Il Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, Marcello Minenna, insieme al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, al Comandante Generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, e al Capo della Polizia, Franco Gabrielli, hanno firmato il Regolamento Operativo del “Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori”.
Il documento è volto alla creazione di un tavolo di lavoro interforze che riesca a porre in essere un’azione sinergica e coordinata tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le Forze dell’ordine, impegnate nel settore per contrastare il gioco illegale e le infiltrazioni della criminalità organizzata. La presidenza del nuovo organismo sarà affidata a Marcello Minenna, Direttore Generale ADM, che ha spiegato: «Non ci sono dati ufficiali sul gioco illegale, per evidenti motivi, ma operatori di mercato che effettuano analisi finanziarie su questo fenomeno parlano spesso di una quantità finanziaria analoga a quella che viene introiettata dallo Stato nella gestione delle concessioni, quindi tra gli 8 e gli 11 miliardi di euro».
Il Comitato si occuperà della realizzazione di un tavolo di coordinamento per il contrasto al gioco illegale, alle infiltrazioni della criminalità organizzata, e di tutela per la sicurezza del gioco, con particolare riguardo ai minori. Il tema dei giochi, sempre secondo Minenna, andrà affrontato su diversi profili, «ma una cosa è certa: il gioco illegale va contrastato, è qualcosa che non possiamo permetterci soprattutto nel momento in cui c’è la possibilità di praticare le stesse attività in modo legale. Il sommerso distrugge il funzionamento di un Paese che deve costruire e ricostruire dopo la crisi. Ci sono interventi della malavita, riciclaggio e reati non solo economici e finanziari che fanno male. Lo Stato deve far valere le sue prerogative».
Intanto, a dimostrazione dell’importanza strategica del settore per la nostra economia, sono arrivati i conti del Ministero dell’Economia e delle Finanze relativi agli incassi dello Stato per Lotto, lotterie ed altre attività di gioco: nei primi 5 mesi del 2020 le entrate superano gli 1,9 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi arrivano dal prelievo erariale sugli apparecchi. È quanto si legge nel Conto Riassuntivo del Tesoro. In particolare, sono 328,4 milioni i proventi del lotto, mentre 79,4 milioni arrivano da altre attività di gioco e 100,6 milioni dalla quota del 40% dell’imposta unica sui giochi di abilità e sui concorsi pronostici. Arriva a 16,5 milioni il diritto fisso erariale sui concorsi pronostici, cui si aggiungono 92,3 milioni dei proventi relativi ai canoni di concessione per la gestione della rete telematica relativa agli apparecchi da divertimento e intrattenimento ed ai giochi numerici a totalizzatore nazionale.
Altri 178 milioni arrivano dalla ritenuta del 6% sulle vincite del gioco del lotto, 399,9 milioni dalle lotterie nazionali ad estrazione istantanea, 1,35 miliardi dai proventi derivanti dal gioco del bingo e 11,9 milioni euro dal versamento di somme da parte dei concessionari degli apparecchi.