Europa in cerca di una leadership: i temi del Forum economico di Karpacz, Polonia, secondo Jakub Romaniuk

La 30° edizione del più grande Forum politico ed economico dell’Europa Centrale e dell’Est si svolgerà tra il 7 e il 9 settembre 2021 a Karpacz, in Polonia. Ogni anno il Forum registra una partecipazione media di oltre 3 mila ospiti: leader della politica, esponenti del mondo economico-sociale, nonché circa 600 giornalisti. I partecipanti provengono da oltre 60 paesi in Europa, Asia e America. L’obiettivo dell’incontro è quello di creare una piattaforma utile allo sviluppo della cooperazione politica, economica e sociale in una prospettiva globale. Abbiamo intervistato Jakub Romaniuk, Direttore del Programma della Fondazione Istituto per gli Studi dell’Est, Varsavia, organizzatrice dell’evento, e Responsabile del desk Italia del Forum, per parlare delle caratteristiche e delle finalità di questo importante evento.

Quest’anno il tema del Forum sarà “L’Europa in cerca di una leadership”. Perché è stato scelto questo tema e che cosa occorre promuovere a livello europeo?

L’Europa, indebolita dalla pandemia, affronta una vera sfida per ricostruire la sua posizione economica e mantenere un ruolo rilevante nelle relazioni internazionali. Tuttavia, per essere in grado di agire da attore forte sulla scena globale, l’Europa deve prima elaborare un compromesso interno, necessario per parlare con una voce sola e coerente. A questo punto, per raggiungere tale consenso, è essenziale una leadership forte. Ci sono molte sfide derivanti dall’attuale situazione pandemica: una politica di vaccinazione efficace, l’attuazione del piano di ripresa, il trasferimento della produzione dei beni necessari da altre regioni del mondo in Europa, la protezione del capitale nazionale, lo sviluppo sostenibile del Continente. Per trovare un consenso e riportare l’Europa sulla direzione giusta è indubbiamente necessaria la cooperazione fra tutti i paesi.

In tre giorni di Forum sono previste sei sessioni plenarie e duecento sessioni di dibattito su aree tematiche specifiche. Quali sono i principali risultati attesi da questo notevole impegno?

Come in tutte le edizioni precedenti, vogliamo che anche quest’anno il Forum sia una piattaforma di dialogo e un’opportunità per stringere legami e rafforzare la cooperazione fra i diversi paesi, non solo dell’Europa Centrale e dell’Est, ma di tutto il Continente e i suoi paesi vicini. A tale scopo servono gli incontri e le discussioni organizzati nel corso del Forum, durante le quali nascono importanti dibattiti e dichiarazioni che potranno diventare i segnali per una politica economica e sociale più efficace. Lo scopo dei lavori del Forum di quest’anno sarà quello di trovare le soluzioni per una gestione adeguata della pandemia, l’introduzione della transizione ecologica e digitale nell’Europa, l’implementazione dello sviluppo sostenibile. Speriamo che il Forum sia di stimolo per un futuro migliore.

Quest’anno è prevista la presentazione di un’importante Rapporto sulle prospettive di sviluppo elaborato dalla Scuola di Economia di Varsavia (Warsaw School of Economics). In attesa di conoscere le valutazioni e le indicazioni di questo Rapporto, Le chiediamo: come organizzate la collaborazione tra il mondo degli operatori e il mondo della Ricerca e dell’Università? Come opera la vostra Fondazione Istituto per gli Studi dell’Est?  

SGH (Warsaw School of Economics) è uno dei nostri partner più importanti. L’11 maggio di quest’anno abbiamo firmato un nuovo accordo per una collaborazione ancora più stretta per i prossimi anni. Da qualche anno prepariamo insieme il Rapporto di SGH e Forum Economico, che viene presentato durante il Forum ed è il Rapporto scientifico-economico più importante in Polonia. Quest’anno presenteremo la quarta edizione del Rapporto che illustra la situazione economica dell’Europa Centrale e dell’Est. Al Forum SGH avrà la sua area di intervento: insieme organizziamo diversi panel di discussione e incontri con personaggi importanti. Tuttavia, la nostra collaborazione non si esaurisce con il Forum. Durante gli ultimi mesi (ogni giovedì) abbiamo organizzato delle discussioni on line (Il Forum SGH di giovedì), incontri con i rappresentanti dell’economia, delle Istituzioni pubbliche, della scienza. Grazie alla nostra esperienza – e all’esperienza della SGH – siamo in grado di proporre eventi interessanti durante tutto l’anno, anche attraverso differenti canali. In maggio abbiamo presentato le previsioni per l’economia polacca all’apertura post-lockdown. La collaborazione con il mondo della Ricerca è molto proficua per noi ed il prossimo passo dovrà essere la collaborazione internazionale.

