Voto in Umbria e omicidio Sacchi. La lettura dei Tg

In una settimana assorbita dalla politica, con le tensioni sulla manovra che lasciano il campo alle elezioni in Umbria, l’omicidio del 24enne Luca Sacchi irrompe, da giovedì, sul primetime: 16 i titoli in 2 giorni, e aperture di tutti i Tg Rai, Studio Aperto e Tg5.
Questa drammatica vicenda, che richiama l’interesse dei media su una Capitale già al centro dell’attenzione per gli scioperi di venerdì, produce corposi servizi con numerose testimonianze di familiari e amici. Tutti riprendono l’intervento del Capo della Polizia Gabrielli, che avanza letture alternative a quella di uno “scippo finito male”. Particolare l’interesse delle reti ammiraglie: doppio titolo per Tg5 e Tg1, con il primo che vi dedica due copertine, mentre il Tg di Carboni raccoglie una lunga dichiarazione della fidanzata del giovane. Frequenti sono stati, inoltre, i richiami agli altri recenti delitti nella Capitale: l’accoltellamento del carabiniere Mario Cerciello Rega e l’agguato a Manuel Bortuzzo.
Nonostante l’intervento “a gamba tesa” della politica, prima con Salvini – richiamato da Conte – e poi con Berlusconi, che imputano il delitto alla scarsa sicurezza, nei servizi non si registrano particolari derive “securitarie”, ma si evidenzia come i problemi a Roma siano legati soprattutto alla droga. Apprezzabile il Tg4, che venerdì interpella dell’ex Capo della Squadra Mobile di Roma Antonio Del Greco, per il quale non bisogna parlare di un “problema criminalità”, ma di “schegge impazzite” nell’area del traffico di stupefacenti.

Il voto umbro oscura la manovra. Russiagate, accuse incrociate tra Conte e Salvini
Scalzata dalle aperture, la campagna per il voto in Umbria occupa, tra mercoledì e venerdì, il secondo titolo per tutti, a eccezione della strana coppia Tg4 e Tg La7 (che comunque vi dedica un’apertura). Tra le molte coperture, Tg2 offre quella più completa, intervistando, tra giovedì e venerdì, tutti i candidati alla presidenza della Regione. Per questo primo appuntamento elettorale dalla formazione del nuovo governo, caricato dalle opposizioni di una forte valenza simbolica, si propongono sui Tg del primetime gli attesi schieramenti, con Tg1 e Tg3 che dedicano pari titoli a governo e opposizioni, mentre sui Tg Mediaset minori la voce che domina resta quella di Berlusconi.
Per il resto, le controversie sulla manovra e l’intervento del premier Conte di martedì sui rapporti dei Servizi italiani con gli Usa galvanizzano l’attenzione dei Tg (10 aperture tra lunedì e martedì), con buone coperture e i consueti distinguo nei servizi. Per la manovra, attenzione fin dai titoli alla risposta conciliante arrivata da Bruxelles, con i Tg del servizio pubblico che segnalano un clima rasserenato, mentre quelli Mediaset puntano il dito sul debito troppo alto e sulle “molte tasse”.
L’audizione del premier Conte davanti al Copasir, per chiarire sui colloqui tra i nostri 007 e la difesa americana nell’ambito del Russiagate, è in apertura mercoledì per Tg3 e i Tg delle 20. Tg La7 fin dal titolo segnala il “durissimo assalto” di Conte a Salvini per i suoi viaggi in Russia con Savoini.

Il saluto al “Drago” della Bce
I saluti di Bruxelles al presidente Bce uscente, Mario Draghi, figurano giovedì nei titoli dei Tg Rai, Tg5 e Tg La7, con Mentana che si chiede esplicitamente a quale posizione potrà ambire l’uomo che è stato forse decisivo per la tenuta dell’Unione negli anni della crisi.

L’orrore del camion dei cadaveri indigna Tg5, che ricorda i dispersi nel Mediterraneo. Il Sudamerica in rivolta interroga i Tg. La tregua di Erdogan e il silenzio sulla Siria
Il ritrovamento in un container, nel sud dell’Inghilterra, di 39 cadaveri di immigrati provenienti dal sud-est asiatico, scuote le edizioni di mercoledì (5 titoli), e si traduce solo per Tg5 in una riflessione strutturata sull’osceno traffico di esseri umani. La testata di Mimun coglie inoltre l’occasione per criticare l’Europa, definendo questa “tragedia inimmaginabile” (parole del premier Johnson) come “prevedibile” se, al posto di un container chiuso, si immagina un barchino nel Mediterraneo. Parole forti, che si accompagnano all’altrettanto drastica considerazione che almeno questi corpi potranno essere restituiti alle famiglie, cosa che non è stata possibile per oltre due terzi dei 18mila dispersi nel Mediterraneo negli ultimi 5 anni.
Le violente proteste in Cile, oggetto lunedì di 4 titoli, ritornano nei servizi nel corso della settimana, e riaccendono l’attenzione dei Tg Rai e di Tg5 sulle conflittualità anche di altri paesi, come l’Argentina e la Bolivia. Interessanti le letture avanzate da alcune testate, che vedono nei conflitti in Sudamerica il riproporsi di battaglie per i diritti e l’uguaglianza sociale. Tg3 propone un servizio da Buenos Aires che mostra il quartiere controllato dalle gang, dove è nato il famoso calciatore Carlo Tévez.
La tregua nel nord della Siria, prolungata martedì dalla Turchia di altri 6 giorni, comporta l’uscita di questo tema dai titoli, ma risulta presente in maniera significativa nei servizi dei Tg Rai, in particolare nel Tg3.

