Turismo in Italia: i pericoli di una globalizzazione inversa

Il futuro del turismo in Italia

Il futuro del turismo italiano si preannuncia promettente.

È una buona notizia per gli italiani?

Chi guida l’economia pensa di sì: il contributo diretto del turismo alla generazione di ricchezza vale – a seconda di come lo si conti – fra il 10 e il 15 % del Pil. C’è anche un contributo indiretto – arduo da misurare con esattezza (investimenti, lavoro, ecc.) – né va trascurato quello alle finanze pubbliche, nazionali e locali. In questa stima va messo anche il sostegno indiretto all’export. È noto che visitare l’Italia generi quella forte country brand equity su cui fanno leva molte produzioni Made in Italy, per: farsi conoscere (notorietà del Belpaese), identificarsi (tipicità dei prodotti), distinguersi (qualità della cultura italiana del fare) e farsi desiderare (apprezzamento dello stile e del modo di vivere italiani).

L’Italia uno dei maggiori attrattori turistici del mondo

È presumibile che l’Italia continuerà a essere uno dei più grandi attrattori turistici del mondo, grazie ai cosiddetti asset che può vantare: (i) patrimonio artistico-culturale; (ii) paesaggi naturali; (iii) cucina e vini; (iv) stile di vita; (v) diversità territoriali.

Si tratta di asset non esclusivi – ci sono altri paesi dal ricco patrimonio artistico-culturale (es. Francia); altri con paesaggi naturali bellissimi (es. Botswana); altri ancora con cultura affascinante (es. Giappone). Pochissimi, se non nessuno, di questi, però, possiede questi asset tutti assieme, in tanta abbondanza, con una varietà straordinaria e raggiungibile percorrendo pochi chilometri.

Il futuro roseo, poi, dipende anche il fatto che il turismo è la risposta a un’attitudine radicata nella cultura umana: la scoperta, il viaggio, l’evasione dal proprio quotidiano. L’uomo, insomma, ha sempre fatto turismo (e dunque, presumibilmente, sempre lo farà): dai romani (con i loro viaggi per visitare le città termali), ai pellegrinaggi religiosi del Medioevo, fino al Grand Tour.

Va detto, infine, che le Istituzioni, nel bene (es. il progetto Turismo delle Radici) e nel meno bene (es. la discussa campagna Open to Meraviglia), sia a livello nazionale che locale, investono risorse nella promozione dell’Italia come meta, cercando anche (per quanto realizzabile) di destagionalizzare e distribuire i flussi degli arrivi.

Il successo del turismo in Italia inizia a mostrarsi come una globalizzazione inversa

“Nessun pasto, però, è gratuito” recita un vecchio adagio economico. E infatti le analisi che l’Eurispes conduce sul Belpaese mostrano che il turismo rischia di costarci caro. In particolare, per tre ragioni: (i) saturazione asimmetrica; (ii) uso predatorio; (iii) selettività.

La prima è nota come overtourism: la concentrazione di enormi flussi in pochi luoghi, saturandoli e rendendo insostenibile (altro che Sostenibilità) l’impatto turistico sull’ambiente naturale, sociale e del tessuto economico locale. La seconda è lo squilibrio – sempre maggiore – fra il valore estratto e restituito alla comunità da parte degli operatori turistici privati (quasi sempre stranieri). Non di rado, infatti, questi utilizzano gli asset attrattori come bene comune, socializzandone gli oneri e privatizzando i ritorni -volentieri veicolandoli alla casamadre estera. La terza ombra è sociale: la domanda turistica potenziale dell’Italia è naturalmente planetaria. Come sempre accade quando l’offerta è rigida e la domanda crescente, è il prezzo a fungere da fattore selettivo dei flussi. Nel futuro una parte rilevante degli italiani non potrà più permettersi l’Italia.

In sostanza, il successo del turismo in Italia inizia a mostrarsi come una globalizzazione inversa: asset italiani goduti e valorizzati da soggetti non italiani, con i relativi oneri e diseconomie lasciati a noi.

 

*Alberto Mattiacci, Presidente del Comitato Scientifico dell’Eurispes.

