Una lenta e faticosa ripresa di fiducia nelle Istituzioni?

Arrivano segnali positivi dai dati contenuti nell’indagine Eurispes sul livello di fiducia nelle Istituzioni rilevata nel 2018: raddoppia il numero di cittadini che esprimono un aumento di fiducia dal 7,7% del 2017 all’attuale 13% (erano solo il 2,4% nel 2015). Allo stesso tempo, diminuiscono coloro che indicano una fiducia in calo: dal 42,8% al 34,4%.
Il sentimento di affezione nei confronti nel Presidente della Repubblica, Mattarella, non ha subìto variazioni (44,5%, era il 44,1%
nel 2017). Allo stesso tempo, gli sfiduciati sono diminuiti (-4%) e sono aumentati gli indecisi (+3,7%).
 Il governo ha ottenuto gradimento presso un italiano su cinque (21,5%). Eppure in pochi si dicono convinti che il governo sia riuscito a mettere mano ai conti pubblici, risanandoli (18,7%), mentre la larga maggioranza ritiene che non abbia avuto questa capacità (81,3%). Mentre rilanciare i consumi e gestire la crisi immigrazione raccolgono il 24% circa di quanti si dicono convinti vi sia stata un’azione positiva da parte dell’esecutivo.

Tra le altre attese non corrisposte, la lotta alla disoccupazione (80% contro il 20% di chi ritiene l’azione di governo efficace), offrire prospettive ai giovani (80% vs 20%), maggiori diritti per i cittadini (76,3% contro il 23,7%), garantire la coesione sociale e sostenere la natalità (77,2% vs 22,8% in entrambi i casi), la diminuzione della pressione fiscale (80,6% vs 19,4%) e portare a termine una buona riforma elettorale (79,5% vs 25,5%). positivo invece il giudizio sulla capacità di contrasto alle minacce del terrorismo internazionale: il 50% dei cittadini è convinto che il governo sia riuscito a tutelare l’Italia. La microcriminalità rimane ancora un problema che attanaglia il nostro Paese per il 62,7% degli italiani, mentre per il 37,2% il governo è stato in grado di contrastare questo fenomeno. Molto meglio il dato sul contrasto alla criminalità organizzata (44,1%).

Il governo ha poi avuto per molti il merito di tenere alta l’immagine dell’Italia all’estero (41,7%) e, parallelamente, sostenere il Made in Italy nel mondo (45,2%).

I consensi nei confronti del parlamento arrivano al 22,3%, gli sfiduciati sono il 20% in meno rispetto al 2013. Cresce anche la fiducia nella Magistratura (+5,8).

L’Arma dei Carabinieri raccoglie il 69,4% dei consensi nel 2018 (+10,8 punti percentuali rispetto al 2017), la Polizia di Stato il 66,7% (rispetto al 61,1% del 2017), la Guardia di Finanza il 68,5%.

Nell’edizione 2018 del Rapporto Italia entra a far parte della rilevazione sul grado di affezione dei cittadini nei confronti delle Istituzioni il Corpo dei Vigili del Fuoco, che conquista subito una posizione altissima nella graduatoria della fiducia (86,6%).

L’Esercito Italiano passa dal 59,6% delle indicazioni di fiducia nel 2017 al 70,4% nel 2018, in maniera simile in termini di crescita si assestano i valori dell’aereonautica (dal 61,4% del 2017 al 72,9% del 2018) e della marina militare (dal 62,1% al 72,1%).
L’Intelligence raccoglie nel 2018 il 65,4% dei consensi.

Tra le altre istituzioni pubbliche e private, è stato rilevato un aumento di consensi per le associazioni degli imprenditori (dal 29,4% del 2017 al 41,1% del 2018), le confessioni religiose diverse da quella cattolica (dal 19,1% al 28%), la Pubblica amministrazione (dal 23% al 32,3%), i sindacati (dal 28,6% al 40,2%), il Sistema sanitario (dal 52,9% al 61,2%), i partiti (dall’11,9% al 21,6) e, in misura meno evidente, le associazioni di consumatori (+0,5%), la Chiesa cattolica (+2,4%), la scuola (+2,6%).
 Rimane infine su valori molto elevati di consenso la protezione civile (76,3%). In discesa, negli anni, anche se sempre largamente apprezzate per il loro operato, le associazioni di volontariato, fino all’attuale 64,9%.

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