Alla francese, all’americana o su modello del cancellierato, da tempo ormai si discute sulla opportunità di cambiare le regole e procedere ad una profonda modifica al nostro sistema di governo. Se questa possibilità sembra essere ormai entrata nei programmi politici dei diversi partiti, la sua effettiva applicazione incontra molte divisioni sulle modalità con le quali si dovrebbe modificare la Costituzione.
Ma che cosa ne pensano gli italiani, gli elettori, di poter avere, in futuro, uno strumento così importante di rappresentanza diretta? L’indagine realizzata dall’Eurispes e contenuta all’interno del Rapporto Italia 2022 ha cercato di capire quali siano gli orientamenti più diffusi tra l’elettorato.
Presidente della Repubblica: l’elezione diretta divide il Paese
Poco più della metà degli italiani (51,5%) non è a favore dell’introduzione dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica, con uno scarto esiguo rispetto al numero di chi si dice a favore (48,5%). Questa misura è ben accolta soprattutto al Centro (58,1%); anche nelle Isole si riscontra una percentuale di risposte positive sopra la media nazionale (53,4%), mentre si dichiarano poco o per niente d’accordo soprattutto gli abitanti del Nord-Est (65,6%). L’area politica di appartenenza dei cittadini intervistati mette in evidenza alcune differenze: sono d’accordo con l’elezione diretta del Capo dello Stato soprattutto gli elettori di centro-destra (57,5%) e di destra (54,8%); al contrario, sono in disaccordo gli elettori di centro-sinistra (61%), del centro (58,3%) e di sinistra (55,1%), seguiti dagli elettori del Movimento 5 Stelle (49,5%).
L’elezione diretta del Presidente del Consiglio: un’ipotesi condivisa
Indicare con il proprio voto il Presidente del Consiglio è un’ipotesi caldeggiata dal 58,1% dei cittadini; nel 41,9% dei casi invece l’opinione degli italiani è sfavorevole. Sono d’accordo con l’elezione diretta del Presidente del Consiglio soprattutto i residenti al Centro (64,5%) e al Sud (59,7%), mentre i contrari sono soprattutto nelle Isole (48,4%). Questa riforma raccoglie consensi particolarmente nell’area politica del Movimento 5 Stelle (68,3%), seguono gli elettori del centro (65%) e del centro-destra (63,1%).
L’identikit del Presidente del Consiglio secondo gli italiani
Alla guida del Paese, in qualità di Presidente del Consiglio, i cittadini dichiarano di volere, soprattutto, una persona idonea e adatta al ruolo (53,3%), indifferentemente dalla sua appartenenza o estraneità dalla politica. Il 29,9% preferisce una figura esterna alla politica, mentre il 16,8% ritiene idonea una personalità della politica. Una percentuale, quest’ultima, che racconta molto della crisi dei partiti, che non sono più visti come luoghi in cui si formano le figure istituzionali.
Tra le caratteristiche più importanti e necessarie per guidare il nostro Paese, l’onestà è la prima qualità indicata dai cittadini (24,4%); segue la propensione a mettere gli interessi del Paese al primo posto (23,9%), due caratteristiche che da sole attirano quasi la metà delle preferenze (48,3%). Seguono, l’autorevolezza internazionale (15,6%), la competenza (14,6%), la capacità di mediazione (11,2%), e la decisione (7,2%).
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