, perché tanto sa che il ladro la farà franca.

Venendo al testo appena presentato, voi eliminate il principio secondo cui la risposta di chi subisce l’offesa deve essere proporzionale all’offesa ricevuta, a giudizio del magistrato.

È così. Voglio sottolineare, intanto, che la nostra proposta è lo stessa che avevamo presentato nella precedente legislatura, e che portava la firma dell’attuale sottosegretario all’Interno Nicola Molteni. Il punto fermo è che la difesa è legittima sempre. Modifichiamo l’articolo 52 del codice penale, superando quel criterio di proporzionalità tra difesa ed offesa. Non ci siamo inventati nulla: il principio di presunzione della legittima difesa lo abbiamo attinto dalla legislazione francese. Se qualcuno entra in casa tua contro la tua volontà, armato o no che sia, viene considerata legittima qualsiasi reazione.

Poniamo questo esempio: una persona torna dalle vacanze, trova la sua porta spalancata, entra in casa con la rivoltella in mano. Dopo poco arriva un coinquilino dello stesso piano. Vede spalancato, vuole controllare. L’altro si rivolta e spara. Legittima difesa?

Ma questo è un caso paradossale, di pura fantasia! E poi noi non diciamo che intendiamo eliminare l’azione giudiziaria. Non è una liberalizzazione totale, la nostra. La magistratura aprirà un’inchiesta, farà degli accertamenti e trarrà le sue conclusioni.

Non incentiverete l’uso delle armi? Non è preferibile che a garantire la sicurezza sia lo Stato, invece dei privati cittadini?

Crediamo nello Stato e vogliamo che sia più forte e più efficiente. Nella nostra proposta proponiamo anche un inasprimento delle pene per i ladri.

Secondo il presidente della Camera penale di Roma, Cesare Placanica, non è vero che pene maggiori provochino una riduzione dei delitti. Con l’omicidio stradale, ad esempio, l’inasprimento non ha funzionato.

Non sono affatto d’accordo con Placanica. Non è soltanto una questione di anni di reclusione: si tratta, con questi, di garantire anche la certezza della pena. Se una persona sa che svaligiando una casa la farà sempre franca, non avrà nessun incentivo a smettere di delinquere.

Sono state presentate anche altre proposte di legge sulla legittima difesa. E se ne arrivasse una del governo?

Intanto c’è la nostra, che non soltanto è stata presentata, ma anche incardinata: dalla prossima settimana l’esame entrerà nel vivo. E, attenzione, la legge è non solo al Senato: è stata presentata e incardinata anche alla Camera, grazie al prezioso lavoro di mediazione del mio collega, il Senatore Andrea Ostellari. Andiamo avanti dritti, decisi a tagliare il traguardo, ma pronti ad ascoltare e a valutare altri contributi, anche dello stesso governo.

Ultime notizie
Lavoro

La “mobilità circolare” dei giovani nell’area mediterranea

I giovani protagonisti del cambiamento Lo spazio Mediterraneo è un bene comune (“common good”) che appartiene a tutti gli Stati della UE ed...
di Avv. Angelo Caliendo*
Osservatorio sulla PA

Equo compenso o tariffazione?

Se solo il Codice dei Contratti fosse stato promulgato il 1° luglio 2023 (data della sua entrata in vigore) oggi non dovremmo affrontare questa spinosa questione, circa la portata e le modalità applicative della legge n. 49 del 21 aprile 2023 che ha introdotto “l’equo compenso” per i professionisti. Disposizione che di fatto modifica i criteri di aggiudicazione previsti nel Codice degli Appalti, vincolando il prezzo dei servizi professionali, o almeno così sembrerebbe.
di redazione
Intervista

Insularità, PNRR, fondi europei: il caso Sicilia

A più di un anno dall’introduzione nella nostra Costituzioni del principio di Insularità sono corrisposte politiche di sostegno e finanziamento delle attività necessarie a realizzare tale principio? Qual è l’incidenza dei fondi europei sulle attuali politiche di rigenerazione urbana e di sviluppo delle isole? Ne abbiamo parlato con chi ogni giorno deve confrontarsi con la gestione di una realtà complessa come quella della città di Catania: l’ingegner Biagio Bisignani, Direttore URB@MET.
di redazione
corse
Intervista

L’insularità possibile: il caso Corsica. Intervista a Marie-Antoinette Maupertuis, Presidente dell’Assemblea corsa

La Corsica è uno dei modelli europei in merito all’insularità e alle iniziative intraprese per favorire la coesione territoriale e l’autonomia fiscale necessaria per l’economia corsa, dinamica ma gravata da una “crescita depauperante”. Ne parliamo con l’Onorevole Marie-Antoinette Maupertuis, economista e Presidente dell’Assemblea della Corsica.
di Daniela Pappadà
corse
corse
Osservatori

Insularité possible: le cas de la Corse. Entretien avec Marie-Antoinette Maupertuis, Présidente de l’Assemblée de Corse

Insularité possible: entretien avec l’Honorable Marie-Antoniette Maupertuis, Presidente de l’Assemblee de Corse.
di Daniela Pappadà
corse
intelligenza
Intervista

Intelligenza artificiale e regole: serve un impegno dell’Unione sui diritti sostanziali

Intelligenza artificiale e diritto, ne parliamo con Giusella Finocchiaro, Professoressa ordinaria di diritto privato e diritto di Internet all’Università di Bologna. Per non cadere in un rischioso processo di “burocratizzazione digitale” bisogna partire da elementi culturali prima che giuridici, senza perdere di vista i princìpi.
di Massimiliano Cannata
intelligenza
Sicurezza

Tecnologia, sicurezza e istruzione: intervista a Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

La tecnologia è entrata di forza nella scuola grazie alla DAD, che in pandemia ha permesso a milioni di studenti di seguire le lezioni da casa. Bisogna continuare su questa strada e sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia in àmbito scolastico e formativo secondo la dott.ssa Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
di Massimiliano Cannata
scuole italiane
Immigrazione

Scuola e cittadini italiani di domani

La questione della presenza degli stranieri nelle scuole implica un’ambivalenza di obiettivi: migliorare la qualità dell’istruzione a prescindere dalla discendenza, oppure comprimere il diritto costituzionale all’apprendimento. La scuola deve avere una funzione di istruzione e integrazione sociale.
di Angelo Perrone*
scuole italiane
insularità
Intervista

Insularità e perifericità: costi e correttivi nell’intervista al Prof. Francesco Pigliaru

L’insularità si lega spesso all’idea di una compensazione economica, ma bisogna distinguere tra condizioni di prima e seconda natura legate all’insularità, come spiega il Prof. Francesco Pigliaru nell’intervista dedicata al tema delle isole e della continuità territoriale.
di redazione
insularità
insularità
Intervista

Il diritto costituzionale all’insularità: intervista al Prof. Tommaso Edoardo Frosini

Il professor Tommaso Edoardo Frosini, Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, evidenzia le attinenze tra diritto costituzionale all'insularità e uguaglianza, così come sancito dalla nostra Costituzione, e individua trasporti e digitale come i settori nei quali investire per le isole.
di redazione
insularità