Maltempo e cambiamento climatico, la lezione di Greta nei servizi
Le pesanti precipitazioni nel Nord Italia producono ampie coperture sui disagi e gli incidenti dovuti al maltempo, cui si accompagnano i consueti richiami ai pericoli dovuti al dissesto idrogeologico. Nei servizi si avverte, tuttavia, una consapevolezza maggiore che riflette la crescente attenzione verso i temi ambientali anche da parte delle testate Mediaset. Tg3 continua con i suoi approfondimenti, stavolta condotti dalle isole Svalbard: il luogo abitato più a nord del mondo, e ideale punto d’osservazione per i cambiamenti climatici, dove lo scioglimento del permafrost mette in pericolo perfino la stabilità degli edifici. Tg5 resta dentro i confini nazionali, riportando l’attenzione sull’epidemia della xylella che colpisce gli ulivi del Salento.
Sempre in tema d’ambiente, Tg1 propone, lunedì, un’interessante intervista all’economista Jeremy Rifkin, che riconosce all’Italia un ruolo leader nell’impiego delle fonti rinnovabili, che ci vedrà – una volta riadattate le nostre infrastrutture – acquisire un ruolo non dissimile a quello degli Emirati Arabi.

Ultime notizie
Osservatorio Giochi
Gioco

Osservatorio Giochi: il distanziometro e la “marginalizzazione” del gioco pubblico voluta dalle Regioni

Osservatorio Giochi, le politiche regionali più che espulso, hanno “marginalizzato” il gioco per contrastarne i conclamati effetti negativi. L’industria del gioco legale è inoltre sottoposta a rigide regolamentazioni e stringenti controlli, eppure è un settore che patisce cattiva informazione.
di Chiara Sambaldi e Andrea Strata*
Osservatorio Giochi
principio di rotazione
Criminalità e contrasto

Appalti, il principio di rotazione fra teoria e pratica

Il principio di rotazione garantisce trasparenza e imparzialità negli appalti pubblici, e impatta sulle procedure di oltre il 70% del totale degli affidamenti. Ma ne andrebbe differenziata l’applicazione in ragione della tipologia di affidamento.
di Simone Cannaroli
principio di rotazione
Covid
Società

Le domande inevase sul Covid

Dopo la pandemia è rimasto un obbligo di chiarezza verso i singoli e la collettività, per dare conto di quanto ha funzionato e di ciò che è gravemente mancato. Le aspettative di verità e i desideri di giustizia sono troppo ampie per confidare soltanto sul processo penale: gestione delle emergenze, funzionamento della sanità pubblica, capacità di coordinamento dello Stato.
di Angelo Perrone
Covid
Intervista

Insularità e autonomia differenziata. A che punto siamo? Intervista al Prof. Aldo Berlinguer

La nostra Costituzione riconosce il principio dell’insularità grazie alle modifiche intervenute nell’art. 119. D’altronde, l’applicazione di tale principio porta con sé ancora...
di Susanna Fara
Osservatorio sulla PA

Appalti: il principio del risultato, la novità

Il nuovo Codice Appalti 2023 si apre con l’enunciazione dei princìpi ispiratori e con quella che potrebbe rappresentare la novità più rilevante del nuovo impianto normativo: il principio del risultato.
di Simone Cannaroli
armi da fuoco
Sicurezza

Armi da fuoco, un pericolo prima che una difesa per la maggioranza degli italiani

Armi da fuoco, un italiano su quattro le comprerebbe per sé, ma il 44,8% del campione le considera un pericolo più che una opportunità. A giudizio di circa un italiano su tre non dovrebbero incriminare chi reagisce a una rapina. Cresce la paura di essere vittima di omicidio.
di redazione
armi da fuoco
sicurezza
Sicurezza

Cittadini e sicurezza: tra realtà e percezione. Emergono sfiducia nei mass-media e timore dei reati informatici

Sicurezza e cittadini, qual è il rapporto tra realtà e percezione? Il furto in casa è il reato più temuto da sempre, ma cresce la preoccupazione per il furto di dati su Internet, fenomeno incrementato dagli acquisti online in pandemia. Media poco attendibili, solo il 27,9% del campione li giudica realistici.
di Angelo Caliendo
sicurezza
criminalità
Sondaggi & Ricerche

Delittuosità in Italia: meno omicidi ma cresce la criminalità minorile

Criminalità in Italia, l’indagine Eurispes evidenzia un dimezzamento degli omicidi dal 2007 a oggi, ma preoccupa la criminalità minorile, in crescita del +13,8% dal 2019.
di redazione
criminalità
metaverso
Tecnologia

Metaverso, che cosa ne pensano gli italiani

Fra criticità e opportunità, il mondo del Metaverso sta andando rapidamente avanti e sembra essere ormai una realtà con cui l’umanità sarà destinata a convivere. Ma quanto ne sanno gli italiani di questo mondo che si muove all’interno delle nuove tecnologie della comunicazione? Che cosa ne pensano e quali sensazioni evoca in loro? L’Eurispes ha cercato di dare risposta a queste domande sondando l'opinione dei cittadini.
di redazione
metaverso
autoconsumo
Sostenibilità

La valorizzazione dell’autoconsumo: nuovi perimetri per l’energia elettrica condivisa e autoconsumata

Autoconsumo, si va verso la definizione dei soggetti interessati e dei perimetri geografici che agevolano le comunità energetiche. Il Testo Integrato sull’Autoconsumo Diffuso adottato da Arera ha lo scopo di semplificare e razionalizzare le regole per l’accesso al servizio di autoconsumo.
di Avv. Daniela Pappadà
autoconsumo