Secondo i più recenti dati del Ministero degli interni, in Italia nel 2023 finora sono sbarcati sulle nostre coste 115.298 migranti, la maggioranza dei quali proveniente da Guinea, Costa D’Avorio, Tunisia, Egitto e Bangladesh. Di questi, 11.630 sono MSNA (Minori stranieri non accompagnati), ovvero minori che non hanno nessun adulto che si prenda cura di loro. Un numero importante, che può considerarsi in crescita se rapportato ai dati dell’anno scorso, sia come numero di migranti sbarcati che di MSNA. In tutto il 2022, il Ministero dell’Interno ha registrato 62.256 migranti sbarcati in Italia, con una quota di 14.044 minori stranieri non accompagnati. Ad oggi, siamo già quasi al doppio degli arrivi dell’anno scorso sulle nostre coste, ai quali potrebbe corrispondere un aumento anche dei MSNA rispetto al 2022.
Dati, caratteristiche e distribuzione dei MSNA in Italia
I minori stranieri non accompagnati sono in prevalenza di genere maschile (85,1% delle presenze). La quota femminile è aumentata rispetto al 2021 pur restando nettamente minoritaria. Con riferimento all’età, il 44,4% dei MSNA ha 17 anni, il 24% ha 16 anni, l’11,3% ha 15 anni e il 20,3% ha meno di 15 anni (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). Al 31 dicembre 2022, i principali paesi di provenienza dei MSNA sono stati l’Ucraina con 5.042 minori, l’Egitto con 4.899, la Tunisia con 1.800, l’Albania con 1.347 e il Pakistan con 1.082. Considerate congiuntamente, queste 5 cittadinanze rappresentano oltre i due terzi dei MSNA presenti in Italia (70,5%). La cittadinanza bangladese ha registrato un decremento importante di 2.272 MSNA rispetto al 2021, mentre la pakistana, l’afghana, l’ivoriana e la gambiana hanno registrato un aumento percentuale rispettivamente del +38%, +94%, +53% e +188%.
Sicilia, Lombardia e Calabria le Regioni a più alto tasso di accoglienza
Rispetto alla distribuzione regionale, la Sicilia rappresenta la regione che accoglie il maggior numero di MSNA (19,5% del totale), seguita da Lombardia (14,3%), Calabria (10,3%), Emilia-Romagna (9%). Queste quattro regioni accolgono oltre la metà dei MSNA presenti in Italia al 31 dicembre 2022. I minori stranieri provenienti dall’Ucraina si concentrano in prevalenza in Lombardia ed Emilia Romagna, regioni in cui il sistema di accoglienza è, secondo alcuni studi, meglio distribuito e organizzato. I minori stranieri provenienti dall’Egitto si concentrano in prevalenza in Sicilia, Lombardia e Calabria, quelli provenienti dalla Tunisia in maggioranza in Sicilia e in Emilia Romagna, quelli albanesi in Toscana, Emilia Romagna e Lombardia mentre quelli del Pakistan sono presenti soprattutto in Friuli Venezia Giulia. I minori stranieri provenienti dall’Afghanistan si trovano soprattutto in Calabria (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali).
Le minori straniere non accompagnate sono il 14,9%
Le minori straniere non accompagnate rappresentano il 14,9% dei MSNA presenti nel Paese al 31 dicembre del 2022. Confrontando i dati dello scorso anno con quelli passati si registra un considerevole aumento. Il 48% delle minori presenti ha un’età compresa fra i 7 e i 14 anni, il 16% ha 17 anni, il 15% ha 16 anni, il 12% ha 15 anni e il 9% ha meno di 6 anni (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). La maggioranza di esse proviene dall’Ucraina, l’86,1% del totale delle presenze femminili. Seguono le minori originarie della Costa d’Avorio (3,2%) e dell’Eritrea (2%). Lombardia ed Emilia Romagna accolgono assieme circa il 40% del totale di MSNA a livello nazionale. Le minori ucraine incidono sul totale delle presenze femminili per oltre il 90% in 13 regioni italiane (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali).
Maltrattamenti di MSNA e le risposte istituzionali
Così come evidenziato anche nel Rapporto Italia 2023 dell’Eurispes, la percentuale di minorenni stranieri in carico ai servizi sociali per motivi riconducibili alla violenza è tre volte superiore rispetto a quella dei giovani italiani. Questa maggiore esposizione è rilevata anche sotto il profilo clinico che deriva dall’esperienza della migrazione forzata nei minori. In molti di essi, infatti, è stata rilevata la presenza del Disturbo da stress post-traumatico (DSPT) con un rischio dieci volte più alto rispetto ai minori nati nel paese ospitante.
L’uscita dei minori stranieri dal sistema di accoglienza italiano
Nel corso del 2022, secondo i dati del Sistema Informativo Minori (SIM), 19.723 minori stranieri non accompagnati sono usciti dal sistema di accoglienza italiano. Per oltre la metà dei casi (52%) la motivazione di uscita è il compimento della maggiore età, per il 38% l’allontanamento è per volontà del minore stesso per ragioni diverse. Il rimanente 10% degli eventi di uscita è riferibile ad altri motivi quali l’affido, il rintraccio dei genitori o di adulti legalmente responsabili, il rimpatrio volontario assistito e la relocation.
Gli allontanamenti volontari dei MSNA dal sistema di accoglienza
I minori che hanno abbandonato il sistema di accoglienza italiano nel 2022 sono stati 7.526. Un minore di sesso maschile su quattro entrati nel 2022 si è allontanato volontariamente dalla struttura di accoglienza nel corso dello stesso anno, mentre per i minori di genere femminile gli eventi di allontanamento sono stati molto più rari, ossia 1 caso ogni 20 (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). Le tre cittadinanze maggiormente rappresentate tra i minori che si sono allontanati volontariamente sono quella tunisina, pari al 22% del totale, quella egiziana pari al 21,8% e quella afghana, pari al 18,4% del totale. I minori che si allontanano di propria volontà dalla struttura dove sono stati accolti spesso lo fanno per raggiungere la meta del loro progetto migratorio che è sempre di natura collettiva o sociale. Rispetto all’area di partenza, i dati evidenziano che un terzo dei minori arrivati nel 2022 nelle regioni del Sud e nelle Isole si sono poi allontanati nello stesso anno.
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*Marco Omizzolo, sociologo, ricercatore dell’Eurispes.