Normalmente il Forum Economico è accompagnato da eventi collaterali che si svolgono nel corso dell’anno, prima e dopo il tradizionale evento di settembre. Vi è un particolare interesse nel coinvolgimento dei rappresentanti delle autorità regionali e locali e di operatori economici, pubblici e privati. Qual è l’obiettivo di queste iniziative che potremmo definire “collaterali” al Forum Economico?

Il Forum Economico è, ovviamente, il nostro evento più importante, un’iniziativa che tutti stanno aspettando. Con il passare del tempo abbiamo però notato che ci sono dei temi e dei settori che necessitano di un approfondimento ulteriore, sotto forma di altre conferenze. Per questo motivo organizziamo anche il Congresso Europeo delle Autorità Locali, il Forum Europa-Ucraina, il Forum Industriale e il Forum dell’Innovazione. Le autorità locali rappresentano un punto molto importante della vita pubblica in Polonia, come in Italia. Pertanto è il nostro secondo evento più rilevante con 2 mila partecipanti nel 2019. Lo scorso anno non è stato possibile organizzare il Congresso a causa della pandemia, ma speriamo quest’anno di tornare in dicembre (6-7 dicembre) a Mikołajki. Oltre alla necessità di trovare soluzioni per una gestione più efficace delle autorità locali grazie al Congresso, vogliamo anche promuovere le aziende polacche al Forum Industriale e mostrare che la Polonia può essere uno dei leader in innovazione grazie al Forum dell’Innovazione, durante il quale presentiamo start-up e aziende innovative.

Leggi anche

Al Forum Economico partecipa una qualificata delegazione italiana di esponenti dei vari settori. Come valuta il contributo dell’Italia alla iniziativa del Forum? Avete indicazioni di ricadute positive?

La componente italiana del Forum Economico è molto importante, e lo dico non solo perché l’Italia ha un significato speciale per me. La presenza dei rappresentanti dei paesi dell’Europa occidentale rafforza la dimensione internazionale del Forum e dimostra che il dialogo è possibile in tutto il Continente. Fra i paesi occidentali gli italiani sono sempre più numerosi. È il risultato della collaborazione sempre più stretta dei nostri due paesi e della nostra vicinanza geografica. Quest’anno è prevista una delegazione di circa cinquanta partecipanti italiani al Forum, fra loro: il Viceministro di Economia e Finanza, Laura Castelli, il Presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Luciano D’Alfonso, il Presidente del Gruppo Interparlamentare di Amicizia Italia-Polonia, Sen. Nazario Pagano, l’ex Capo di Stato Maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini, il Presidente e CEO di Diadora, Enrico Moretti Polegato, il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, il Direttore Generale del Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Francesco Tufarelli, il Coordinatore di Radio 24 – Il Sole 24 Ore, Gigi Donelli. Non possiamo dimenticare anche i nostri partner italiani: l’Eurispes, il Centro Studi Internazionali-CESI, Confindustria Polonia, FASI.biz, Radio 24 – Il Sole 24 Ore. Il contributo dei partner e dei partecipanti italiani è sempre molto apprezzato dagli altri partecipanti e partner, e soprattutto da noi. Sono sicuro che insieme possiamo rafforzare i legami fra Italia e Polonia e spero di poter annunciare presto un evento speciale italo-polacco al Forum su cui stiamo lavorando.

Da diversi anni, ormai, l’Eurispes partecipa attivamente ai dibattiti e alle iniziative del Forum Economico, anche nel ruolo di partner ufficiale. È una esperienza qualificata e positiva. Quali suggerimenti può dare al fine di migliorare questa collaborazione?

La nostra collaborazione può essere indicata come un modello e sono molto grato al Presidente, Prof. Gian Maria Fara, al Segretario generale, Prof. Marco Ricceri, e a tutti i rappresentanti dell’Eurispes che hanno dato il loro contributo al Forum e ad altri progetti. L’anno scorso abbiamo iniziato a rafforzare ulteriormente la nostra collaborazione, ma purtroppo la pandemia ci ha impedito di organizzare un nostro comune evento a Roma. Speriamo, però, che nel futuro non manchino le occasioni e speriamo di essere in grado di presentare le nostre comuni iniziative sia in Italia sia in Polonia.

