Il PNNR per l’attrattività dei borghi

borghi

La crisi pandemica ha evidenziato i limiti infrastrutturali del nostro Paese, aumentando ulteriormente il preesistente gap digitale e tecnologico tra i territori. D’altro canto, ha anche innescato un processo di cambiamento delle abitudini di vita e lavorative. Ha, ad esempio, favorito il telelavoro e rilanciato la domanda di abitazioni dotate di spazi esterni ed in luoghi poco affollati.

Alla luce di queste tendenze, il PNRR ha come obiettivo il recupero i divari infrastrutturali del Paese, anche attraverso la rigenerazione dei territori meno urbanizzati, al fine di rafforzarne l’attrattività.

Il Piano Nazionale Borghi previsto dal PNRR

In particolare, il Piano Nazionale Borghi contenuto nel PNRR è finalizzato a promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del patrimonio storico, artistico e culturale dei borghi italiani. Questi spesso non si identificano meramente nell’unità amministrativa, ma comprendono un’area più o meno vasta identificabile da un punto di vista storico-culturale o economico. In questa direzione è possibile integrare gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento.

L’intervento si inquadra nell’àmbito delle strategie che interpretano la cultura come fattore trasversale nelle politiche di sviluppo territoriale e locale: in questa logica, si colloca in un quadro cronologico che vede numerose iniziative avviate negli ultimi anni, come la Legge 158/2017 per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni e per la riqualificazione e il recupero dei loro centri storici.

La cultura come volàno per il rilancio dei borghi

L’investimento specifico per il rilancio dei Borghi è strutturato intorno a progetti culturali integrati a livello locale, i cui finanziamenti si concentreranno, in particolare, su:

  • ripristino del patrimonio storico, riqualificazione degli spazi pubblici aperti (ad esempio, abbattimento delle barriere architettoniche, miglioramento dell’arredo urbano), realizzazione di piccoli servizi culturali, anche a fini turistici;
  • creazione e promozione di nuovi percorsi storici, tematici e visite guidate;
  • sostegno finanziario ad attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, finalizzate a rivitalizzare le economie locali valorizzandone i prodotti, le conoscenze e le tecniche.

La necessità di una sempre più stretta collaborazione pubblico-privato

Gli interventi prevedono una forte collaborazione pubblico-privato, in linea con la Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società e con il Quadro d’azione europeo per il patrimonio culturale, che invita a promuovere approcci integrati e partecipativi al fine di generare benefici relativi ai quattro pilastri dello sviluppo sostenibile: economia; biodiversità culturale; società; ambiente.

Leggi anche

Più precisamente, per quanto attiene la collaborazione tra pubblico e privato, gli interventi del progetto possono essere attuati anche per il tramite:

  • di altri soggetti pubblici (comprese strutture periferiche del MiC);
  • di soggetti privati, attraverso accordi di cooperazione in partenariato speciale pubblico-privato.

I beneficiari degli investimenti

È interessante notare come le due linee di intervento previste dal PNB individuino il borgo in due diverse modalità:

  1. per la prima linea di intervento, i beneficiari saranno 20 piccoli insediamenti storici che hanno mantenuto la riconoscibilità della loro struttura insediativa storica e la continuità dei tessuti edilizi storici. Nel caso di piccoli e piccolissimi comuni possono coincidere con il centro urbano del territorio comunale, mentre in tutti gli altri casi sono da intendersi come nuclei storici prevalentemente isolati e/o separati rispetto al centro urbano e pertanto non coincidenti con il centro storico o porzioni di esso;
  2. la seconda linea di intervento è invece dedicata ad almeno 229 piccoli comuni singoli o aggregati con popolazione residente fino a 5.000 abitanti nei quali sia presente un borgo storico (o che si configurino come un borgo storico), chiaramente identificabile e riconoscibile.

 

*Responsabile per l’Istituto dell’Osservatorio per lo Sviluppo dei Territori Eurispes/RGS.

