Legittima difesa, la Lega pronta a rafforzare la misura. Il dibattito

Il 56,6% degli italiani sparerebbe se sorprendesse di notte intrusi nella propria abitazione: il 38,5% lo farebbe con probabilità, il 17,7% sicuramente. Non userebbe un’arma invece il restante 43,8%. Nelle Isole si trova la percentuale più elevata di chi afferma che sicuramente utilizzerebbe un’arma (28,2%); nel Nord Ovest, invece, la quota è più bassa con il 40,8%.
I dati, contenuti nel Rapporto Eurispes 2018, raccontano bene l’aria che si respira in Italia anticipando quello che è già stato annunciato come uno dei primi provvedimenti che il neo ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, intende mettere in campo: il rafforzamento della legittima difesa.
La proposta è firmata dal sottosegretario all’Interno, di stretta osservanza salviniana, Nicola Molteni, ed era già nel pacchetto di norme contenute nel “patto di governo”, quindi già concordate con i grillini. Quanto al merito della proposta di legge, l’iniziativa punta a stravolgere l’attuale impianto dell’articolo 52 del codice penale e mette mano anche alle norme che disciplinano il reato di furto in abitazione.
Che il governo gialloverde volesse intervenire sulla questione, non è una novità. D’altra parte, la stessa indagine dell’Eurispes, ha rivelato che una maggiore propensione ad usare un’arma per difendersi da un’intrusione notturna viene espressa dai cittadini di centro-destra (68,3%), seguiti da quelli di centro (61,9%). Le percentuali più basse si registrano tra gli elettori di centro-sinistra (43,8%) e sinistra (49,7%). In posizione intermedia gli elettori del M5S (58,8%), che ora, con molta probabilità, il nuovo Governo dovrà sforzarsi di convincere.
Partendo da queste considerazioni, la rivista L’Eurispes.it vuole aprire un dibatto sul tema con interviste e riflessioni che verranno pubblicate nelle prossime settimane.

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