 

Ultime notizie
Gioco

Gioco pubblico: il riordino deve riguardare contemporaneamente quello fisco e l’online

Gioco pubblico, un riordino necessario Nella imminente discussione sull’attuazione dell’art. 15 della legge delega sul riordino del gioco pubblico l'auspicio è che il...
di redazione
tempo libero
Sondaggi & Ricerche

Tempo libero, un lusso eroso da lavoro, Social e inflazione

Il tempo libero sta diventando un lusso nelle società contemporanee, tra produttività esasperata e tempo passato sui Social. E non solo: in Italia il 39,2% dei lavoratori lamenta la mancanza di tempo da dedicare a sé stessi, e il 57,2% degli italiani ha ridotto le spese per il tempo libero per risparmiare.
di redazione
tempo libero
pakistan
Mondo

Pakistan tra fughe per la vita di migliaia di persone e repressione militare: una crisi esplosiva

Il Pakistan affronta una grave crisi economica, pur essendo il quinto paese al mondo per popolazione e unica potenza nucleare di un paese governato da musulmani. Il contesto sociale è una polveriera, mentre è al governo un regime caratterizzato da estremismo islamico e intolleranza religiosa.
di Marco Omizzolo*
pakistan
futuro demografico
Futuro

Raccontare la denatalità: cambiare narrazione e aprirsi al cambiamento delle nostre società

La denatalità in Italia getta ombre preoccupanti sul futuro, ma per dare risposte concrete al problema è necessario abbandonare le narrazioni odierne e accettare le soluzioni proposte dalle politiche di accoglienza. Una riflessione del Presidente Gian Maria Fara sul presente e sul futuro demografico italiano.
di Gian Maria Fara*
futuro demografico
Economia

L’eolico in Sardegna: minaccia o premessa di nuovo sviluppo?

Negli ultimi mesi sono state presentate alla Regione Sardegna da parte di soggetti diversi centinaia di domande per l’installazione di nuove torri eoliche. Se venissero tutte accolte, l’isola si trasformerebbe in una piattaforma di totem metallici che ne puntellerebbero l’intero territorio. E non sarebbe risparmiato neanche il mare.
di Giuseppe Pulina
pnc
Italia

Piano Nazionale Complementare, uno strumento di sinergia col Pnrr

Il Pnc, ovvero il Piano Nazionale Complementare, è uno strumento di sinergia col Pnrr, varato nel 2021 per il valore di 31 miliardi di euro. Anche in questo caso si segnalano ritardi nella realizzazione dei progetti e la necessità di maggiore trasparenza sulla destinazione delle risorse impiegate.
di Claudia Bugno*
pnc
denatalità
Società

E se fare figli rendesse più ricchi?

I dati italiani sulla natalità parlano di 393.000 nuovi nati nel 2022, con tendenza al ribasso e un futuro da inverno demografico. Ma un primo passo per contrastare la denatalità in Italia può essere quello di smettere di rappresentare i figli solo come un impoverimento, e rifiutarne una narrazione prettamente economica.
di Alberto Mattiacci*
denatalità
Mar Nero
Mondo

Per una nuova sinergia tra Mar Mediterraneo e Mar Nero

Mar Mediterraneo e Mar Nero, due mari connessi e interdipendenti dal punti di vista ambientale, per i quali è necessaria una sinergia: è quanto emerso dalle indicazioni del 13° Simposio del Centro Studi sul Mar Nero ICBSS. La blue economy rappresenta un obiettivo comune di cooperazione tra le due aree.
di Marco Ricceri*
Mar Nero
longevity society
Società

Da aging society a longevity society: un approccio multigenerazionale

Il concetto di longevity society verte sull’allungamento dell’età anagrafica dei cittadini rispetto a epoche precedenti, con conseguenti impatti sociali, economici, sanitari e culturali. Ma l’approccio giusto per affrontare l’invecchiamento demografico è multigenerazionale e attento alle esigenze di tutte le generazioni.
di Claudia Bugno*
longevity society
Roma ricorda Kennedy
Storia

Roma ricorda Kennedy, un evento ripercorre i giorni di JFK nella Capitale

Roma ricorda Kennedy, l’evento che ripercorre le giornate trascorse nella Capitale dal Presidente statunitense nel luglio del 1963. L’incontro avrà luogo nella Capitale mercoledì 29 novembre dalle ore 10:00 alle 13:30. Il programma prevede la proiezione di immagini della visita a Roma di J.F. Kennedy, avvenuta l’1 e 2 luglio del 1963.
di redazione
Roma ricorda Kennedy