Ultime notizie
Gioco

Gioco pubblico: il riordino deve riguardare contemporaneamente quello fisco e l’online

Gioco pubblico, un riordino necessario Nella imminente discussione sull’attuazione dell’art. 15 della legge delega sul riordino del gioco pubblico l'auspicio è che il...
di redazione
tempo libero
Sondaggi & Ricerche

Tempo libero, un lusso eroso da lavoro, Social e inflazione

Il tempo libero sta diventando un lusso nelle società contemporanee, tra produttività esasperata e tempo passato sui Social. E non solo: in Italia il 39,2% dei lavoratori lamenta la mancanza di tempo da dedicare a sé stessi, e il 57,2% degli italiani ha ridotto le spese per il tempo libero per risparmiare.
di redazione
tempo libero
pakistan
Mondo

Pakistan tra fughe per la vita di migliaia di persone e repressione militare: una crisi esplosiva

Il Pakistan affronta una grave crisi economica, pur essendo il quinto paese al mondo per popolazione e unica potenza nucleare di un paese governato da musulmani. Il contesto sociale è una polveriera, mentre è al governo un regime caratterizzato da estremismo islamico e intolleranza religiosa.
di Marco Omizzolo*
pakistan
futuro demografico
Futuro

Raccontare la denatalità: cambiare narrazione e aprirsi al cambiamento delle nostre società

La denatalità in Italia getta ombre preoccupanti sul futuro, ma per dare risposte concrete al problema è necessario abbandonare le narrazioni odierne e accettare le soluzioni proposte dalle politiche di accoglienza. Una riflessione del Presidente Gian Maria Fara sul presente e sul futuro demografico italiano.
di Gian Maria Fara*
futuro demografico
Economia

L’eolico in Sardegna: minaccia o premessa di nuovo sviluppo?

Negli ultimi mesi sono state presentate alla Regione Sardegna da parte di soggetti diversi centinaia di domande per l’installazione di nuove torri eoliche. Se venissero tutte accolte, l’isola si trasformerebbe in una piattaforma di totem metallici che ne puntellerebbero l’intero territorio. E non sarebbe risparmiato neanche il mare.
di Giuseppe Pulina
pnc
Italia

Piano Nazionale Complementare, uno strumento di sinergia col Pnrr

Il Pnc, ovvero il Piano Nazionale Complementare, è uno strumento di sinergia col Pnrr, varato nel 2021 per il valore di 31 miliardi di euro. Anche in questo caso si segnalano ritardi nella realizzazione dei progetti e la necessità di maggiore trasparenza sulla destinazione delle risorse impiegate.
di Claudia Bugno*
pnc
denatalità
Società

E se fare figli rendesse più ricchi?

I dati italiani sulla natalità parlano di 393.000 nuovi nati nel 2022, con tendenza al ribasso e un futuro da inverno demografico. Ma un primo passo per contrastare la denatalità in Italia può essere quello di smettere di rappresentare i figli solo come un impoverimento, e rifiutarne una narrazione prettamente economica.
di Alberto Mattiacci*
denatalità
Mar Nero
Mondo

Per una nuova sinergia tra Mar Mediterraneo e Mar Nero

Mar Mediterraneo e Mar Nero, due mari connessi e interdipendenti dal punti di vista ambientale, per i quali è necessaria una sinergia: è quanto emerso dalle indicazioni del 13° Simposio del Centro Studi sul Mar Nero ICBSS. La blue economy rappresenta un obiettivo comune di cooperazione tra le due aree.
di Marco Ricceri*
Mar Nero
longevity society
Società

Da aging society a longevity society: un approccio multigenerazionale

Il concetto di longevity society verte sull’allungamento dell’età anagrafica dei cittadini rispetto a epoche precedenti, con conseguenti impatti sociali, economici, sanitari e culturali. Ma l’approccio giusto per affrontare l’invecchiamento demografico è multigenerazionale e attento alle esigenze di tutte le generazioni.
di Claudia Bugno*
longevity society
Roma ricorda Kennedy
Storia

Roma ricorda Kennedy, un evento ripercorre i giorni di JFK nella Capitale

Roma ricorda Kennedy, l’evento che ripercorre le giornate trascorse nella Capitale dal Presidente statunitense nel luglio del 1963. L’incontro avrà luogo nella Capitale mercoledì 29 novembre dalle ore 10:00 alle 13:30. Il programma prevede la proiezione di immagini della visita a Roma di J.F. Kennedy, avvenuta l’1 e 2 luglio del 1963.
di redazione
Roma ricorda Kennedy