Leggi anche

Ultime notizie
zes unica
Mezzogiorno

Zes Unica come motore di uno sviluppo olistico del Mezzogiorno: intervista a Giosy Romano

La ZES Unica del Mezzogiorno si propone come modello di sviluppo olistico in grado di valorizzare lo stretto collegamento tra crescita economica e miglioramento delle condizioni di vita, come spiega il Coordinatore della ZES Unica Giosy Romano.
di Antonio Alizzi
zes unica
neuropsicologia
Salute

Neuropsicologia, demenze, disturbi dell’apprendimento: intervista con Micaela Arfò Guarrasi

La dott.ssa Micaela Arfò Guarrasi, Psicologa, Specialista in Neuropsicologia, approfondisce in una intervista cause e approcci terapeutici di demenza e disturbi scolastici dell’apprendimento (DSA), tra le patologie con alta incidenza dei nostri tempi.
di Antonio Alizzi
neuropsicologia
ritiro sociale
Società

L’iperconnessione è tra i fattori che determinano il ritiro sociale dei giovani

Il ritiro sociale degli adolescenti sta diventano un’emergenza scolastica e sociale, che un recente studio mette in correlazione con l’iperconnessione causata da Internet, insieme a disagi relazionali ed episodi di bullismo.
di redazione
ritiro sociale
lavoro
Lavoro

Politiche e tecnologia per rispondere alle sfide future del mercato del lavoro

Il mercato del lavoro in Italia vive una fase positiva, con oltre 24 milioni di occupati e una disoccupazione al 5,7%, ma non priva di criticità e cambiamenti, come emerso dal rapporto INAPP 2024 presentato a palazzo Montecitorio in presenza delle Istituzioni.
di Antonio Casella*
lavoro
balbir
Recensioni

Il mio nome è Balbir, una storia di libertà ritrovata

La storia di Balbir, un lavoratore straniero che vince la sua battaglia giudiziaria contro i soprusi e le umiliazioni del padrone, ci racconta un Paese di invisibili, sfruttati dal sistema produttivo e respinti da politiche migratorie ostili.
di Ilaria Tirelli
balbir
extralberghiero
Turismo

Dimensione ed evoluzione del comparto extralberghiero in Sardegna

Il comparto extralberghiero è cresciuto in Sardegna rispetto al 2023, segnando un +9,8% di presenza mentre nell’alberghiero sono diminuite del 2,5%. Il settore può essere un’opportunità per il turismo delle aree interne e non limitato ai periodi estivi.
di redazione
extralberghiero
giornata della memoria
Sondaggi & Ricerche

Il 14% degli italiani nega ancora la Shoah, dato in crescita negli ultimi 20 anni

Il negazionismo sulla Shoah è ancora presente e preoccupante: per 14,1% degli italiani l’Olocausto degli ebrei non è mai avvenuto, mentre il 15,9% pensa che l’Olocausto non avrebbe prodotto così tante vittime come viene sostenuto.
di redazione
giornata della memoria
sprechi alimentari
Food

Si spreca ancora troppo cibo a livello globale: servono obiettivi e criteri di misurazione condivisi

Gli sprechi alimentari sono ancora troppi e gli obiettivi di ridurli sempre più lontani dai limiti posti dall’Agenda 2030: a livello globale sprechiamo 1,05 miliardi di tonnellate di cibo in un anno.
di Mariarosaria Zamboi
sprechi alimentari
longevità
Salute

Dieta e longevità, due fattori chiave per la salute: intervista con il Prof. Valter Longo

La longevità è un fattore non solo di benessere ma in grado di alleggerire il Sistema Sanitario da costi legati al trattamento dei pazienti con malattie croniche: il suo studio sarà la chiave per vivere più a lungo e in salute, come spiega il Prof. Valter Longo.
di Antonio Alizzi
longevità
mobile war
Informazione

Nell’epoca della “mobile war” non sappiamo più chi comanda: intervista a Michele Mezza

Michele Mezza è autore di “Connessi a morte”, un saggio sulla mobile war che decide l’esito dei conflitti in atto tramite l’utilizzo di dati e informazioni contro il nemico. Una strategia che porta anche il giornalismo e l’informazione sul piano della sicurezza nazionale.
di Massimiliano Cannata
mobile war